Pontificia Università Lateranense
università pontificia di Roma Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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La Pontificia Università Lateranense è un'università di diritto pontificio con sede in Roma, nella zona extraterritoriale della Santa Sede in Laterano. Ha sedi in circa quaranta paesi e rilascia titoli riconosciuti e validi a livello internazionale. Le sue facoltà sono: Diritto Civile (Giurisprudenza), Diritto Canonico, Filosofia, Teologia. Completa l'offerta formativa l'Istituto Pastorale "Redemptor Hominis", il Ciclo di Studi in Scienze della Pace e il Ciclo di Studi in Ecologia e Ambiente.
Pontificia Università Lateranense | |
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Ubicazione | |
Stato | Città del Vaticano |
Città | Città del Vaticano (Zona extraterritoriale) |
Dati generali | |
Nome latino | Pontificia Universitas Lateranensis |
Fondazione | 1773 |
Fondatore | papa Clemente XIV |
Tipo | Università Pontificie |
Facoltà | 4 facoltà
2 Cicli di studio interfacoltà |
Rettore | arcivescovo Alfonso Vincenzo Amarante, C.SS.R. |
Studenti | 1 868 (2021) |
Mappa di localizzazione | |
Sito web | |
L'ateneo è aperto a laici e religiosi.
"La Pontificia Università Lateranense costituisce, a titolo speciale, l'Università del Papa". Queste parole di Giovanni Paolo II, proferite in occasione della sua visita, il 16 febbraio 1980[1], sintetizzano l'università, le cui origini risalgono al 1773, quando papa Clemente XIV soppresse la Compagnia di Gesù e affidò le facoltà di teologia e di filosofia del Collegio Romano al clero della diocesi di Roma. Nel 1824 papa Leone XII restituì ai gesuiti quella che poi divenne la Pontificia Università Gregoriana, ma consentì al clero secolare che li aveva sostituiti di continuare a dedicarsi all'insegnamento: assegnò loro come sede il Palazzo di Sant'Apollinare, dove nel 1853 papa Pio IX fondò le facoltà di Diritto canonico e di Diritto civile e il Pontificio Istituto Utriusque Iuris.
Il nuovo istituto assunse il nome di Ateneo del Pontificio Seminario Romano Maggiore. Papa Pio XI assegnò all'ateneo la sua sede definitiva, presso la basilica di San Giovanni in Laterano e nel 1932 le venne assegnato come Cancelliere il cardinale vicario di Roma. Papa Pio XII, nel 1958, vi istituì il Pontificio Istituto Pastorale. L'anno successivo papa Giovanni XXIII eresse l'Ateneo ad Università e gli conferì il nome di Pontificia Università Lateranense. Papa Giovanni Paolo II nel 1981 ha eretto presso l'università il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su Matrimonio e Famiglia, che ha il diritto di conferire gradi accademici iure proprio.
Il titolo di gran cancelliere spetta, a norma degli statuti dell'università, al vicario generale di Sua Santità per la diocesi di Roma. Dal 1º agosto 2023 il rettore è l'arcivescovo Alfonso Vincenzo Amarante, C.SS.R.[2]
Nel 1996 è stata istituita la Fondazione Civitas Lateranensis al fine di sostenere la Pontificia Università Lateranense nella sua missione. La Fondazione finanzia direttamente iniziative e strutture dell'università e garantisce un sostegno economico agli studenti (religiosi e laici) in difficoltà (soprattutto coloro che provengono da territori come l'Africa, l'America Latina, l'Asia e l'Europa dell'Est).[3] Il 25 ottobre 2024 papa Francesco ne ha disposto la soppressione a norma del canone 120 §1 del Codice di diritto canonico.[4]
Dal 2001 è stata ufficialmente istituita la Lateran University Press, che cura pubblicazioni scientifiche e le sette riviste che costituiscono il contributo offerto dall'università alla comunità scientifica internazionale.
