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Pozzoleone
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Pozzoleone (Posoeon /posoe'oŋ, oppure Posołeon posole'oŋ/ in veneto) è un comune italiano di 2 747 abitanti[1] della provincia di Vicenza in Veneto.
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Geografia fisica
Il comune originariamente si estendeva su un'area paludosa e malsana che, grazie alla paziente ma costante opera dei monaci benedettini, fu risanata e bonificata. Attualmente il terreno è particolarmente fertile e ben sfruttato in agricoltura, principalmente con prati stabili irrigui che consentono la produzione di foraggio, in funzione dell'allevamento bovino e la conseguente produzione di formaggio Grana Padano e Asiago.
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Origini del nome
Il paese, dalle sue origini fino metà dell'Ottocento, si chiamava semplicemente "Pozzo", traduzione del latino Putheum. Su richiesta del sindaco del tempo - che lo voleva distinguere da altre località con lo stesso nome - un regio decreto del 18 agosto 1867 decretò la trasformazione del nome in Pozzoleone. L'aggiunta prese spunto dal sigillo parrocchiale che, fin dal medioevo, raffigurava un leone accanto ad un pozzo[5].
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Storia

L'abitato di Pozzo viene citato per la prima volta molto probabilmente nella grande donazione immobiliare del 29 aprile del 1085 effettuata dai capostipiti degli Ezzelini (da Onara e da Romano) e da Camposampiero al monastero cluniacense di S.Eufemia di Villanova, ora Abbazia Pisani (PD), dove tra i destinatari veniva citato un certo “Petrum de Pozo”[6]. Più tardi invece, il 10 giugno 1180, figurano tra i componenti del consiglio dei 200 di Padova tali “Henricus e Petrus Bonus de Pozo”[7]. La data più certa di tutte invece e del 1262, quando il comune di Vicenza, per recuperare i beni che erano stati incamerati da Ezzelino, fece un elenco dei villaggi nel suo distretto. Tra le 46 ville facenti parte del quartiere di Santo Stefano si trovava anche Putheum[8], ovvero “Pozzo”. Verso la metà del Trecento il territorio di Pozzo fu sottoposto, sotto l'aspetto amministrativo, al Vicariato civile di Marostica e tale rimase, anche sotto la dominazione viscontea e veneziana, sino alla fine del XVIII secolo[9]. Per la Frazione di Friola ricca di storia e legata alle vicende storiche degli Ezzelini vedi pagina apposita.
Simboli
Lo stemma è stato riconosciuto con DCG del 23 dicembre 1929. È un'arma parlante e vi sono rappresentati un pozzo e un leone rampante. Il gonfalone, concesso con DPR del 1º dicembre 1983[10], è un drappo partito di rosso e di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
Riepilogo
Prospettiva
Architetture religiose
Nel capoluogo, attualmente si trovano
- La chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria e San Valentino. Al suo interno si trovano il pregevole organo costruito da Giovanni Battista De Lorenzi nel 1883, il tabernacolo e il fonte battesimale, entrambi in marmo e costruiti nel seicento, e tre tele settecentesche: la tela raffigurante S. Valentino è del pittore veneziano Antonio Arrigoni; le altre due invece sono del pittore bassanese Francesco Trivellini raffiguranti la Risurrezione di Cristo e la Madonna Assunta.
- A distanza di circa un chilometro dalla parrocchiale si trova la chiesa, non più adibita al culto, dedicata a San Valentino, costruita nel XIV sec. dai monaci benedettini e ampliata nel forme attuali nel XVIII sec.
Il campanile della Parrocchiale ospita un pregevole concerto di 6 campane in Mi3 (Mi3, Fa#3, Sol#3, La3, Si3, Do#4) alla veronese con il doppio sistema elettrico e manuale (la piccola completamente manuale). Furono fuse tutte da De Poli di Vittorio Veneto (TV): 1^ e 5^ nel 1997 (con 1^ rifusa nel 2002), 2^ e 4^ nel 1995, 3^ nel 1996 e piccola nel 2008. Il campanone pesa 880 kg. È presente un richiamo in Fa4 manuale, che faceva parte del concerto precedente (costituito da 3 bronzi in Mib3).
Nella frazione Scaldaferro vi è il santuario della Madonna Salute degli Infermi (Virgo Salus Infirmorum).
- La sua origine risale ad un piccolo affresco del 1665, dipinto sul muro esterno di una stalla, che raffigura la Vergine con il grembiule viola - come un'infermiera celeste - che copre il manto da regina. La devozione popolare fece sì che la nicchia con l'affresco venisse trasformata in una piccola edicola e successivamente, nel 1715, in un tempietto ottagonale edificato dalla famiglia veneziana dei nobili Venier, che avevano i loro possedimenti in queste terre.
- Tra il 1910 e il 1923, in seguito all'afflusso dei pellegrini richiamati dalla fama dei miracoli, la chiesa fu ingrandita. Nel 1954 fu eretta in parrocchia autonoma e dal 1993 affidata alla congregazione dei padri marianisti. Degni di rilievo sono il noto Presepio Biblico Don Giulio dall'Olmo ed il Mosaico di Padre Rupnik[11].
Architetture civili

