Loading AI tools
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
In inglese, il th può essere pronunciato in due modi: /ð/ (come in this) e /θ/ (thing). Più raramente, può essere pronunciato /t/ (Thailand) o /t.h/ (lighthouse) o ancora, in alcuni dialetti, /tθ/ (eighth).
Nell'inglese standard, la realizzazione fonetica dei fonemi fricativi dentali mostra meno variazioni di molte altre consonanti inglesi. Entrambi i suoni del th sono pronunciati con la lingua tra i denti. Nel th sordo (/θ/) le corde vocali non vibrano e il suono viene prodotto dall'aria che passa tra i denti (di conseguenza avrà un suono intermedio tra una f e una s, anche se spesso assomiglia anche a una t), mentre nel th sonoro le corde vocali vibrano e il suono che esce assomiglia a una d, v o z.
Come molte altre consonanti inglesi, un processo di assimilazione potrebbe causare in alcuni casi la sostituzione con altri suoni. Per esempio molti madrelingua, che lo fanno inconsciamente, pronunciano il th [n] e [l] invece di /ð/ nelle seguenti frasi:[1]
/θ/ e /ð/ possono inoltre essere perduti tramite elisione. Nel parlare rapidamente, sixths può essere pronunciato six. Them potrebbe essere contratto in 'em, e in questo caso la contrazione è spesso indicata anche nell'inglese scritto. (Infatti, 'em era originariamente una parola separata, un resto della parola inglese antica hem, ma come l'apostrofo mostra, viene percepita nel moderno inglese come una contrazione.[2])
I bambini, anche madrelingua, hanno difficoltà ad apprendere la corretta pronuncia del th e infatti /θ/ e /ð/ sono di solito gli ultimi ad essere imparati. I bambini madrelingua di solito imparano a pronunciare correttamente questi due fonemi a cinque anni. Prima di raggiungere questa età, molti bambini sostituiscono /θ/ e /ð/ con [f] e [v] rispettivamente. Per bambini piccoli, fought e thought sono di conseguenza omofoni. Poiché i bambini inglesi e americani iniziano la scuola a cinque anni, questo significa che essi imparano a scrivere prima di apprendere la corretta pronuncia del th, e la loro pronuncia infantile si riflette frequentemente nei loro errori di ortografia: ve fing al posto di the thing.
Bambini affetti da sigmatismo, tuttavia, hanno difficoltà a distinguere /θ/ e /ð/ da /s/ e /z/ rispettivamente, usando una singola [s̪] o [z̪] pronuncia per entrambi, e potrebbero non riuscire a imparare i corretti fonemi senza terapia del linguaggio.
I non madrelingua potrebbero avere problemi simili. Nella cultura popolare inglese la sostituzione di /z/ per /ð/ è un modo comune di parodiare l'accento francese. Parole con una dentale fricativa adiacente a un alveolare sibilante, come clothes, truths, fifths, sixths, anesthetic, etc., sono comunemente molto difficili da pronunciare per i non madrelingua.
Gli italiani spesso sbagliano la pronuncia del th:
Anche i tedeschi hanno problemi con il th, anche se in realtà il suono th inglese era presente nel germanico comune e nelle lingue parlate in area tedesca fino agli inizi dell’Alto Medioevo.[3].
In posizione iniziale il th si pronuncia /θ/ tranne nelle function words; in posizione mediale viene pronunciata /ð/ tranne per i prestiti linguistici; e in posizione finale si pronuncia /θ/ tranne nei verbi.
In coppie di parole collegate tra loro, è possibile un'alternanza tra /θ/ e /ð/, interpretabile come una manifestazione della mutazione consonantica. Tipicamente [θ] si ritrova nei nomi singolari, [ð] nei plurali e nei verbi: cloth /θ/, clothes /ð/, to clothe /ð/. Ciò si può comparare alle alternanze /s/-/z/ o /f/-/v/ come in house, houses o wolf, wolves. È una caratteristica ereditata direttamente dall'inglese antico, dove þ poteva essere finale di parola, e dunque sordo nella forma base d'una parola, ma in una parola derivata in cui si trovava in posizione mediale si sonorizzava. La perdita delle flessioni ha infine portato la consonante mediale in fondo a una parola. Tracce di tali antiche flessioni possono essere trovate nello spelling, dove s'aggiunge una E mura, pensabile, sincronicamente, come marcatore della sonorizzazione.
