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specie di pino Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Pinus amamiana Kodz., 1863, è una specie di pino, appartenente alla famiglia delle Pinaceae, originaria delle isole giapponesi Yakushima e Tanegashima.[1]
Pinus amamiana | |
---|---|
Stato di conservazione | |
In pericolo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Pinophyta |
Classe | Pinopsida |
Ordine | Pinales |
Famiglia | Pinaceae |
Genere | Pinus |
Specie | P. amamiana |
Nomenclatura binomiale | |
Pinus amamiana Koidz., 1924 | |
Nomi comuni | |
(EN) Yakushima white pine | |
Areale | |
Il nome generico Pinus, utilizzato già dai latini, potrebbe, secondo un'interpretazione etimologica, derivare dall'antica radice indo-europea *pīt = resina.[2] Il nome specifico amamiana ricorda l'antica popolazione indigena degli Amami che abitava nelle isole Ryūkyū.[3]
Albero alto fino a 30 m con tronco che può raggiungere 2 m di diametro; i rami, di colore grigio-marrone, sono pubescenti da giovani, poi glabri. I catafilli sono di forma ovata o largamente lineare, lunghi 2-7 mm, embricati, rosso-marroni, decidui.[4]
Le foglie sono aghiformi, fascicolate in gruppi di 5, di colore verde-giallo, lunghe 3-8 cm, con stomi solo nelle due facce interne e 3 canali resinali (2 abassiali ai margini, 1 mediano adassiale).[4]
La fioritura avviene nel mese di maggio.[4]
Le pigne, lunghe 5-7 cm e larghe 3-4 cm, dal peduncolo corto, di colore rosso-marrone, sono ovoidali. I macrosporofilli sono legnosi, obovati-orbicolari, lunghi fino a 2 cm. I semi sono di colore grigio-nero, lunghi 10-12 mm e con una rudimentale parte alata.[4]
La corteccia è inizialmente liscia e di colore marrone-grigio, poi con il tempo assume colore grigio-nero e tende a sfogliarsi in scaglie sottili.[4]
Si rinviene ad altitudini comprese tra 50 e 900 m su suoli rocciosi, in spazi aperti e scarsamente vegetati.[1]
Per decenni taxon considerato varietà biologica di P. armandii, è ormai accettato dalla comunità scientifica il rango di specie autonoma, tra l'altro apparentata con P. morrisonicola e P. parviflora (Frankis 1989). Studi genetici effettuati nel 2004 da Kanetani et al hanno confermato la distanza genetica con le due varietà biologiche di P. armandii; non solo, gli studi non hanno evidenziato differenze genetiche tra le due popolazioni di P. amamiana ubicate nelle isole di Yakushima e Tanegashima.[4]
In passato il suo legno veniva utilizzato localmente in edilizia, carpenteria e per la realizzazione delle canoe dei pescatori. Viene considerata specie rara in orticoltura, ma probabilmente la sua presenza in giardini e orti botanici pubblici e privati risulta sottostimata in quanto per decenni considerata varietà di P. armandii.[1]
Specie protetta nelle due isole dove vegeta, le 4 subpopolazioni in totale annoverano poche migliaia di esemplari fertili e maturi, con un areale primario di 50 km² e un areale secondario di 600 km². Nonostante le politiche di conservazione, rimane ancora un'importante minaccia per la specie, afflitta dai nematodi dei pini; per questo motivo viene classificata come Specie in pericolo nella Lista rossa IUCN.[1]
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