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azienda immaginaria dell'universo letterario e cinematografico di Fantozzi Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La Megaditta (chiamata anche ItalPetrolCemeTermoTessilFarmoMetalChimica) è un'impresa immaginaria, presso la quale lavora il personaggio di fantasia Ugo Fantozzi, creato e interpretato dal comico Paolo Villaggio nella saga di Fantozzi[1] e in cui si svolge la maggior parte delle vicende che riguardano lui e i suoi colleghi.
Megaditta azienda fittizia | |
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Il palazzo della Regione Lazio nel 2016, utilizzato negli anni '70, periodo in cui ospitava l'INAM, come set cinematografico per il primo film della saga di Fantozzi | |
Altri nomi | ItalPetrolCemeTermo TessilFarmoMetalChimica (Film 1-9) Balabam Multinazionale (Film 10) |
Creazione | |
Saga | Fantozzi |
Ideatore | Paolo Villaggio |
1ª app. in | Fantozzi (1975) |
Caratteristiche immaginarie | |
Capo | Megadirettore Galattico |
Impiegato | Ugo Fantozzi |
I termini Megaditta e Megadirettore sono diventati di uso comune anche nella realtà, sia colloquialmente[2] che in ambito giornalistico,[3][4] per indicare imprese ed enti molto grandi e/o complessi e dirigenti o imprenditori che godono di grandi poteri, ed è stato osservato come essi facciano parte di "una sorta di neo-linguaggio futurista che rappresenti la gerarchica distanza dei rapporti e le proporzioni alienanti della burocrazia".[5]
Si tratta di una caricatura tragicomica di un'impresa in cui i dirigenti sono, in maniera esasperata, caratterizzati come ricchissimi aristocratici, dai modi tirannici e crudeli, e gli impiegati come arrivisti, servili e fannulloni. La megaditta ricalca tutti i possibili stereotipi di un luogo di lavoro alienante e di sfruttamento.
Il nome fa riferimento a sette tipologie di prodotti diversi, quindi il settore di cui si occupa l'impresa non è ben determinabile. Si tratta di una rappresentazione dell'archetipo della grande azienda privata con partecipazione statale, spesso multisettoriale e altamente burocratizzata, tipica dell'Italia della prima repubblica e delle multinazionali. Nella serie di film vengono mostrati solo gli uffici dell'azienda, in cui lavorano gli impiegati, mentre non viene assolutamente mostrata o neanche solo accennata in nessuna occasione una sua sezione produttiva, in cui dovrebbero lavorare gli operai. L'ente è inoltre più volte al centro di scandali finanziari (in uno dei quali è inconsapevolmente coinvolto lo stesso Fantozzi).
La sede è un edificio enorme ed incombente (nel primo film risulta avere 29 piani, un grattacielo), effetto reso nel primo film della saga tramite accurate inquadrature del palazzo che ospitava la sede dell'INAM, in seguito divenuto sede della Giunta regionale del Lazio, lungo la via Cristoforo Colombo a Roma.[6] Nel 1980, per il film Fantozzi contro tutti, fu invece utilizzato il palazzo dell'ENEA a Roma, e in una delle scene si vedono gli impiegati che fuggono dagli uffici allo scoccare del termine dell'orario lavorativo calandosi con le corde, gettandosi su teli di salvataggio oppure correndo precipitosamente verso l'ingresso principale.
Ufficio Sinistri: presso questo ufficio lavorano Ugo Fantozzi, Luciano Calboni, il Ragionier Renzo Silvio Filini, la Signorina Silvani, il Ragionier Mughini e il Ragionier Fonelli.
Nel film Fantozzi vengono citati un Ufficio raccomandazioni e promozioni, di cui Catellami è nominati Gran Maestro, e un Ufficio Impiegati Smarriti: questo ufficio si occupa della ricerca degli impiegati scomparsi, tra cui lo stesso Ugo Fantozzi.
Nel film Fantozzi contro tutti, scopriamo che tra gli uffici diretti dai componenti del Consiglio dei Dieci Assenti ci sono un Ufficio Repressione Sindacale, un Ufficio Riciclaggio Denaro Sporco, un Ufficio Amici della Mafia, un Ufficio Tangenti per Corruzioni, un Ufficio Reclutamento Lavoro Nero, un Ufficio Scommesse e Gioco d'Azzardo e un Ufficio Licenze Speculazioni.