Sotto il profilo artistico nel capoluogo è ancora oggi possibile vedere, in via Vittorio Emanuele, la villa seicentesca dei conti Capra, la quale per trapassi ereditari fu divisa in due blocchi già nel Settecento ed è ora di proprietà delle famiglie Carli e Seganfreddo.
In via Vegra di sopra si trova Villa Gonzato, interessante dal punto di vista storico e artistico in quanto è ancora ben visibile la ex torre ghibellina della seconda metà del '300, modificata nella seconda metà del '500 per trasformarla da uso difensivo ad uso abitativo; da notare che sono ancora ben visibili le merlature ghibelline, inglobate nella struttura attuale e coperte da un tetto; interessanti gli affreschi interni[12].

In Località Belvedere degna di nota è la villa Condestaule.
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Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[13]

Cultura
Riepilogo
Prospettiva
Istruzione
Nella frazione di Friola vi è una scuola dell'infanzia (privata), nel capoluogo una primaria e una secondaria inferiore[14].
Nel capoluogo vi è anche la Biblioteca civica, che fa parte della rete di biblioteche vicentine (RBV)
Eventi
Fiera di San Valentino
Importante per il paese di Pozzoleone è la Fiera di San Valentino, giunta alla 508ª edizione, molto nota anche nella provincia.
La festa è già citata in un documento del 1517 quando l'allora parroco don Gianantonio Priante, tra le sue carte notarili lasciò anche una specie di rendiconto delle entrate e uscite di quell'anno e in una delle voci compare anche la conta dei soldi spesi per la festa, tra i quali spiccano 2 troni e 10 marchetti per il pesse per la festa de S. Valentin e 3 troni per il pan per dita festa.
La fiera fino al 1955 si svolgeva attorno all'antica chiesetta di San Valentino situata a nord del paese, mentre dal 1956 si è trasferita nel centro del paese e si svolge in febbraio nella due domeniche a cavallo del giorno di San Valentino. Nei secoli scorsi, venditori ambulanti convenivano qui per vendere cibarie e rudimentali attrezzi agricoli ai pellegrini che qui giungevano per pregare davanti al quadro del santo. Altri vendevano oggetti di vimini e c'era perfino chi, partendo con la carriola dalla Bassa Padovana, giungeva fin qui per vendere fave cotte. Sulle bancarelle si potevano trovare anche i lacci di ramo di salice per legare le viti giacché, proprio in questi giorni iniziava la potatura.
Attualmente questa manifestazione è una grande mostra mercato di attrezzi e macchine agricole, auto, animali, attrezzature campionarie, attrezzi d'epoca e con oltre 300 bancarelle da far cornice. Non mancano inoltre gli ormai abituali spettacoli di contorno come il ballo liscio e numerosi stand gastronomici.
Sagre e altre manifestazioni
- Marcia "La Brentana", si svolge in aprile.
- Sagra paesana di Friola, si svolge a fine maggio.
- Festa Paesana di Pozzoleone, si svolge nella terza settimana di giugno.
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Geografia antropica
Frazioni
- Scaldaferro è nota per il presepio che rappresenta fedelmente la scenografia della Palestina nel periodo della nascita di Gesù. Il presepio viene allestito nel locale santuario mariano dedicato a "Maria salute degli infermi".[15]
- Scaldaferro è situata nella parte ovest del territorio comunale e una piccola parte del paese si trova in territorio dei comuni confinanti di Sandrigo, Bressanvido e Schiavon.
- Friola si trova nella parte settentrionale del territorio, al confine con i comuni di Nove, Tezze sul Brenta e Cartigliano. Con quest'ultimo comune non c'è un collegamento stradale diretto e il confine corre lungo il fiume Brenta.
- Belvedere è una piccola località tra Friola e Pozzoleone, nella quale si trova la Villa Condestaule, restaurata da poco, un interessante edificio appartenuto ai Benedettini e ora tornato a nuovo splendore.
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Amministrazione
Gemellaggi
Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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