Porto di Vado Ligure
porto della Liguria Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il porto di Vado Ligure (in sigla: IT VDL)[1] è il più importante scalo europeo per lo sbarco della frutta e uno dei maggiori a livello nazionale per il traghettamento marittimo verso Corsica, Sardegna e Nordafrica[2]; inoltre, assieme ai porti ricompresi nell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, grazie anche alla loro vicinanza con la galleria di base del San Gottardo, rappresenta una delle porte d'accesso meridionale d'Europa alle merci trasportate via mare in contenitori[3].
Porto di Vado Ligure | |
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Vista panoramica sul porto | |
Stato | Italia |
Regione | Liguria |
Provincia | Savona |
Comune | Vado Ligure |
Località | Porto Vado |
Mare | Ligure Occidentale |
Infrastrutture collegate | A6/E717 A10/E80 SS 1 SS 1 dir/A Vado Ligure Zona Industriale Porto commerciale Galleria S. Genesio Galleria San Nicolò Faro di Capo di Vado Forte San Giacomo traghetti terminal Corsica Ferries |
Tipo | traghetti commerciale |
Gestori | Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale APM Terminals (contenitori e frigorifere) Forship (traghetti) |
Profondità fondali | 17,25 m |
Coordinate | 44°15′46.96″N 8°26′52.12″E |
Il 12 dicembre 2019 è stata inaugurata la piattaforma contenitori denominata Vado Gateway (ossia Porta di Vado), uno dei terminali marittimi della cosiddetta "Nuova via della seta" per il collegamento fra i mercati di Nord Italia, Svizzera, Germania e Francia nord-orientale con il resto del mondo. L'impianto, di ultima generazione e dotato di significativi sistemi di automazione, è gestito da Vado Gateway SpA, società partecipata al 60% da APM Terminals (facente capo al Gruppo AP Moeller Maersk)[4] e al 40% da Cosco Shipping Ports.
La piattaforma multifunzionale è composta da una zona rettangolare costruita sul mare (piastra) dalle dimensioni di 290 m x 700 m (per una superficie complessiva di circa 211.000 m²), raccordata a terra da una zona trapeziodale con lato minimo pari a circa 95 m.[15]
La banchina per le navi portacontenitori, con fondale di 15 m, si trova sul lato sudorientale della piattaforma multifunzionale e si estende per una lunghezza di 700 m e una larghezza di 60 m, comprensiva della zona di movimentazione delle gru e del deposito dei portelloni dei boccaporti (hatch cover). Sulla zona retrostante sorge quindi un'area di circa 120.000 m² (190 m x 650 m ca.) per il deposito e la movimentazione dei contenitori.[15]
La banchina dedicata alle navi portarinfuse, della lunghezza di 290 m e una larghezza di 30 m e con fondale maggiore di 15 m, è ubicata nella testata della piattaforma multifunzionale. La connessione con la SS 1 Aurelia è garantita da una strada di servizio a due corsie di marcia per 9,6 m di larghezza e ai cui bordi sono ubicati anche gli edifici funzionali alle attività di scarico (cabina elettrica, uffici, officina).[15]
Infine, la banchina per le navi petroliere delle varie compagnie petrolifere operanti sul territorio (Alkion, Esso e Sarpom), con una lunghezza utile di 330 m, una larghezza di 20 m e un fondale di 12 m, è ubicata lungo il lato nordoccidentale della piattaforma. L'accesso via terra dalla SS 1 Aurelia è garantito dalla medesima strada di servizio in comune con il terminale rinfuse.[15]
Per le operazioni di movimentazione nel terminale vengono adoperate tre tipi di gru, di cui due costruite dalla cinese ZPMC (Zhenhua Heavy Industries Co. Ltd.), mentre quelle a cavaliere sono della finlandese Kalmar:
Sia le gru a cavaliere, sia quelle di banchina, sono manovrate da operatori a bordo dei rispettivi mezzi.
La capacità teorica di movimentazione dei contenitori del piazzale pieno regime sarà di circa 900.000 TEU all'anno che, aggiungendo i 250.000 TEU del Reefer Terminal, permetteranno di arrivare a un totale di 1.150.000 TEU complessivi nello stesso lasso temporale.
Il 40% delle movimentazioni verrà effettuato da Mercitalia Rail, tramite infrastrutture ferroviarie[17] per mezzo di treni intermodali, con 5 tradotte merci settimanali (che si prevede d'incrementare) dal vecchio scalo di Vado verso gli interporti di Pioltello (MI), Rubiera (RE) e Padova.[18][19][20][21][22][23][24][25]
Con circa 500.000 tonnellate movimentate annualmente, il porto di Vado è anche il più importante nodo logistico del Mediterraneo per la movimentazione e deposito della frutta fresca, così suddivisa: per il 60,5% da banane del Centro America, per il 20% da banane dell'Africa occidentale e meridionale, il 12,5% da ananas provenienti da Costa Rica e Colombia, il 3,75% di kiwi della Nuova Zelanda e, infine, il 2% da pere e l'1,25% da agrumi dell'Argentina.
Ciò grazie a un terminale specifico dedicato a navi frigorifere bananiere, capace altresì di accogliere anche normali navi portacontenitori di tipo frigorifero fino a 6.000 TEU e disponibilità d'attracco su due banchine, quella “Principale”, dalla lunghezza di 470 m e una profondità del fondale di 14 m e un piazzale di stoccaggio con 510 allacci elettrici per contenitori refrigerati e capace di movimentare annualmente 250.000 TEU; e la banchina “Raffaello Orsero”, lunga 240 m con un fondale di 10 m e con 24.000 m² di magazzini refrigerati, suddivisi in 4 aree climatizzate nelle quali è possibile stoccare fino a 3.500 bancali alla temperatura controllata di +8/+13 °C; e 15 celle alla temperatura -2/+14 °C, capaci di immagazzinare fino a 10.000 bancali di tipo Europallet.[26][27][28][29][30]
Notevole importanza è rivestita dai traghetti: a Vado Ligure è infatti presente un'importante terminal che raggiunge un traffico vicino ai 100.000 passeggeri l'anno collegando il Nord Italia con Corsica e Sardegna per mezzo della compagnia Corsica Ferries - Sardinia Ferries.
I collegamenti principali operati dai traghetti sono:
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