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programma televisivo italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Qui Radio Londra è stato un programma televisivo ideato e condotto da Giuliano Ferrara.
Qui Radio Londra | |
---|---|
Paese | Italia |
Anno | 2011-2012 |
Genere | rotocalco |
Edizioni | 2 |
Durata | 5-7 minuti |
Lingua originale | italiano |
Realizzazione | |
Conduttore | Giuliano Ferrara |
Ideatore | Giuliano Ferrara |
Regia | Elisabetta Pierelli |
Rete televisiva | Rai 1 |
«Parla Londra. Trasmettiamo alcuni messaggi speciali.»
«Parla Londra. Abbiamo trasmesso alcuni messaggi speciali.»
Durante la stagione televisiva 2010-2011 l'allora direttore generale della Rai Mauro Masi propone al direttore del quotidiano Il Foglio di condurre una rubrica opinionistica relativa ai principali fatti di attualità[3] per due anni, articolata in varie puntate, ognuna della durata compresa tra i 5 e i 7 minuti. Giuliano Ferrara accetta e realizza un programma che presenta varie analogie con la rubrica Radio Londra[4], ideata e condotta dallo stesso giornalista sulle reti Fininvest tra la fine degli anni Ottanta e la prima metà degli anni Novanta. Viene scelto come titolo Qui Radio Londra: la trasmissione va dunque in onda su Rai 1, dopo il TG1 delle ore 20.00, andando a presiedere la fascia oraria dell'access prime time dal lunedì al venerdì dallo Studio 4 del Centro di Produzione Televisiva (CPTV) Rai di Roma. Il nome del programma deriva (come la precedente trasmissione televisiva condotta dallo stesso Ferrara) da Radio Londra, servizio in lingua italiana della BBC in onda dal 1938 al 1981.
Ferrara si propone di analizzare argomenti di politica e di attualità risultati salienti nel corso della giornata e fornire la propria opinione.
Il giorno prima dell'esordio, nell'edizione delle 20.00 del TG1, la giornalista Susanna Petruni ha intervistato Ferrara, che ha affermato: «Non pretendo tanto (riferendosi al fatto che durante l'occupazione nazista Radio Londra fosse l'unico spazio libero per i cittadini europei) e non sono in clandestinità, non trasmetto in un paese occupato, però questo piccolo spazio che professionalmente voglio occupare, anche in nome del servizio pubblico, quindi nell'interesse di tutti coloro che mi guardano, può essere usato per riflettere tutti insieme su un paese strano [...]» e «[...] io non faccio guasconate, io sono un normale giornalista, sono un cittadino di questo Paese e ho un temperamento e una certa libertà di tono [...]» e «[...] sono schierato, direi che sono schierato [...] io sono un po' schierato, lo confesso, cioè penso che il paese ha una storia e che dentro questa storia bisogna essere con sincerità, con rispetto per gli altri, chiari nel rappresentare ciò che si pensa».
La prima puntata della prima edizione è andata in onda il 14 marzo 2011, avendo come tema la paura del nucleare, dopo il disastro di Fukushima[5], ed è stata seguita, secondo le rilevazioni statistiche di Auditel, da una audience di 5.915.000 telespettatori, per uno share del 20,63%[6].
Il programma è proseguito fino all'estate ed è ripartito il 19 settembre 2011 con una nuova edizione, anche se i risultati di ascolto sono risultati inferiori rispetto alle aspettative[7].
Fin dalla prima puntata, il programma è realizzato nel formato panoramico 16:9, così come tutte le trasmissioni (diverse dai tg) in onda sulla Rai a partire dal settembre del 2010.
Quando su Rai 1 ci sono eventi considerati di eccezionale richiamo, come ad esempio le dirette di Rai Sport sul calcio o il Festival di Sanremo, non vanno in onda né Qui Radio Londra né il game-show che lo segue nel palinsesto (Affari tuoi o Soliti ignoti - Identità nascoste).
La puntata di Qui Radio Londra andata in onda in diretta dopo il tg serale viene ritrasmessa in replica dopo il tg notturno: la stessa cosa si verifica per il programma concorrente Striscia la notizia.
Causa l'incorrere della nevicata del 2012, il direttore de Il Foglio, essendo impossibilitato a recarsi nello studio del CPTV Rai di Roma, ha condotto il programma tramite un collegamento telefonico.
La seconda edizione è terminata il 31 maggio 2012: durante l'ultima puntata, Ferrara aveva dichiarato che la terza edizione sarebbe dovuta iniziare il 17 settembre 2012[8]; tuttavia, a causa del malore che ha colto il giornalista durante l'estate[9], la messa in onda di nuove puntate era stata posticipata all'autunno inoltrato.
Successivamente, a causa di numerosi scontri con il direttore di Rai 1 Mauro Mazza, lo stesso Ferrara ha deciso autonomamente, in accordo con il neodirettore generale Luigi Gubitosi, di non andare più in onda: il programma Qui Radio Londra viene chiuso definitivamente[10].
Oltre al già citato esordio sul nucleare, ci sono stati altri editoriali televisivi di Giuliano Ferrara che hanno suscitato critiche e polemiche.
La trasmissione Qui Radio Londra viene criticata generalmente perché il conduttore è un giornalista politicamente schierato[22]. La dirigenza Rai considera comunque Qui Radio Londra uno spazio da opinionista e non di approfondimento[23].
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