Le regole sopraccitate si rifanno soprattutto all'English Pronouncing Dictionary, di Daniel Jones, autorevole nel campo dell'inglese britannico standard, ed il Webster's New World College Dictionary, autorità invece sull'inglese americano. L'uso, confrontando le due varianti, appare piuttosto simile. Variazioni regionali dall'inglese standard includono:
Le fricative dentali non esistevano nel Protoindoeuropeo, ma si sono evolute già nei primi stadi delle lingue germaniche. Nel Protogermanico, /ð/ e /θ/ erano fonemi distinti, normalmente rappresentati negli studi al riguardo con *đ e *þ.
Nelle regioni germaniche occidentali, più tardi, il protogermanico *đ passò a *d, così che s'ebbe una sola fricativa dentale. [ð] apparve però di nuovo come allofono di /θ/ in posizione mediana per sonorizzazione a contatto con le vocali circondanti. [θ] rimase in posizione iniziale e presumibilmente anche in posizione finale (ma si è incerti poiché più tardi l'assordamento in fine di parola avrebbe eliminato la prova dell'esistenza di un [ð] in ogni caso). Questo fonema germanico occidentale, sopravvisse nell'antico inglese assieme alla sua distribuzione d'allofoni. In tedesco ed olandese passò a /d/, perdendo semplicemente la distinzione allofonica. In Germania, la *d germanica occidentale passò a /t/ per fenomeni interpretabili come semplici effetti domino, mentre in olandese *þ, *đ e *d si fusero tutte in /d/.
Il sistema complessivo di dentali germaniche, e le fricative al loro interno, può esser riassunto in questa tabella:
Protoindouropeo | Protogermanico | Germanico occidentale | Antico inglese | Tedesco | Olandese | Note |
---|---|---|---|---|---|---|
*t | *þ | *[þ] | [θ] | /d/ | /d/ | Originariamente *t in posizione iniziale, o finale dopo vocale tonica |
*[đ] | [ð] | Originariamente *t in posizione mediale dopo vocale tonica | ||||
*đ | *d | /d/ | /t/ | Originariamente *t dopo vocale atona | ||
*dʰ | Originariamente *dʰ, in ogni posizione | |||||
*d | *t | *t | /t/ | /s/ or /ts/ | /t/ | Originariamente *d in tutte le posizioni |
Così l'inglese ereditò il fonema /θ/ in posizioni ove altre lingue germaniche occidentali avevano /d/ e la maggior parte del ceppo indoeuropeo aveva /t/: English thou, German du, Latin tu.
Nell'antico inglese, il fonema /θ/, come tutte le fricative di questa lingua, aveva due allofoni, uno sonoro ed uno sordo, distribuiti regolarmente sulla base del contesto.
Nonostante l'antico inglese avesse due grafemi per tali suoni, thorn ed eth, li usava in maniera intercambiabile, al contrario dell'islandese antico, che usava þ(thorn) per /θ/ e ð(eth) per /ð/.
L'evoluzione maggiore verso l'inglese moderno fu l'introduzione della distinzione completa (trasformandoli in fonemi distinti e distintivi) tra [ð] e [θ]. Coppie minime, e quindi l'indipendenza fonologica dei suoni, si svilupparono per tre diversi processi.
Un altro cambiamento fu il passaggio /d/ → /ð/ quando seguito dal suffisso atono -er. Così l'antico fæder è divenuto father; idem per mother, gather, hither, together, weather. Col processo inverso, si è avuto il passaggio da burthen e murther a burden e murder.
Dialettalmente, l'alternanza tra /d/ e /ð/ si è estesa anche ad altre parole, come bladder, ladder, solder, cosicché vengono pronunciate con la /ð/. D'altra parte alcuni dialetti conservano l'originale d, estendendolo anche ad altre parole, come brother, further, rather. Il nome gallese Llewelyn appare in testi inglesi antichi come Thlewelyn (Rotoli del parlamento (Rotuli parliamentorum) I. 463/1, Re Edoardo I o II), e Fluellen (Shakespeare, Enrico V). Th appare inoltre in taluni dialetti al posto di wh, avendo thirl, thortleberry, thorl, invece di whirl, whortleberry, whorl. Al contrario, l'inglese di Scozia ha whaing, whang, white, whittle, al posto di thwaing, thwang, thwite, thwittle.
