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imprenditore britannico Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Sir Richard Charles Nicholas Branson (Londra, 18 luglio 1950) è un imprenditore britannico, fondatore del Virgin Group, il quale comprende oltre 400 società. Secondo la rivista Forbes nel 2020 il suo patrimonio ammonta a circa 4,3 miliardi di dollari.[1] L'11 luglio 2021 Branson ha preso parte a un test flight della sua compagnia Virgin Galactic, divenendo così il primo turista spaziale a volare con una propria azienda spaziale.[2].
Sotto il suo marchio, "Virgin", appaiono numerose attività tra cui compagnie aeree, carte di credito, assicurazioni pensionistiche, autonoleggi e la Virgin Galactic. Ha intentato e vinto una causa legale contro la compagnia aerea di bandiera inglese, in merito ai famosi dirty tricks.[non chiaro]
Durante il GP di F1 a Melbourne del 2009 le due monoposto Brawn GP hanno sfoggiato il marchio Virgin sulla loro carrozzeria, continuando per la maggior parte della stagione. Visti gli strepitosi titoli Piloti e Costruttori 2009 della neonata scuderia, Branson ha dichiarato di essere pronto a rinnovare la collaborazione. In seguito però, la Virgin è diventata sponsor della neonata Manor. Successivamente Branson ha acquisito del tutto il team Manor che è diventato Virgin Racing. Nella stagione 2010 i piloti del team sono stati Timo Glock e Lucas Di Grassi.
Nel novembre 2010 fu confermata la cessione di una quota azionaria della scuderia alla casa automobilistica russa Marussia Motors, in seguito al quale la scuderia cambiò nome in Marussia Virgin Racing[3]. Nella stagione 2011 la Marussia Virgin Racing corse con la nuova vettura Virgin MVR-02 e con i piloti Timo Glock e Jérôme d'Ambrosio.
Il 17 ottobre 2011 ha inaugurato nel deserto del Nuovo Messico, negli Stati Uniti, lo "Spaceport America", il primo aeroporto spaziale della storia, firmato dall'architetto britannico Norman Foster. La prima navetta, la cui entrata in servizio era prevista per il 2012-2013, è chiamata "SpaceShipTwo" e il suo obiettivo consisteva nel portare i primi turisti nello spazio ad un prezzo medio di 200.000 dollari.
Il 31 ottobre 2014 l'aeronave SpaceShipTwo è esplosa in volo sopra il Deserto del Mojave poco dopo essere stata sganciata dall'aereo madre; il fatto è accaduto pochi secondi dopo l'accensione dei propri propulsori, causando la morte del copilota e il ferimento grave del pilota. Il 13 dicembre 2018 l'aeronave SpaceShipTwo ha superato la fatidica quota di 80 km che segna il confine fra l’atmosfera terrestre e lo spazio per il governo degli Stati Uniti, ma non i 100 km (linea di Kármán), standard usato solitamente altrove.[4]
Nel 2019 è il finanziatore del progetto di un ristorante subacqueo a Portofino, che sarebbe il primo in Italia.[5]
L'11 Luglio 2021, Branson ha viaggiato come passeggero a bordo della Virgin Galactic Unity 22, l'ultimo test di volo per la sua compagnia, la Virgin Galactic. La missione è durata approssimativamente un'ora, raggiungendo la quota massima di altitudine di 86.1 km.
Nel 2004 Virgin Group, tramite la Virgin Foundation, lancia un progetto dedicato alla beneficenza, sotto il nome di "Virgin Unite". Tra le donazioni vi sono anche quella fatta alla Wikimedia Foundation e quelle atte a combattere l'AIDS nell'Africa sub-sahariana[6]. Nel 2009 aderisce al progetto per la realizzazione del film "Soldiers of Peace"[7][8] che coinvolge 14 Paesi nel mondo nella realizzazione di una pace globale.
Nel 2011 lancia il progetto "Virgin Oceanic".[9][10] Col suo "Deepflight Challenger" cercherà di esplorare cinque delle fosse oceaniche più profonde, cominciando dalla Fossa delle Marianne. In un'intervista concessa alla CNN si è dichiarato ateo.[11]
Amico personale di Barack Obama, nel febbraio 2017 sono stati visti assieme in vacanza in una gara di kitesurf.[12]
Nel 1995 appare come guest star nel ventunesimo episodio della quinta stagione di Baywatch, I fuggiaschi. Tra gli altri suoi camei, nel 1999 compare come venditore di souvenir nel ventitreesimo episodio della quarta stagione di Friends, Il matrimonio di Ross (1ª parte)). mentre nel 2006 compare fugacemente nel film Casino Royale.
Nella stagione 2004-2005 produce e interpreta per la Fox la serie Richard Branson, il miliardario ribelle (The rebel billionaire: Branson's quest for the best), reality che garantisce al vincitore un premio da un milione di euro da investire in attività manageriali; per l'edizione italiana è doppiato da Massimo Lodolo.
Nel 2017 compare nel documentario televisivo The Story of Diana per il ventennale della morte di Diana Spencer.
La sua versione animata compare nel quindicesimo episodio della ventiseiesima stagione della serie animata I Simpson, Guida per una principessa.
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