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Il progetto definitivo rappresenta una delle fasi della progettazione nell'ambito dell'architettura e dell'ingegneria civile, ed in particolare è la seconda delle fasi in cui è comunemente suddiviso un progetto e la sua stesura.
Il progetto definitivo è "redatto sulla base delle indicazioni del progetto preliminare approvato e di quanto emerso in sede di eventuale conferenza di servizi, contiene tutti gli elementi necessari ai fini dei necessari titoli abilitativi, dell'accertamento di conformità urbanistica o di altro atto equivalente[1].
Il progetto definitivo delinea gli aspetti fondamentali del progetto esecutivo.
Esso comprende i seguenti elaborati[2]:
Questi elaborati per determinazione motivata del responsabile del procedimento può subire modifiche ed integrazioni.
Se il progetto è posto a base di gara, invece del disciplinare descrittivo e prestazionale è presente un capitolato speciale d'appalto ed uno schema di contratto, in cui è anche indicata la sede e i tempi di redazione del progetto esecutivo.
In questo caso il progetto è corredato del piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 100 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (Testo Unico sulla Sicurezza), sulla base del quale determinare il costo della sicurezza, nel rispetto dell'allegato XV del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.
La relazione descrittiva ha come finalità quella di fornire "i chiarimenti atti a dimostrare la rispondenza del progetto alle finalità dell'intervento, il rispetto del prescritto livello qualitativo, dei conseguenti costi e dei benefici attesi."[3] In particolare essa:
Quando il progetto definitivo è posto a base di gara d'appalto e riguarda interventi complessi[4] il progetto definitivo contiene anche:
La relazione geologica comprende l'identificazione delle strutture geologiche presenti nel sito e loro studio anche da un punto di vista stratigrafico, strutturale, geomorfologico, litotecnico e fisico, ed uno studio sul comportamento del sottosuolo in assenza ed in presenza di strutture sovrastanti.
La relazione geotecnica definisce il comportamento del volume di terreno influenzato direttamente o indirettamente dalle strutture, e illustra i calcoli geotecnici effettuati per determinare il rapporto tra l'opera ed il terreno.
Le relazioni idrologiche ed idrauliche illustrano gli studi effettuati riguardo alle acque meteoriche, superficiali e sotterranee.
La relazione tecnica e specialistica chiarisce le soluzioni adottate in materia di problemi specialistici.
Lo studio di impatto ambientale si realizza quando si verificano le condizioni previste dal D.lgs 152/06 come modificato dai successivi D.lgs 4/2008 e 128/2010. In attesa di un aggiornamento previsto dal citato decreto legislativo lo studio di impatto ambientale è elaborato secondo le indicazioni del DPCM 27/12/88 che prevede che suddivide lo Studio di Impatto Ambientale in tre quadri di riferimento: programmatico, progettuale e ambientale.
Il quadro di riferimento programmatico fornisce le relazioni esistenti tra l'opera progettata e gli atti di pianificazione territoriale locali. In particolare comprende:
Il quadro di riferimento progettuale descrive l'inquadramento del progetto nel territorio. Esso precisa le caratteristiche dell'opera progettata con particolare riferimento a:
Il quadro di riferimento ambientale:
Lo studio di fattibilità ambientale indica le misure necessarie alla riqualificazione ambientale e territoriale dell'area in seguito alla costruzione dell'opera, partendo dalle indicazioni già fornite nel progetto preliminare. Esso tiene conto dei vincoli presenti nell'area interessata. Deve permettere il rilascio di tutte le approvazioni e autorizzazioni necessarie in materia ambientale.
Gli elaborati grafici descrivono le principali caratteristiche dell'opera da realizzare. Per le opere puntuali, salva diversa indicazione del progettista, sono costituiti da:
Per le opere a rete:
I calcoli preliminari delle strutture e degli impianti devono consentire il dimensionamento e la specificazione delle caratteristiche delle strutture e degli impianti.
Il disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici contiene informazioni riguardanti tutti i contenuti prestazionali previsti nel progetto, con riferimento agli elementi tecnici e di abbellimento architettonico.
Il piano particellare di esproprio è redatto in base alle mappe catastali e comprende anche le espropriazioni e gli asservimenti necessari al passaggio di strade e corsi d'acqua. In esso sono indicate tutte le ditte soggette ad esproprio, asservimento o occupazione temporanea, con relativa indicazione delle superfici interessate e delle indennità previste per ogni ditta (se l'acquisizione dell'area è a carico dell'appaltatore, quest'ultimo può richiedere l'indennizzo per il pagamento di tali indennità).
La stima sommaria dell'intervento è redatto tramite un computo metrico estimativo cui sono applicati i prezzi unitari delle lavorazioni necessarie. Esso, in funzione delle caratteristiche dell'intervento, può prevedere somme da accantonare per lavorazioni in economia.
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