L'antica desinenza verbale -eth (in antico inglese -eþ) fu rimpiazzata da -s (he singeth → he sings), avendo così non un passaggio ma una desinenza completamente nuova, la cui origine è ancora dibattuta. Tra le possibilità un "deblasaggio" (s ha un'articolazione più facile di th) o l'influenza d'un dialetto inglese non standard.
Nonostante sia ovvio per molti inglesi, il digramma TH non è una combinazione così ovvia, per una fricativa dentale. La sua origine è dovuta all'evoluzione nel greco.
Il protoindoeuropeo aveva un'aspirata /dʱ/, arrivata al greco antico come /tʰ/, scritta attraverso la lettera theta. Nel greco omerico e platonico si pronunciava ancora /tʰ/, e dunque quando una parola greca passava al latino si traslitterava attraverso il digramma TH. Dato che /tʰ/ suonava effettivamente come /t/ seguita da uno sbuffo d'aria, TH era la scelta più logica per l'alfabeto latino.
Al tempo dell'uso del greco come koinè, comunque, l'aspirata occlusiva passò ad una fricativa: /tʰ/→/θ/. Dunque la theta acquistò il suono che ancora ha nel greco moderno e nel siciliano e tale rappresenta nell'IPA. In un'ottica latina, il già stabilizzato digramma TH ora rappresentava la fricativa sorda /θ/, e fu usata allora per l'inglese dagli scribi francesi dopo la conquista normanna, non essendo avvezzi ai grafemi germanici ð (eth) e þ (thorn). Allo stesso modo, la scrittura TH fu usata anche nell'alto-tedesco antico prima del completamento della rotazione consonantica, sempre per analogia per la traslitterazione latina del suono greco.
La storia dei digrammi PH per /f/ e CH per lo scozzese, gallese e tedesco /x/ è analoga.
Siccome né /tʰ/ né /θ/ erano suoni nativi del latino, la tendenza alla sostituzione con /t/ dev'essere sorta presto, massimo nel latino medievale. Infatti in molte lingue moderne, anche francese e tedesco, il TH si usa in prestiti dal greco per rappresentare l'originale /θ/, ora pronunciata /t/: ne sono esempi, per il francese, théâtre, per il tedesco, Theater. In alcuni casi, questo TH etimologico, non avente influenza sulla pronuncia, è passato ad altre parole nonostante tale giustificazione etimologica non ci fosse. Ne è un esempio il tedesco Tal (valle, imparentata con l'inglese dale), scritto in molti nome di luoghi con l'ortografia arcaica Thal (confronta Neandertal e Neanderthal). Le parole, sempre d'origine germanica Theuerkauf e Thürnagel ne sono altri esempi. La riforma dell'ortografia tedesca nel 1901 ha in gran parte eliminato tali fenomeni, rimanenti però in alcuni nomi propri.
Esempi di questo si trovano anche in inglese, forse influenzato direttamente dal francese. In alcuni manoscritti in medio inglese, TH appare al posto di T o D: "tho" invece di to o do, "thyll" per till, "whythe" per white, "thede" per deed. Si trovano in inglese moderno Esther, Thomas, Thames, thyme, Withiam (città nell'Essex; v'è un fiume omografo nel Lincolnshire, avente invece la pronuncia /ð/ e la vecchia scrittura "Sathan" per Satan.
In pochi casi, questa scrittura ha successivamente influenzato la pronuncia: amaranth, amianthus e author hanno pronunce corrispondenti a grafia, con /θ/, usato da alcuni anglofoni anche in Neanderthal.
Alcune parole composte, come lightheaded o hothouse, hanno la combinazione TH spezzata nelle due lettere, non essendo un digramma in questo caso. Qui la T e la H si pronunciano separatamente (light-headed) come due consonanti. Ne sono esempi ulteriori anthill, goatherd, lighthouse, outhouse, pothead, così come nelle parole contenenti il suffisso -hood: knighthood, ed anche nel prestito dall'Afrikaans apartheid. In pochi nomi di luoghi finenti per -T+HAM si è persa la percezione dei confini di parola generando una pronuncia corrispondente a grafia, come in Grantham.
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.