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Rizzani de Eccher S.p.A. è una società di costruzioni italiana, operante nel settore dell'edilizia civile e industriale e delle infrastrutture, con sede a Pozzuolo del Friuli in provincia di Udine.
Rizzani de Eccher | |
---|---|
Stato | Italia |
Forma societaria | Società per azioni |
Fondazione | 1831 a Udine |
Sede principale | Pozzuolo del Friuli |
Gruppo | Gruppo de Eccher |
Persone chiave |
|
Settore | Costruzione, ingegneria civile |
Prodotti | Edilizia civile e industriale, Infrastrutture, Ingegneria per la costruzione di ponti e viadotti, Restauro conservativo |
Fatturato | € 538 milioni (2022) |
Utile netto | Perdita di - € 57,842 milioni (2022) |
Dipendenti | 1410 (2022) |
Sito web | rde.it |
Rizzani de Eccher è una delle società del Gruppo de Eccher, che riunisce aziende del settore dell’ingegneria e della costruzione attive in oltre 70 paesi del mondo.
Le origini dell’impresa di costruzione risalgono al 1831, quando viene fondata la Rizzani ad Udine. Nel secolo successivo, la società si sviluppa, costruendo in Italia, Africa, Asia e America Latina.
Nel 1948 Riccardo de Eccher costituisce l’omonima azienda in Trentino Alto-Adige, che agisce nel campo immobiliare e delle costruzioni.
Nel 1970 l’imprenditore rileva la Rizzani e fonda la Rizzani de Eccher, tuttora gestita dalla famiglia de Eccher.
Nei 10 anni successivi l'azienda costruisce due segmenti della SS Carnia-Tarvisio; a seguito del terremoto del Friuli, realizza il recupero del borgo medioevale di Venzone.[1]
Nel 1982 Rizzani de Eccher costruisce alcune scuole in Algeria, iniziando un percorso che la porterà a sviluppare più del 70% del fatturato all’estero.
Nel 1991 viene coinvolta nell'informativa Mafia e appalti. La società è stata coinvolta nella Tangentopoli siciliana;[2] Nel 1991 il ROS depositò l'informativa Mafia e Appalti, relativa alla prima parte delle indagini sulle connessioni tra politici, imprenditori e mafiosi, dove si rivelava l'esistenza di un comitato d'affari illegale e si facevano i nomi di società e persone coinvolte. Il dossier fu dato a Giovanni Falcone; tra gli arrestati del 9 luglio 1991 ci fu il geometra Giuseppe Li Pera, capoarea in Sicilia occidentale della Rizzani De Eccher, responsabile di aver ottenuto illeciti vantaggi per la società in termini di aggiudicazione e gestione degli appalti in Sicilia.
Nel 1984 vengono acquisiti alcuni progetti nell’allora Unione Sovietica: tra il 1986 e il 1990 il fatturato sale da 37 a 228 miliardi di lire.
Dal 2004 l'azienda è tra le prime 10 imprese di costruzioni italiane.[3] Nel 2017 è stata classificata al 89º posto tra le 250 maggiori Contractors internazionali.[4]
Gruppo de Eccher opera in quattro settori:
Oltre il 75% del fatturato proviene dal mercato estero.[5]
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