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Raid Pavia-Venezia

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Raid Pavia-Venezia
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Il raid Pavia-Venezia é una competizione internazionale di motonautica riservata a varie tipologie di imbarcazioni leggere a motore, suddivise per categorie,[1] che parte da Pavia, sul fiume Ticino, attraversa il fiume Po e si conclude nella Laguna di Venezia, dopo 413 chilometri[2]. È considerata la più lunga e antica competizione motonautica in acque interne del mondo.[3][4][5][6]

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Il vincitore del primo raid Pavia-Venezia Ettore Negri al suo arrivo in laguna (1929)
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Storia

Riepilogo
Prospettiva

Nel 1908 si svolse quella che può essere considerata l'antesignana del raid Pavia-Venezia, una gara fra “natanti veloci” sul percorso Piacenza-Venezia,[7] la quale impressionò Vincenzo Balsamo, ingegnere napoletano appassionato di nautica che presiedeva il Gruppo Motonautico della Lega Navale di Milano. Egli propose alla Società Canottieri Ticino di Pavia di organizzare un raid da Pavia a Venezia lungo un percorso di oltre quattrocento chilometri che toccasse il Ticino, il Po e poi, attraverso il canale di Brondolo, che a quel tempo era chiamato Canale Vittorio Emanuele III, sboccasse in Laguna, a Chioggia, raggiungendo infine Venezia.[7] La proposta fu accettata e la prima edizione si svolse domenica 6 giugno 1929 che fu vinta da Ettore Negri, assistito dal meccanico Luigi Calvi, percorrendo il tragitto in 11 ore e 36 minuti, con uno scafo spinto da un piccolo fuoribordo Elto[8] da 350 cc.[7][3] Al secondo posto si piazzò il conte Franco Mazzotti. A partire da quella edizione la Pavia-Venezia venne effettuata regolarmente per 10 anni, fino al 1939. Nel corso di queste edizioni le medie orarie mutarono drasticamente, passando dalle oltre 11 ore di Ettore Negri alle sette ore e 52 minuti di Carlo Rusconi, vincitore nel 1939.[9] Tuttavia il pilota che ottenne medie molto alte nei tragitti più lineari del Po, fu il conte Theo Rossi di Montelera il quale però guidava un "idroscivolante", un battello con l'elica aerea, nettamente più veloce, e tecnicamente più avanzato, degli scafi con l’elica immersa, a simboleggiare il pionierismo di quegli anni.[10][11][1][3]

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Un idroscivolante in azione sul Ticino nel 1936

Fu difatti proprio Rossi di Montelera il corridore che negli anni prima della seconda guerra mondiale primeggiò nella prova speciale che sarebbe poi stata legata al suo nome all’interno del raid Pavia-Venezia. Egli, a bordo degli idroscivolanti con l'elica, percorse col miglior tempo il tratto Piacenza-Cremona, vincendo le edizioni 1933, 1934 e 1935 del trofeo a lui intitolato, la Coppa Theo Rossi di Montelera,[12] che successivamente si sarebbe però svolta prevalentemente sul percorso, più lungo, tra Revere e Pontelagoscuro, di 55 chilometri.[10][3] I natanti portati in gara da Rossi di Montelera, più idrovolanti che imbarcazioni, attiravano molta gente sia alla partenza da Pavia che all’arrivo a Venezia. Rossi di Montelera, personaggio molto popolare, fu persino ricevuto dal Presidente degli Stati Uniti d'America Franklin Delano Roosevelt durante un viaggio in America.[7] Da rilevare, in quel periodo, i successi ottenuti da Pina Capè,[13] vincitrice assoluta di due raid Pavia-Venezia negli anni 1934 e 1935 (media 70,909 km/h),[14] unica donna ad aver ottenuto simili affermazioni in tutta la storia del raid.