Formazione di base, specialistica e dottorale caratterizzano l'offerta delle sue quattro facoltà e dei suoi due istituti, più master e corsi vari di specializzazione. Con quattro facoltà (Teologia, Filosofia, Diritto Canonico e Diritto Civile/Giurisprudenza), due istituti (Pastorale e Utriusque Iuris) e con due cicli di studi interfacoltà (Scienze della pace e della cooperazione internazionale, Ecologia e Ambiente), l'offerta formativa è orientata all'area umanistica. L'ateneo rilascia titoli di studio aventi valore anche in Italia: la Facoltà di Diritto Civile (Giurisprudenza) è equipollente al titolo di laurea magistrale in Giurisprudenza rilasciato dalle università italiane; allo stesso modo i due cicli di studi interfacoltà (Scienze della pace ed Ecologia e Ambientale) rilasciano titoli di laurea triennale (L-37) e titoli di laurea magistrale (LM-81) validi anche sul territorio italiano. Tra i servizi e le attività, si segnala la Biblioteca "Beato Pio IX".
L'università è presente in 15 paesi con 29 sedi.
Tra gli istituti collegati con l'università, tre di essi sono quelli incorporati, che fungono da specializzazioni della Facoltà di Teologia, pur mantenendo, allo stesso tempo, la loro autonomia: la Pontificia Accademia Alfonsiana (Pontificio Istituto Superiore di Teologia Morale); il Pontificio Istituto Patristico «Augustinianum» ed il Pontificio Istituto di Teologia della Vita Consacrata «Claretianum».
Gli studi della Facoltà di Teologia si suddividono in tre cicli:
1. Primo ciclo o Quinquennio istituzionale: si attua in tre anni, dopo il Biennio filosofico, e si conclude con il conseguimento del primo grado accademico, il Baccalaureato in Teologia.
2. Secondo ciclo o Biennio di specializzazione: si attua in due anni, e si conclude con il conseguimento del secondo grado accademico, la Licenza specializzata in Teologia. Nelle tre Specializzazioni della Facoltà (Teologia Fondamentale, Cristologia, Ecclesiologia) è possibile conseguire la Licenza in Teologia, oltre che in Teologia Fondamentale, Cristologia, Ecclesiologia, anche nei seguenti indirizzi: Scienze della religione, Teologia della vita cristiana, Storia.
3. Terzo ciclo o Biennio superiore di ricerca: si attua in due anni, dopo una Licenza in Teologia, e si conclude con il conseguimento del terzo grado accademico, il Dottorato in Teologia.
La Facoltà di S. Teologia, inoltre, riconosce nel Pontificio Istituto Pastorale "Redemptor Hominis" (secondo e terzo ciclo) le specializzazioni in Teologia Pastorale (indirizzi di Licenza: Teologia pastorale della comunità ecclesiale, Teologia dell'evangelizzazione, Teologia dell'educazione, Teologia della comunicazione) e in Dottrina Sociale della Chiesa.
Nell'ambito della Facoltà vi sono anche tre istituti incorporati, che fungono da specializzazioni (secondo e terzo ciclo), ma che godono di autonomia: la Pontificia Accademia Alfonsiana (Pontificio Istituto Superiore di Teologia Morale); il Pontificio Istituto Patristico «Augustinianum» ed il Pontificio Istituto di Teologia della Vita Consacrata «Claretianum».
La Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Lateranense offre una formazione filosofica ritenuta utile al proseguimento e approfondimento degli studi teologici.
Vengono studiate anche le lingue antiche e vengono proposti approfondimenti specifici di matematica e informatica.
Le matricole vengono seguite con un percorso di tutoraggio.
