La Practica Geometriae di Leonardo Fibonacci è un importante trattato sulla pratica della geometria in lingua latina.
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L'opera, che fu pubblicata tra il 1220 e il 1221[1], si apre con un'epistola di dedica a Domenico Ispano, importante personaggio della corte di Federico II, del quale tuttavia si hanno scarse notizie[2].
All'epistola segue un'introduzione in cui sono elencate alcune definizioni tratte dagli Elementi di Euclide e in cui sono illustrate le unità di misura in vigore nella Pisa dell'epoca.
Il fulcro dell'opera è infine ripartito in otto distinctiones concernenti il calcolo delle aree delle figure piane, l’estrazione delle radici quadrate e cubiche, la divisione delle superfici regolari, la determinazione del volume di diversi solidi, alcuni problemi di determinazione di altezze e distanze e, infine, alcune questioni di natura teorica[3].
La prima edizione a stampa della Practica Geometriae è stata curata da Baldassarre Boncompagni Ludovisi, che nel 1862 ne pubblicò il testo secondo la lezione del manoscritto Urb. Lat. 292 della Biblioteca Apostolica Vaticana[4]. Fondandosi su questa edizione ottocentesca, di recente Barnabas Hughes ha pubblicato la prima traduzione integrale dell'opera in lingua inglese[5].
Dei manoscritti che tramandano la Practica geometriae, alcuni riportano il 1220 come anno di composizione dell'opera, mentre altri riportano il 1221.
Domenico Ispano fu traduttore alla scuola di Toledo, retore e grammatico. G. Arrighi, La fortuna di Leonardo Pisano alla corte di Federico II, in Dante e la cultura sveva. Atti del Convegno di studi, Melfi, 2-5 novembre 1969, Firenze 1970, pp. 17-31: 20-21: «Debbo subito avvertire che di questo maestro Domenico, personaggio della corte imperiale e da Leonardo invocato amico ed onorato di elogio, non so dare altre notizie che quelle contenute nella epistola, poche altre verranno fuori nel proseguire questa rassegna delle opere leonardiane: forse esso potrebbe identificarsi col Dominicus Hispanus che, assieme a Michael Scotus, è ricordato da Guido Bonatti, astronomo ed astrologo del tredicesimo secolo, in un elenco di suoi contemporanei contenuto nel De astronomia tractatus [X universum quod ad iudiciarum rationem Nativitatum etc., Basileae anno M.D.L. col 335]»
Per una descrizione dettagliata del contenuto delle otto sezioni della Practica Geometriae, cfr. A. Simi, L’eredità della Practica Geometriae di Leonardo Pisano nella geometria del Basso Medioevo e del primo Rinascimento, in «Bollettino di Storia delle Scienze Matematiche» 24/1, 2004, pp. 9-41.
Baldassarre Boncompagni Ludovisi, La Practica Geometriae di Leonardo Pisano secondo la lezione del codice Urbinate n° 292 della Biblioteca Vaticana, in B. Boncompagni Ludovisi, Scritti di Leonardo Pisano matematico del secolo decimoterzo, vol. II, Roma 1862, pp. 1-224.
Barnabas Hughes, Fibonacci’s De Practica Geometrie, New York 2008. In essa lo studioso ha anche fornito un elenco di quattordici esemplari manoscritti: cfr. pp. 399-400. Più di recente, è stata pubblicata un'edizione critica e una traduzione italiana dell'espitola di dedica e della sezione introduttiva dell'opera: N. Rozza, L'epistola di dedica e la sezione introduttiva della Pratica geometrie di Leonardo Pisano, detto il Fibonacci, in «Spolia. Journal of Medieval Studies» V, 2019, pp. 222-255.
- (LA) B. Boncompagni Ludovisi, La Practica Geometriae di Leonardo Pisano secondo la lezione del codice Urbinate n° 292 della Biblioteca Vaticana, in Scritti di Leonardo Pisano matematico del secolo decimoterzo, a cura di B. Boncompagni Ludovisi, vol. II, Roma 1862, pp. 1-224.
- (EN) B. Hughes, Fibonacci’s De Practica Geometrie, New York 2008. ISBN 978-0-387-72930-5
- (FR) D. Aïssani, D.Valérian, Mathématiques, commerce et société à Béjaïa (Bugia) au moment de séjour de Leonardo Fibonacci (XIIe-XIIIe siècle), in «Bollettino di Storia delle Scienze Matematiche» XXIII, 2, 2003, pp. 9-31.
- E. Burattini, E. Caianiello, C. Carotenuto, G. Germano e L. Sauro, Per un'edizione critica del Liber Abaci di Leonardo Pisano, detto il Fibonacci, in Forme e modi delle lingue e dei testi tecnici antichi, a cura di R. Grisolia, G. Matino, Napoli 2012. ISBN 978-88-7092-331-5.
- F. Bonaini, Memoria unica sincrona di Leonardo Fibonacci, novamente scoperta, in «Giornale Storico degli Archivi Toscani» 1/4, 1857, pp. 239-46.
- (EN) M. Folkerts, Leonardo Fibonacci’s knowledge of Euclid’s Elements and of other mathematical textes, in «Bollettino di storia delle scienze matematiche» 24/1, 2004, pp. 93-113.
- V. Gavagna, Leonardo Fibonacci, in Enciclopedia italiana di scienze, lettere ed arti. Il contributo italiano alla storia del pensiero, Roma 2012, pp. 192-195.
- (EN) G. Germano, New Editorial Perspectives on Fibonacci's Liber Abaci, in «Reti Medievali» 14/2, 2013, pp. 157-173. ISSN 1593-2214. Disponibile online
- C. Maccagni, Leonardo Fibonacci e il rinnovamento delle matematiche, in L'Italia ed i paesi mediterranei: vie di comunicazione e scambi commerciali e culturali al tempo delle repubbliche marinare. Atti del Convegno internazionale di studi: Pisa, 6-7 giugno 1987, Pisa 1988, pp. 91-113.
- (FR) M. Moyon, Algèbre & Practica geometriæ en Occident médiéval latin: Abū Bakr, Fibonacci et Jean de Murs, in Pluralité de l’algèbre à la Renaissance, a cura di S. Rommevaux, M. Spiesser, M.R. Massa Esteve, Paris, 2012, pp. 33-65.
- N. Rozza, Un brano inedito della Pratica Geometrie di Leonardo Pisano, detto il Fibonacci, in Il modello e la sua ricezione. Testi greci e latini, a cura di R. Grisolia e G. Matino, Napoli 2016, pp. 235-256.
- A. Simi, L’eredità della Practica Geometriae di Leonardo Pisano nella geometria del Basso Medioevo e del primo Rinascimento, in «Bollettino di Storia delle Scienze Matematiche» 24/1, 2004, pp. 9-41.
- E. Ulivi, Su Leonardo Fibonacci e sui maestri d’abaco pisani dei secoli XIII-XV, in «Bollettino di Storia delle Scienze Matematiche» 31/2, 2011, pp. 247-288.
- F. Delle Donne, La porta del sapere. Cultura alla corte di Federico II di Svevia, Roma 2019.