Senza più gli idroscivolanti, chiamati anche “idroscafi”, frutto di un'epoca ormai alle spalle, il raid riprese nel 1952 con il dominio questa volta dei veloci motoscafi di provenienza americana, detti “racer”, equipaggiati con potenti motori entrobordo e profili bassi e aerodinamici (simili a quelli delle auto da corsa di formula uno), i quali diventeranno i protagonisti assoluti sino ai giorni nostri.[11] Nel periodo 1954-1963 si mise in evidenza Augusto Cometti che vinse ben sei edizioni.[3][10] Cometti era favorito dal fatto che conosceva meglio di chiunque altro il tragitto di gara percorrendolo decine di volte durante l’anno. Nel 1963 sfiorò i 160 km/h di media, arrivando al traguardo in 2h 26 ’45’’, anno in cui fu stabilito il record assoluto di partenti con 152 iscritti.[7] Il 1977 regalò alla corsa un nuovo primato di velocità: 168 km/h per l’entrobordo del vincitore Beltrami che si vide però superato l’anno dopo da Renato Molinari che percorse il tratto da Pavia a Venezia in poco più di due ore, a 187 km/h di media.[7][3][10] Nel 1980, con il Po quasi asciutto e pochi iscritti, Antonio Petrobelli ottenne il suo primo successo, mentre l’anno successivo fu Eugenio Molinari a vincere. Nel 1982 vince Giovanni Cima e il 1983 è ricordato per il ritorno agli oltre 100 iscritti e per la vittoria di Alberto Fioretta.[7] Nel 1984 prosegue il dominio di Antonio Petrobelli, il quale vincerà tutte le edizioni fino al 1990, lasciando a Mauro Danini solo quella del 1989. Proprio l’ultima vittoria di Petrobelli del 1990 fu quella del record, poco più di un’ora e 17 minuti alla media di 198,96 km/h, anche se la partenza venne data da Cremona per il basso livello del Po. Lo scafo era un entrobordo Celli motorizzato BPM.[3][7] Gli anni Novanta segnano però anche l’inizio del declino, con il calo drastico dei partenti. Le prestazioni dei protagonisti sono però eccellenti: nel 1992 Giuseppe Landini trionfa alla media oraria di 192.50 km/h, ancora una volta tuttavia la partenza è da Cremona.[3][7] L’inizio del nuovo millennio porta al duopolio costituito da Dino Zantelli e Fabio Buzzi, rispettivamente vincitori di sei e due edizioni.[3] Ma si devono registrare anche tre annullamenti per la secca del Po e per problemi organizzativi. Nel 2005 per la prima volta la media supera il muro dei 200 km/h: il vincitore Zantelli con il suo fuoribordo Clerici, motorizzato Mercury, raggiunse la media di 203,34 km/h coprendo il percorso in poco più di un’ora e 44 minuti.[3][7] Nel 2008 vi sono stati 30 partenti e l'anno successivo solo due in più. Dal 2012 al 2020, per problemi organizzativi, non c’è stato alcun raid Pavia-Venezia, il quale è tornato a svolgersi nel 2021 e nel 2023, sino alla 71ma edizione del 2024 che ha visto vincitore Guido Cappellini a bordo del suo DAC-Mercury della Abu Dhabi Marine Sports.[10] Quest’ultima ha preso il via il 2 giugno 2024 dalla sede dell’Associazione Motonautica di Pavia con l’arrivo, per le condizioni meteorologiche, a Porto Viro (Rovigo) - e non all’Arsenale di Venezia, come di consueto - per un totale di 433 chilometri.[15][16][10] Il raid internazionale Pavia-Venezia é, dal 1934, organizzato dall’Associazione Motonautica Pavia in collaborazione con l’Associazione Motonautica Venezia, sotto l’egida della Federazione Italiana Motonautica.[17][5]

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Un concorrente al 66º Raid Pavia-Venezia sul fiume Po, nei pressi di Suzzara (Mantova)
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Percorso e regolamento di gara

Riepilogo
Prospettiva

Secondo il regolamento in vigore per l'edizione 2025,[18] i partecipanti dovranno percorrere i tradizionali 413 chilometri del raid Pavia-Venezia partendo dall’Associazione Motonautica Pavia sul fiume Ticino con marcia di trasferimento a velocità ridotta sino al Ponte della Becca, alla confluenza col fiume Po. Dal Ponte della Becca inizia la gara a tempo cronometrato con rilevamento dei tempi effettivi. Il primo tratto, pari a 89 chilometri, è tra il Ponte della Becca e Isola Serafini (Piacenza).[18] A Isola Serafini si tengono le operazioni di conca e il tempo viene neutralizzato. In conca non sono consentiti i rifornimenti, sono solo possibili eventuali trasbordi nella stessa tramite gru. Il secondo tratto cronometrato, pari a 48 km, è tra Isola Serafini e Torricella di Sissa (Parma). Qui è organizzato il punto di rifornimento, con tempo massimo pari a 30 minuti, salvo deroghe autorizzate dai commissari preposti ai controlli.[18] Il terzo, e ultimo, tratto cronometrato, per un totale di 215 km, si svolge tra Torricella di Sissa e Voltagrimana (Rovigo), al cui interno si tiene la prova speciale valida per l'assegnazione della Coppa Theo Rossi di Montelera che si disputa tra Revere e Pontelagoscuro. Questa costituisce una gara a parte della lunghezza di 55 chilometri.[18] Gli ultimi 20 chilometri, tra Voltagrimana e Marina di Brondolo (Chioggia), prevedono un trasferimento obbligatorio da percorrere in un tempo imposto lungo il Canale Po Brondolo e il Canale di Valle. Il tratto finale é invece percorso in parata solo dai primi classificati di classe sino all'Arsenale di Venezia, dove si svolge la premiazione, concludendo così il percorso per un totale generale di 413 chilometri.[18]

