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Repubblica Batava
repubblica olandese e Stato cliente della Francia rivoluzionaria e napoleonica (1795-1806) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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La Repubblica Batava (olandese: Bataafse Republiek), ribattezzata Commonwealth Batavo (olandese: Bataafs Gemenebest) nell'ottobre del 1801, o più semplicemente Batavia, fu una repubblica esistita tra il 1795 e il 1806, la prima istituita dai francesi a propria immagine all'estero. I suoi confini coincidevano grosso modo con quelli degli attuali Paesi Bassi.
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Storia
Riepilogo
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Venne fondata il 19 gennaio 1795 in seguito all'invasione dell'esercito rivoluzionario francese e dopo che l'ultimo governante della vecchia Repubblica delle Sette Province Unite, Guglielmo V di Orange-Nassau era fuggito in Inghilterra.[3][4] Il nome della repubblica derivava da quello degli antichi batavi, una delle tribù germaniche che vivevano nei delta del Reno e della Mosa al momento della conquista romana.

Il 16 maggio 1795 il nuovo stato dovette accettare la Pace dell'Aia, che includeva pesanti concessioni politiche, finanziarie e territoriali. Gli olandesi furono infatti costretti a cedere alla Francia le città-piazzaforti di Maastricht (Maestricht) e Venlo e le Fiandre zelandesi (Flandre zélandaise), a stabilire un'alleanza difensiva (incluso il mantenimento di un corpo d'occupazione di 25.000 uomini) e a pagare 100 milioni di fiorini come indennità di guerra per la loro parte nella Prima Coalizione, oltre ad impegnarsi a sovvenzionare la Repubblica francese con prestiti a basso tasso d'interesse. Sull'altra sponda del fronte, peraltro, non si fece attendere la risposta degli inglesi che occuparono rapidamente la Colonia del Capo.[5][6][7]
La Repubblica Batava fu la prima, e quella che ebbe vita più lunga, tra le repubbliche sorelle della repubblica francese, di fatto fu uno stato satellite della Francia[6]. Venne guidata durante la sua breve esistenza dai Patrioti (rivoluzionari olandesi che negli anni precedenti si erano opposti al governo del principe d'Orange e della vecchia aristocrazia mercantile). La politica adottata era liberale, oltre che molto instabile, perché in pochi anni arrivarono a prodursi tre colpi di stato: il primo, del 1798, portò al potere la Uitvoerend Bewind (Autorità Esecutiva), a cui seguirono altri tentativi di rovesciamento nel 1801 e nel 1805.
L'ultimo segnò la fine degli esperimenti democratici, quando l'Imperatore francese mandò al potere Rutger Jan Schimmelpenninck, già ambasciatore batavo a Parigi. Ancora insoddisfatto, l'anno seguente, il 5 giugno 1806 Napoleone trasformò la repubblica nel Regno d'Olanda, la cui corona venne attribuita al fratello minore Luigi Bonaparte.[6][7]
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Presidenti della Repubblica Batava (1801-1805)
- Willem Aernout de Beveren 17 ottobre 1801 - 31 gennaio 1802
- Egbert Sjuck Gerrold Juckema van Burmania Rengers 1º febbraio 1802 - 30 aprile 1802
- Samuel van Hoogstraten 1º maggio 1802 - 31 luglio 1802
- Gerrit Jan Pijman 1º agosto 1802 - 31 ottobre 1802
- Johannes Baptista Verheyen 1º novembre 1802 - 31 gennaio 1803
- Jacobus Spoors 1º febbraio 1803 - 30 aprile 1803
- Campegius Hermannus Gockinga 1º maggio 1803 - 31 luglio 1803
- Daniël Cornelis de Leeuw 1º agosto 1803 - 31 ottobre 1803
- Augustijn Gerhard Besier 1º novembre 1803 - 31 gennaio 1804
- Anthonie Frederik Robbert Evert van Haersolte, Signore di Staverden 1º febbraio 1804 - 30 aprile 1804
- Gerard Brantsen 1º maggio 1804 - 31 luglio 1804
- Willem Queysen 1º agosto 1804 - 31 ottobre 1804
- Willem Aernout de Beveren 1º novembre 1804 - 31 gennaio 1805
- Jan Bernd Bicker 1º febbraio 1805 - 29 aprile 1805
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Gran Pensionari della Repubblica Batava (1805-1806)
- Rutger Jan Schimmelpenninck 15 maggio 1805 - 4 giugno 1806
- Carel de Vos van Steenwijk 4 giugno 1806 - 18 giugno 1806
Note
Voci correlate
Altri progetti
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