Nel film Fantozzi subisce ancora, la sezione amministrativa della Megaditta risulta composta da quattro uffici principali:
Durante la stessa ispezione appare anche l'insegna di un Ufficio timbri, un ufficio secondario non visto alle Olimpiadi Aziendali della Megaditta[7].
Nel film Fantozzi va in pensione si viene inoltre a conoscenza di altri uffici:
Nel film Fantozzi in paradiso, durante l'orazione funebre di Filini, viene menzionato un ulteriore Ufficio Adulazioni.
Il Megadirettore Galattico Duca Conte Balabam è il padrone assoluto della Megaditta. È un personaggio molto misterioso e pare che Fantozzi sia stato l'unico impiegato a riuscire a vederlo fisicamente, al punto che in azienda si dice che non esista neppure, che sia solo un'entità astratta. Apparentemente tranquillo ed affabile, in realtà è molto crudele e, quando un impiegato non si comporta bene, lo utilizza per fare una poltrona in pelle umana da mettere nel suo ufficio, il cui arredamento è solo all'apparenza spoglio e spartano. Gli impiegati più buoni e obbedienti vengono invece messi a nuotare nel suo Acquario degli impiegati, nascosto alla vista da un quadro a tema religioso.
Compare in: Fantozzi; Il secondo tragico Fantozzi; Fantozzi in paradiso; Fantozzi - Il ritorno; Fantozzi 2000 - La clonazione
Il Direttore Onorevole Cavaliere Conte Diego Catellami è il Gran Maestro dell'Ufficio Raccomandazioni e Promozioni e direttore dell'Ufficio Sinistri. È un grande appassionato di biliardo ed è solito promuovere gli impiegati che perdono con lui un certo numero di partite. Verrà battuto, contro ogni previsione, da Fantozzi, in una partita al termine della quale il ragioniere, per sfuggire alle ire del direttore, sequestrerà sua madre.
Compare in: Fantozzi
Il Megadirettore Clamoroso Duca Conte Pier Carlo ing. Semenzara è lo scaramantico Gran Maestro del Consiglio dei Dieci Assenti e Direttore dell'Ufficio Amministrazione. È il dirigente più anziano dell'azienda e anche quello che possiede l'ufficio più lussuoso. È sposato con Margherita, che però tradisce con diverse prostitute (ad esempio al ritorno dal casinò di Monte Carlo), spesso simulando la partecipazione a "riunioni permanenti" del Consiglio dei Dieci Assenti e venendo coperto da Fantozzi. È un appassionato giocatore d'azzardo e un uomo estremamente superstizioso, con il quale Fantozzi sarà costretto ad andare a giocare al casinò di Monte Carlo, passandone di tutti i colori nel tentativo di assecondarne i bizzarri rituali scaramantici.
Compare in: Il secondo tragico Fantozzi
Il Direttore Conte Corrado Maria Lobbiam è l'ispettore degli ispettori, che controlla il regolare svolgimento del lavoro da parte dei dipendenti. Svolge anche il ruolo di capo varo delle navi aziendali.
Compare in: Il secondo tragico Fantozzi; Fantozzi subisce ancora
Il Megadirettore Professor Guidobaldo Maria Riccardelli è il direttore dell'Ufficio Furti e Ricatti. Fanatico cultore del cinema d'essai, costringe una volta alla settimana i propri impiegati ad assistere alla proiezione di lunghi e noiosi film storici da lui idolatrati, quali La corazzata Kotiomkin. Fu proprio lui a promuovere Fantozzi (inizialmente assunto come "spugnetta per francobolli") alla sua attuale posizione, dopo che il protagonista, dietro suggerimento di un capo usciere corrotto, si finse appassionato di cinema come lui durante un colloquio.
Compare in: Il secondo tragico Fantozzi
Il Visconte Cobram, del quale non si conosce il nome di battesimo, ha acquisito questa carica venendo eletto tramite sorteggio dopo la scomparsa del suo predecessore, il direttore ereditario conte Vignardelli Bava, morto di rosolia all'età di 106 anni. È un grande appassionato di ciclismo, da giovane era stato un mediocre ciclista dilettante e aveva poi fatto carriera in azienda facendo il lecchino e la spia dei potenti; dopo aver obbligato tutti i dipendenti a duri allenamenti in bicicletta, organizza la terribile corsa ciclistica Coppa Cobram, su un percorso lungo 70 km.
