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poeta e scrittore tedesco Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Richard Dehmel (Wendisch-Hermsdorf, 18 novembre 1863 – Blankenese, 8 febbraio 1920) è stato un poeta e scrittore tedesco, le cui opere si caratterizzarono per elementi del decadentismo saldati con la poetica simbolista in chiave di panerotismo[1].
Dehmel terminò la scuola berlinese nel 1882, prima di seguire i corsi universitari di scienze naturali, economia e filosofia presso le facoltà di Lipsia.[2]
Nel 1889 sposò Paula Oppenheimer e negli stessi anni divenne uno scrittore attivo e cofondatore della rivista Pan (1894).[2]
Già le prime raccolte poetiche lo caratterizzarono come un poeta di transizione tra il Naturalismo ed il Simbolismo, aperto agli influssi di Strindberg, Nietzsche e Verlaine.[3]
Con Erlösungen ("Redenzioni") (1891), Aber die Liebe ("Ma l'amore") (1893), Weib und Welt ("Donna e mondo") (1896), il poeta celebrò l'esaltazione degli istinti e l'amore sensuale, tramite una lirica-mistica della lussuria che suscitò molte polemiche, acuite dai toni spesso profetici e dalla miscela di metafisica e materialismo.[3]
Nel 1899, divorziò da Paula e compì lunghi viaggi attraversando l'Europa, insieme a Ida Auerbach, che sposò nel 1901.[2]
In questo periodo il poeta si mise in evidenza con una serie di canti socialisti, scritti a favore delle istanze del proletariato.[3]
Le sue opere più mature, come il romanzo lirico Zwei Menschen ("Due creature umane") (1903) e la rapsodia erotica Die Verwandlungen der Venus ("La metamorfosi di Venere") (1907), non evidenziarono particolari evoluzioni nella scrittura del poeta.[4]
Assieme all'amico Strindberg si impegnò per realizzare un teatro in grado di stabilire una comunicazione diretta e spontanea con il popolo, ma nonostante questi intenti, i suoi drammi non riscossero grande successo.[3] Tra queste opere si ricordano: Der Mitmensch (1897), Michel Michael (1911).
Il 10 aprile 1912 Dehmel prenotò un biglietto per il Titanic, ma probabilmente la partenza ritardata gli fece perdere la nave: lo sfortunato evento gli salvò la vita. Allo scoppio della prima guerra mondiale, Dehmel si arruolò come volontario e combatté fino al 1918.[4]
Due anni dopo morì a causa delle ferite subite durante la guerra.
I suoi poemi meritarono la trasposizione musicale svolta da Richard Strauss, Max Reger, Alexander Zemlinsky, Arnold Schönberg, Anton Webern e Kurt Weill.
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