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videogioco del 2017 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Prey è un videogioco di genere sparatutto in prima persona con elementi di action RPG sviluppato da Arkane Studios e pubblicato da Bethesda Softworks il 5 maggio 2017 per Microsoft Windows, PlayStation 4 e Xbox One.
Prey videogioco | |
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Piattaforma | Microsoft Windows, PlayStation 4, Xbox One |
Data di pubblicazione | 18 maggio 2017 5 maggio 2017[1] |
Genere | Sparatutto in prima persona, Action RPG |
Tema | Fantascienza |
Origine | Francia |
Sviluppo | Arkane Studios |
Pubblicazione | Bethesda Softworks |
Design | Raphaël Colantonio Chris Avellone |
Modalità di gioco | Giocatore singolo |
Periferiche di input | Gamepad, tastiera, DualShock 4 |
Motore grafico | CryEngine |
Supporto | Blu-ray Disc, download |
Distribuzione digitale | Steam, PlayStation Network, Xbox Live |
Requisiti di sistema | Minimi: Windows 7/8.1/10 (64bit); AMD FX-8320/AMD Ryzen o Intel Core i5-2500; 8 GB di RAM; 25 GB di spazio su disco; AMD Radeon 7870 2 GB o NVIDIA GTX 660 2 GB o superiore.
Consigliati: Windows 7/8.1/10 (64bit); AMD FX-8350/AMD Ryzen 5 1400 o Intel Core i7-2600K o superiore; 16 GB di RAM; 25 GB di spazio su disco; AMD Radeon RX 470/RX 570 4 GB o NVIDIA GTX 970 4 GB o superiore. |
Fascia di età | CERO: Z · ESRB: M · OFLC (AU): MA · PEGI: 18 |
Originariamente in sviluppo presso Human Head Studios come il seguito di Prey (2006), il gioco è rimasto bloccato per lungo tempo in fase di sviluppo ed infine è stato annullato da Bethesda nel 2014.
Bethesda ha annunciato, all'Electronic Entertainment Expo 2016, Prey come rivisitazione del gioco originale, con la sede di Austin di Arkane Studios che si è occupata dello sviluppo.[2]
Talos I è una stazione di ricerca collocata nei pressi della Luna, dove l'attività umana ha richiamato decenni prima l'attenzione dei Typhon, una razza aliena. Acquisita dalla TranStar Corporation, l'ex stazione spaziale Talos I è ora il luogo dove vengono sviluppate le cosiddette Neuromod, degli impianti in grado di modificare la struttura del cervello umano per permettere alle persone di assorbire i poteri dei Typhon, o comunque di ottenere capacità che vanno oltre quelle di un essere vivente normodotato.[3]
All'interno di Talos I si risveglia Morgan Yu. All'inizio il protagonista non sa perché si risveglia in questa nave, ma con l'avanzare della storia scopre ciò che è accaduto. Morgan Yu è un ricercatore reclutato da suo fratello Alex per andare a lavorare a bordo di Talos I. Durante una serie di test iniziali qualcosa va storto e una delle persone coinvolte viene attaccata da un Typhon fuori controllo.
Morgan scopre che i sistemi di contenimento dei soggetti sperimentali hanno fallito, e i Typhon hanno infestato così tutte le divisioni della struttura.
Come nere metastasi di materiale alieno si estendono negli hangar di carico e nelle sale del supporto vitale. I loro corpi fibrosi assomigliano a neuroni marcescenti, si muovono a scatti, e riescono ad agire sull'etere psicoattivo per cambiare la percezione che il cervello umano ha di loro, apparendo come innocui oggetti comuni.[4]
I Neuromod hanno in qualche maniera interferito con la memoria di Morgan. Il protagonista deve procedere a tentoni, tentare di ricostruire l'accaduto, capire se fidarsi del fratello Alex o delle intelligenze artificiali. A guidarlo verso la verità sarà l'operatore robotico January, programmato dallo stesso Morgan, mentre Alex proverà a fornire una propria versione dei fatti.