Compare in: Fantozzi contro tutti
Il Megapresidente Arcangelo è il capo del Gran Consiglio dei Dieci Assenti, il consiglio di amministrazione della ditta. Fantozzi, in un momento di malumore al rientro dalle ferie di fronte alla prospettiva di un nuovo anno di lavoro, scriverà involontariamente in cielo, a caratteri cubitali, "Il Megapresidente è uno stronzo!", e, scoperto dal Gran Consiglio dei Dieci Assenti, viene minacciato di trasferimento forzato ad Olbia dai membri del Consiglio. Improvvisamente arriva il Megapresidente, che, sorridendo tranquillamente, chiede cortesemente a Fantozzi a scriversi da sé il proprio nome al posto del suo.
Compare in: Fantozzi contro tutti
Il Conte Piermatteo Barambani Megalom è un dirigente della ditta il cui ruolo non è ben definito; il suo piccolo ufficio è protetto da due Guardie svizzere. È un uomo apparentemente tranquillo, che nasconde banalmente la sua superbia, ed è colui che invita Fantozzi e Filini a una crociera sulla propria barca, intendendo in realtà farli lavorare come schiavi, fino a costringerli, dopo un guasto al motore, a trainarla con un canotto.
Compare in: Fantozzi contro tutti;
Duca Conte Francesco Maria Barambani
Il Duca Conte Francesco Maria Barambani è un dirigente che, vista la nostalgia dell'ormai pensionato Fantozzi per il suo lavoro, gli concederà, in cambio della sua pensione, il privilegio di tornare a lavorare nella Megaditta. È caratterizzato da vari acciacchi (indossa un collarino cervicale) e da un'età molto avanzata, i quali lo costringono in carrozzina. Non si sa se abbia legami di parentela con il conte Piermatteo Barambani, pur portando lo stesso cognome e lavorando nella stessa società; In Fantozzi alla Riscossa,lo stesso direttore compare sotto il nome di Direttore Naturale Dottor Matteo Maria Barambani e rispetto al precedente film,oltre che essere molto più giovane e senza il collarino cervicale e la sedia a rotelle, è anche più malvagio e cattivo,soprattutto nei confronti di Fantozzi.
Compare in: Fantozzi va in pensione; Fantozzi alla riscossa
L'unico film nel quale viene riportata una parte della gerarchia della carriera amministrativa dei dipendenti della Megaditta è Il secondo tragico Fantozzi. Essi comportano una serie di privilegi e benefici singolari descritti di seguito:
Presso la megaditta lavorano moltissimi impiegati; i principali, apparsi nella saga cinematografica di Fantozzi, sono:
La Contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare è una delle maggiori azioniste della Megaditta. Tipico personaggio che ostenta un atteggiamento aristocratico e di superiorità per via del proprio titolo nobiliare, è spesso al centro di feste e inaugurazioni, come il varo della "turbonave aziendale", nel quale ricopre il ruolo di madrina. È inoltre la padrona del feroce cane di razza "alano brandeburghese" Ivan il Terribile XXXII, diretto discendente di Ivan il Terribile I, appartenuto allo Zar Nicola, dichiarato nemico del popolo e fucilato sulla Piazza Rossa. Compare in: Il secondo tragico Fantozzi; Fantozzi subisce ancora; Fantozzi 2000 - La clonazione.
La centoduenne Baronessa Filiguelli de Bonchamps è "mascotte a vita" della Megaditta. Durante il varo della turbonave aziendale è la quarta e ultima vittima, dopo Fantozzi, il Sindaco e il Ministro della Marina Mercantile, a venire scaraventata in acqua dalle bottiglie di champagne scagliate maldestramente dalla Contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare nel tentativo di battezzare l'imbarcazione. Compare in: Il secondo tragico Fantozzi
In ogni film della saga cinematografica di Fantozzi viene utilizzata una location diversa come sede dell'immaginaria Megaditta. Nel dettaglio:
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