Pyrrhocorax
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Pyrrhocorax Tunstall, 1771 è un genere di uccelli passeriformi appartenente alla famiglia Corvidae[1].
Gracchio | |
---|---|
![]() In basso P. pyrrhocorax | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Superordine | Neognathae |
Ordine | Passeriformes |
Sottordine | Oscines |
Infraordine | Corvida |
Superfamiglia | Corvoidea |
Famiglia | Corvidae |
Genere | Pyrrhocorax Tunstall, 1771 |
Areale | |
![]() In verde areale di P. pyrrhocorax In giallo areale di P. graculus In arancio aree di simpatria |
Etimologia
Il nome scientifico del genere, Pyrrhocorax, deriva dall'unione delle parole greche πυρρος (pyrrhos/purrhos, "rosso fuoco") e κοραξ (korax, "corvo"), col significato di "corvi rossi", in riferimento alla colorazione delle zone nude del gracchio corallino.
Descrizione
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Al genere vengono ascritti uccelli di dimensioni medio-piccole (34–41 cm), nei quali le femmine sono di regola più minute rispetto ai maschi: i gracchi ricordano una sorta di incrocio fra un merlo o uno storno e un corvo, con aspetto massiccio e robusto, testa arrotondata con becco sottile e ricurvo verso il basso, lunghe ali digitate, forti zampe con unghie ricurve e tarso non ricoperto da scaglie (caratteristica questa unica fra i corvidi) e coda corta e squadrata.
Il piumaggio si presenta uniformemente nero su tutto il corpo: il becco e le zampe sono invece di colore giallo nel gracchio alpino e rosso nel gracchio corallino.
Biologia
I gracchi sono uccelli diurni che vivono in piccoli stormi, passando la maggior parte della giornata in movimento alla ricerca di cibo, e dimostrandosi piuttosto mobili durante questa attività.
L'alimentazione avviene al suolo: durante i mesi estivi, il grosso della dieta è costituito da piccoli invertebrati e dalle loro larve, mentre durante la stagione fredda bacche, frutta e granaglie assumono un ruolo preponderante. Nelle aree in cui le due specie si trovano a vivere in simpatria, la competizione interspecifica viene limitata dalla dieta maggiormente vegetariana del gracchio alpino rispetto al gracchio corallino, che inoltre mostra una certa predilezione per le formiche[2].
Si tratta di uccelli monogami, che nidificano in tarda primavera: le coppie rimangono insieme per la vita e nidificano sempre nello stesso sito, collaborando nelle varie fasi della riproduzione.
Distribuzione e habitat
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Il genere ha distribuzione paleartica, con le due specie che popolano le aree montuose di gran parte di Europa meridionale, Nordafrica, Medio Oriente e Asia centrale, fino all'altopiano del Tibet: il gracchio corallino si spinge ino in Manciuria, nelle isole britanniche e sull'Acrocoro etiopico, mentre il gracchio alpino vive anche in Corsica e a Creta.
Ambedue le specie di gracchi popolano l'ambiente montano, nidificando fino a oltre 8000 m di quota (più in altro di qualsiasi altra specie di uccello)[3]: il gracchio corallino vive anche nelle falesie rocciose a picco sul mare, mentre il gracchio alpino è meglio adattato alla vita in alta montagna e mediamente vive più in quota rispetto al "cugino".
Tassonomia
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In basso P. graculus.
Linneo, nella prima stesura del suo Systema Naturae nel 1758, classifica il gracchio corallino nel genere Upupa come U. pyrrhocorax, assieme a varie specie di ibis e upupe, accomunate dalla sola presenza di un becco lungo e ricurvo e dalla lingua priva di setole[4]: in un'edizione successiva, risalente al 1766, Linneo classifica invece il gracchio alpino nel genere Corvus come C. alpinus[5], dal quale verrà spostato nel 1771 in un proprio genere, assieme al "cugino"[6].
Al genere vengono ascritte due specie[1]:
- Genere Pyrrhocorax
- Pyrrhocorax pyrrhocorax (Linnaeus, 1758) - gracchio corallino
- Pyrrhocorax graculus (Linnaeus, 1766) - gracchio alpino
Nell'ambito della famiglia dei corvidi, il genere Pyrrhocorax rimane piuttosto basale rispetto a tutti gli altri, andando a formare un proprio clade monotipico (secondo alcuni fratello rispetto a Temnurus[7][8]), assimilabile al rango di sottofamiglia[9].
Il gracchio australiano, nonostante il nome, non condivide particolari legami di affinità genetica coi gracchi propriamente detti, e la somiglianza fra i due taxa è dovuta a un fenomeno di evoluzione convergente.
Note
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Collegamenti esterni
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