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Curiosità

Durante il primo raid del 1929 fece notizia la gara della signorina Franci Balboni che, in ritardo per alcuni incidenti, tagliò il traguardo di Venezia dopo oltre 40 ore, cioè quasi due giorni dopo l’arrivo del vincitore Ettore Negri.[7][1][3]

Nel dopoguerra i motoscafi più piccoli partivano prima dell’alba, poi era la volta delle altre categorie e, a mezzogiorno, degli scafi più potenti.[7][1]

Nelle edizioni anteguerra il secondo pilota era quasi sempre scelto per le sue conoscenze della navigazione fluviale sul Po e sul Ticino e non per le sue abilità di meccanico.[7][3]

Albo d'oro[19]

Riepilogo
Prospettiva
EDIZIONE ANNO PILOTA COPILOTA TEMPO

(h:m:s)

MEDIA

(kmh)

CATEGORIA SCAFO MOTORE
1 1929 Negri Ettore Calvi L. 11:26:23 36.670 fuorib. Celli Elto
2 1930 Rossi di Montelera Celli M. 9:05:39 45.523 entrob. Picchiotti Mazzotti
3 1931 Riva Serafino Guerrini G. 8:00:50 51.660 fuorib. Picchiotti Elto Mazotti
4 1932 Riva Serafino Calvi L. 7:57:27 52.026 fuorib. Riva Elto Biseo
5 1933 Casaliní Carlo Ronchi L. 9:01:26 47.983 fuorib. Passarin Laros Rossi
6 1934 Capè Pina LoStaffa R. 6:48:17 63.631 entrob. Siai B.P.M.Rossi
7 1935 Capè Pina Lo Staffa R. 6:06:23 70.909 entrob. Siai B.P.M. Rossi
8 1936 Fini Giuseppe Ostrati D. 7:57:04 54.368 fuorib. Riva Elto Rossi
9 1937 Castiglioni Am. Marchetti E. 7:15:04 60.481 entrob. Ventnor Ford Gorini
10 1938 Castiglioni Am. Marchetti E. 7:32:43 56.921 entrob. Ventnor Ford Gorini
11 1939 Rusconi Carlo Ossola R. 7:52:00 55.045 entrob. Riva B.P.M. Gorini
12 1952 Toselli Carlo Toselli F. 6:22:49 68.760 entrob. Xilon Lancia Oss.
13 1953 Rivolta Renzo Molli G. 5:41:29 76.079 entrob. Abbate B.P.M.
14 1954 Cometti Augusto Cometti 3:28:04 124.864 entrob. Abbate B.P.M.
15 1955 Cometti Augusto Cometti 4:11:10 97.224 entrob. Abbate B.P.M.
16 1956 Goitre Gianni Picchio A. 5:18:49 76.593 fuorib. Cantarelli Mercury
17 1957 Cometti Augusto Cometti 2:57:28 137.474 entrob. Timossi B.P.M.
18 1958 Marega Tarcisio Marega A. 3:10:28 128.205 entrob. Timossi B.P.M.
19 1959 Cometti Augusto 2:29:46 161.851 entrob. Timossi B.P.M.
20 1960 Cometti Augusto 2:52:16 141.756 entrob. Timossi B.P.M.
21 1961 Celli Dino 3:29:40 116.470 entrob. Celli Custom
22 1962 Doglioli Gianfranco 4:57:44 81.950 fuorib. Molinari Mercury
23 1963 Cometti Augusto 2:26:45 159.845 entrob. Timossi B.P.M.
24 1964 Casanova Leopoldo 3:34:18 109.191 entrob. S.Marco AlfaRomeo
25 1965 Casanova Leopoldo 2:57:39 131.718 entrob. Popoli Alfa Romeo
26 1966 Marchisio Ermanno 3:39:33 106.451 entrob. Celli B.P.M.
27 1967 Faroppa Renzo 2:46:23 140.639 entrob. Molivio B.P.M.
28 1968 Caimi Guido 2:47:12 136.615 entrob. Molinari Alfa Romeo
29 1969 Rasini Carlo 2:40:22 139.951 fuorib. Molinari Mercury
30 1970 Brunelli Roberto 2:22:07 145.854 entrob. Timossi B.P.M.
31 1971 Brunelli Roberto 2:27:11 164.653 entrob. Timossi B.P.M.
