Pozzaglia Sabina
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Pozzaglia Sabina è un comune italiano di 306 abitanti della provincia di Rieti nel Lazio.
Pozzaglia Sabina comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Provincia | Rieti |
Amministrazione | |
Sindaco | Bruno Colio (lista civica Cambiare per unire) dal 27-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 42°10′N 12°58′E |
Altitudine | 878 m s.l.m. |
Superficie | 24,98 km² |
Abitanti | 306[1] (31-1-2022) |
Densità | 12,25 ab./km² |
Frazioni | Montorio in Valle, Pietraforte |
Comuni confinanti | Ascrea, Castel di Tora, Colle di Tora, Collegiove, Orvinio, Paganico Sabino, Poggio Moiano, Scandriglia, Turania, Vivaro Romano (RM) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 02030 |
Prefisso | 0765 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 057058 |
Cod. catastale | G951 |
Targa | RI |
Cl. sismica | zona 2B (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 963 GG[3] |
Nome abitanti | pozzagliesi |
Patrono | sant'Ulpia |
Giorno festivo | prima domenica dopo Pentecoste |
Cartografia | |
Posizione del comune di Pozzaglia Sabina nella provincia di Rieti | |
Sito istituzionale | |
Classificazione climatica: zona E, 2963 GR/G
Il nome, secondo la tradizione e secondo lo stemma, deriverebbe da Pozzo Gallo, ma la Cronaca Farfense la vuole derivante da Puzalia.
L'abbazia farfense ne possedeva i territori nel IX secolo, la stessa cronaca cita di terre di Pozzaglia allontanate da un abate di nome Campone in un periodo critico che l'abbazia subì nella prima metà del secolo seguente, ma vennero riacquistate dalla stessa abbazia il secolo successivo ancora come attesta il diploma del 1027 di Corrado II.
Successivamente la Cronaca Farfense cita di donazioni fatte a Pozzaglia.
Nel 1297 Pozzaglia risulta, in una bolla di Urbano VII, confiscata ai Colonna.
Dopo la morte del papa avvenuta nel 1303, i Colonna riuscirono, forse, a riacquistare Pozzaglia.
Le cronache di Rieti attestano una distruzione di Pozzaglia da parte dei romani nel 1360.
Nel XV secolo Pozzaglia risulta feudo degli Orsini.
Nel 1632 Pozzaglia passò ai Borghese che ne rimasero i signori fino all'abolizione della feudalità.
Dal XVIII secolo è amministrata dai Focolari, famiglia signorile locale che manterrà cariche amministrative fino al XXI secolo.
Nel 1798 l'amministrazione della città è affidata a Giacomo Focolari, mecenate e finanziatore delle opere del poeta Lodovico Veltri.[4][5]
Nel 1818 Paolo Focolari succede al padre Giacomo e commissiona l'installazione dell'omonima croce che si innalza sui monti che sovrastano la città.[6][7]
Nel 1966 Lorenzo Focolari, giornalista e personalità politica romana, rappresenta la città in occasione dell'incontro con Paolo VI.[8]
Nello stemma comunale è raffigurato un pozzo sostenente un gallo[9], riprendendo l'ipotesi che il nome del paese derivi da Pozzo Gallo. Il gonfalone è un drappo di verde
Abitanti censiti[10]
Nel 1923 Pozzaglia Sabino passa dalla provincia di Perugia in Umbria, alla provincia di Roma nel Lazio, e nel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Rieti, passa a quella di Rieti.
Nel 1990 cambia denominazione in Pozzaglia Sabina.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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2004 | 2009 | Nazzareno Papili | lista civica | Sindaco | |
2009 | 2014 | Massimo Mulieri | lista civica | Sindaco | |
2014 | 2019 | Massimo Mulieri | lista civica | Sindaco | |
2019 | in carica | Bruno Colia | lista civica | Sindaco |
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