Prey è un gioco di avventura con elementi di ruolo e forte narrazione giocato da una prospettiva in prima persona. Il giocatore prende il ruolo di Morgan Yu, un uomo o una donna (in base a quale si sceglie ad inizio gioco) a bordo di una stazione spaziale con numerose specie di alieni ostili conosciuti collettivamente come Typhon. Il giocatore può selezionare determinati attributi di Morgan, compreso il sesso. Le decisioni fatte dal giocatore influenzeranno gli elementi della storia del gioco. Per sopravvivere, il giocatore deve raccogliere e utilizzare armi e risorse a bordo della stazione per respingere e sconfiggere gli alieni. Secondo il direttore creativo Raphael Colantonio, "la stazione sarà completamente continua", ovvero disposta su un unico livello, piuttosto che avere livelli o missioni distinti, a volte sarà richiesto al giocatore di tornare in aree che ha esplorato in precedenza. Il giocatore può anche spostarsi all'esterno della stazione in gravità zero e trovare scorciatoie che collegano parti della stazione. Colantonio ha anche affermato che gli alieni hanno una gamma di poteri diversi che il giocatore può guadagnare nel tempo; Un tale alieno ha la capacità di imitare oggetti di uso quotidiano come una sedia.
Il gioco può terminare in diversi modi, secondo il caporedattore Ricardo Bare. Le finiture rientrano in tre grandi strutture narrative a seconda di come il giocatore abbia interagito con la stazione e gli umani sopravvissuti, ma Bare ha detto che ci sono "tonnellate di piccole permutazioni" basate su eventi specifici.
In base alla scelta effettuata a inizio gioco, Morgan può essere uomo o donna. Tra cunicoli nascosti, zone rialzate, passaggi segreti, la stazione spaziale dà al giocatore la possibilità ed i mezzi per sopravvivere alle difficoltà che incontra, facendolo affidare alla forza bruta dei combattimenti, allo stealth o a vie alternative sbloccabili in vari modi attraverso le abilità del personaggio. L'anima RPG di questa produzione è fondamentale sin dalle prime fasi, permettendo di migliorare in primis le capacità umane per trasformare il protagonista in hacker, combattente o energumeno in grado di sollevare qualsiasi oggetto, e successivamente quelle dei Typhon stessi grazie a un congegno denominato Psicoscopio. Recuperato dopo alcune ore di gioco, lo Psicoscopio permette di scansionare i Typhon per scoprirne i punti deboli e per riuscire ad apprenderne le abilità.
Grazie allo Psicoscopio si potrà sfruttare le abilità dei Mimic, alieni capaci di prendere le sembianze degli oggetti sulla nave, per accedere ad una certa stanza attraversando uno stretto passaggio, se il protagonista è inseguito da troppi nemici può creare una proiezione del proprio corpo cosi da fuggire al riparo. Utilizzare le potenzialità aliene è però anche un'arma a doppio taglio dato che le torrette automatiche spareranno a vista e che il Typhon denominato Incubo sarà alla caccia di Morgan. Le torrette sono armi che Morgan Yu incontra durante l'esplorazione della nave, possono essere utilizzate per abbattere i Typhon, possono essere distrutte dagli alieni, riparate e cambiate di posizione dal giocatore. Incubo è il nemico che più si avvicina a un boss nel senso classico del termine e gli sviluppatori si sono ispirati a Nemesis di Resident Evil per la sua realizzazione.[5]
A tutti questi elementi si aggiungono:
Gli NPC che Morgan aiuta durante il gioco ricambieranno il favore, ma spesso aiutarli potrebbe tramutarsi in rischio. Cercare di aiutarli o semplicemente salvarli da morte certa potrebbe rivelarsi un vantaggio e dare il via a nuove quest secondarie. Le scelte che il giocatore affronta durante il gioco avranno ripercussioni sui due finali possibili.
Prey: Mooncrash è un DLC per il gioco di base annunciato durante la conferenza di Bethesda dell'E3 2018 e rilasciato nello stesso mese di giugno. L'ambientazione si sposta sulla Luna, precisamente sulla base Pytheas che il giocatore, impersonando un hacker di nome Peter, dovrà esplorare alla ricerca di risposte per conto della TranStar (proprietaria della base segreta, con la quale si sono interrotte le comunicazioni). Il contenuto aggiuntivo è stato reso disponibile come DLC per la versione base e incluso nell'edizione Prey: Digital Deluxe.
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