32 1972 Brunelli Roberto 2:30:10 158.983 entrob. Timossi B.P.M.
33 1973 Molinari Renato 2:51:17 155.610 entrob. Molinari Mercury
34 1974 Petrobelli Antonio 2:20:41 166.331 entrob. Timossi B.P.M.
35 1975 Colnaghi Giuseppe 2:33:12 150.000 entrob. Molinari Mercruiser
36 1976 Colnaghi Giuseppe 2:31:27 151.733 entrob. Clerici Mercury
37 1977 Beltrami Annibale 2:16:07 168.825 entrob. Molinari B.P.M.
38 1978 Molinari Renato 2:02:42 187.286 fuorib. Molinari Evinrude
39 1979 Molinari Renato 2:12:27 176.670 fuorib. Molinari Evinrude
40 1980 Petrobelli Antonio 2:14:54 170.348 entrob. Timossi B.P.M.
41 1981 Molinari Eugenio 2:34:30 148.737 entrob. Molinari B.P.M.
42 1982 Cima Giovanni 2:30:54 152.286 entrob. Cima B.P.M.
43 1983 Fioretta Alberto 2:33:35 152.360 fuorib. Molinari Mercury
44 1984 (a) Petrobelli Antonio 1:58:55 188.703 entrob. Celli B.P.M.
45 1985 (a) Petrobelli Antonio 1:59:32 187.730 entrob. Celli B.P.M.
46 1986 (a) Petrobelli Antonio 2:04:45 179.880 entrob. Celli B.P.M.
47 1987 Petrobelli Antonio 2:01:39 184.460 entrob. Celli B.P.M.
48 1988 (a) Petrobelli Antonio 2:01:15 185.072 entrob. Celli B.P.M.
49 1989 (a) Danini Mauro 2:18:08 158.108 entrob. Molinari Lamborghini
50 1990 (b) Petrobelli Antonio 1:17:30 198.968 entrob. Celli B.P.M.
51 1991 Gervasoni Angelo Bianchini M. 2:24:37 147.286 entrob. Mostes B.P.M.
52 1992 (b) Landini Giuliano 1:20:06 192.509 entrob. Molinari Lamborghini
53 1993 Caramelli Maurizio 1:51:21 191.289 entrob. Lucini Mercury
54 1994 Nordio Pier Luigi Comparato F. 2:35:31 136.963 entrob. Nordio Mercury
55 1995 Ranieri Roberto 1:52:28 189.890 fuorib. Burgess Mercury
56 1996 (a) Spacio Secondo 2:19:50 152.324 entrob. Lucini Alfa Romeo
57 1997 Sterza Giuseppe 2:05:53 167.071 entrob. Molinari B.P.M.
58 1998 Zantelli Dino 2:34:24 137.950 entrob. Lucini Alfa Romeo
59 1999 Parmeggiani Enrico 2:11:02 162.550 fuorib. Clerici Mercury
60 2000 Zantelli Dino 2:14:41 158.149 entrob. Lucini Alfa Romeo
61 2001 Zantelli Dino 2:01:49 174.853 fuorib. Clerici Mercury
62 2002 Buzzi Fabio 1:56:38 182.620 entrob. Buzzi Prat & Witney
63 2004 Buzzi Fabio 1:47:47 197.610 entrob. FB Design Prat & Witney
64 2005 Zantelli Dino 1:44:45 203.341 fuorib. Clerici Mercury
65 2006 Zantelli Dino 1:53:05 188.350 fuorib. Clerici Mercury
66 2008 Zantelli Dino 1:53:34 187.555 fuorib. Clerici Mercury
67 2009 Zantelli Dino 1:40:01 148.775 fuorib. Clerici Mercury
68 2011 Zantelli Dino 2:10:30 163.218 fuorib. Clerici Mercury
69 2021  (c) Carli Gianluca 1:29:14 168.090 fuorib. BABA Mercury
70 2023 Cappellini Guido 0:56:37 200.290 fuorib. F1 DAC Mercury
71 2024  (d) Cappellini Guido 1:45:39 199.340 fuorib. F1 DAC Mercury
(a)

(b)

(c)

(d)

arrivo a Chioggia

partenza da Cremona, arrivo a Venezia

partenza da Sannazzaro d'Ongina (PC)

arrivo a Voltagrimana (Porto Viro)

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Note

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