La Facoltà di Filosofia segue l'ordinamento universitario della Santa Sede che, come per tutte le Parti del Processo di Bologna, prevede tre cicli di studio, con i rispettivi titoli o gradi accademici:
Dall'anno 2020, la Facoltà di Filosofia stabilisce un accordo con l'Università di Perugia per un doppio titolo: la Licenza di filosofia dalla Lateranense e la Laurea in Filosofia e Etica delle relazioni dall'università di Perugia[5]
Nella Facoltà di Diritto Canonico lo studio delle discipline canonistiche è proposto nella prospettiva accademica e culturale propria di entrambi i Diritti: Civile e Canonico.
Fu istituito dalla Santa Sede nel 1853 per lo studio del diritto e della giurisprudenza. Con Decreto Ministeriale (2 luglio 2004 e 21 settembre 2006) ha ottenuto l'equipollenza dei Gradi Accademici rilasciati e i suoi titoli sono riconosciuti dallo Stato Italiano.[6]
Dall'anno accademico 2019-2020 è avviato il Ciclo di studi in Scienze della pace (laurea triennale in Scienze della pace e biennio di laurea magistrale in Scienze della pace e cooperazione internazionale)[7]. Per l'anno accademico 2021-2022 il Ciclo di Studi in Scienze della Pace si arricchisce di un nuovo percorso di Licenza con la Laurea Magistrale in Scienze della Cooperazione Internazionale e Organizzazioni non profit (LM 81). Il percorso è finalizzato alla formazione di figure professionali con competenze nella gestione delle organizzazioni non profit, con particolare specializzazione nella attività di cooperazione allo sviluppo.
Il 16 maggio 2019, il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, in attuazione della Legge n. 63 del 5 marzo 2004, con Decreto N. 421 ha stabilito che: i titoli di Baccalaureato in “Scienze della Pace” e di Licenza in “Scienze della Pace e della Cooperazione Internazionale” rilasciati dalla Pontificia Università Lateranense, con sede nello Stato della Città del Vaticano, sono equipollenti ai titoli rilasciati dalle Università italiane afferenti rispettivamente alla classe di Laurea L-37 in “Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace” ed alla classe di Laurea magistrale LM-81 in “Scienze per la cooperazione allo sviluppo”.
Nelle parole del rettore Amarante, il corso è nata in risposta all'enciclica Fratelli tutti.[8]
Al 2024 è attivo anche il corso di "Ecologia e Ambiente", in risposta all'enciclica Laudato si'.[8]
Eretto presso la Pontificia Università Lateranense da Pio XI con il breve Romanum Seminarium del 30 settembre 1932, il Pontificium Institutum Utriusque Iuris è costituito dalle facoltà di Diritto Canonico e di Diritto Civile, già esistenti presso il Seminario Romano di Sant'Apollinare ed erette da Pio IX. L'istituto si caratterizza per lo studio approfondito del diritto romano quale radice comune del diritto della Chiesa cattolica e dei sistemi giuridici secolari, in base alla convinzione che lo studio delle leggi positive della Chiesa e degli Stati non possa prescindere da un'idea di giustizia universale con al centro una visione della persona concorde con il Vangelo.
Eretto da Pio XII presso la Pontificia Università Lateranense con la costituzione apostolica Ad Uberrima del 3 giugno 1958, il Pontificio Istituto Pastorale divenne parte integrante della Lateranense il 17 maggio 1959 con il motu proprio Cum inde di Giovanni XXIII. Giovanni Paolo II – nei Discorsi alla Pontificia Università Lateranense il 16 febbraio 1980[1], il 23 gennaio 1987 e il 9 novembre 1987 – affidò al Pontificio Istituto Pastorale il compito della ricerca e della formazione pastorale, accanto a quello di stimolare e sollecitare l'orientamento delle discipline teologiche e filosofiche verso l'uomo concreto nella sua esistenza umana e nella sua esperienza di fede. L'istituto, strutturato in due sezioni (licenza e dottorato), propone una specializzazione in Teologia Pastorale e una in Dottrina Sociale della Chiesa.
Elenco cronologico dei rettori:[9]
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