Loading AI tools
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Pietro di Borbone-La Marche (1342 – Lione, aprile 1362) è stato conte di La Marche per qualche giorno, nel mese di aprile 1362.
Pietro di Borbone | |
---|---|
Conte di la Marche | |
In carica | 1362 |
Predecessore | Giacomo I |
Successore | Giovanni I |
Nascita | 1342 |
Morte | Lione, aprile 1362 |
Luogo di sepoltura | chiesa dei Francescani di Lione |
Dinastia | Borbone |
Padre | Giacomo I |
Madre | Giovanna di Châtillon |
Religione | Chiesa cattolica |
Pietro, secondo la Histoire généalogique et chronologique de la maison royale de France era il figlio maschio primogenito del secondo conte di La Marche del casato dei Borbone, Conte di Ponthieu e connestabile di Francia, Giacomo I e della moglie, Giovanna di Chatillon Saint-Paul[1], figlia di Ugo di Châtillon, Signore di Condé, e di Giovanna di Dargies[2].
Giacomo I di Borbone-La Marche, sia secondo la Histoire du Bourbonnais et des Bourbons qui l'ont possédé, Volume 1, che secondo la Histoire généalogique et chronologique de la maison royale de France era figlio del Signore e poi primo duca di Borbone, conte di Clermont e conte di La Marche, Luigi I e della moglie, Maria di Avesnes[3][4], che, secondo il capitolo n° 78a della Chronologia Johannes de Beke era figlia del Conte di Hainaut e conte d'Olanda e di Zelanda Giovanni e della moglie, Filippa di Lussemburgo (1252-6 aprile 1311)[5].
Nel settembre del 1356, suo padre, GiacomoI, partecipò alla Battaglia di Poitiers, dove venne fatto prigionieri dagli inglesi di Edoardo il Principe Nero[1].
Liberato, dopo il trattato di Brétigny[1], del maggio 1360, suo padre, Giacomo I, investì Pietro Cavaliere[1].
Pietro si impegnò, assieme a suo padre, nel tentativo di sgominare le bande di mercenari che, resi liberi dopo il trattato di Brétigny, che, durante la guerra dei cent'anni, aveva momentaneamente riappacificato il regno di Francia ed il regno d'Inghilterra, depredavano le campagne francesi.
Al seguito del padre, Giacomo, che aveva il comando delle truppe regie, il 2 aprile 1362, furono sconfitti a Brignais, nei pressi di Lione, dalla compagnia di ventura dei Tard-Venus[1]; suo padre, Giacomo morì a Lione il 6 aprile[1], in seguito alle ferite riportate durante la battaglia[3].
Giacomo I fu tumulato nella chiesa dei Francescani di Lione[1].
Alla morte del padre, Pietro, figlio maschio primogenito, gli succedette come Pietro I conte di La Marche[1].
Pietro fu conte per pochi giorni, in quanto ferito nella stessa battaglia, sopravvisse al padre solo per qualche giorno.
Pietro, come il padre, fu tumulato nella chiesa dei Francescani di Lione[1]. Il titolo di conte di La Marche passò quindi al fratello, il secondogenito Giovanni[1].
Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Roberto di Clermont | Luigi IX di Francia | ||||||||||||
Margherita di Provenza | |||||||||||||
Luigi I di Borbone | |||||||||||||
Beatrice di Borgogna-Borbone | Giovanni di Borgogna-Borbone | ||||||||||||
Agnese di Borbone-Dampierre | |||||||||||||
Giacomo I di Borbone-La Marche | |||||||||||||
Giovanni II d'Avesnes | Giovanni I d'Avesnes | ||||||||||||
Adelaide d'Olanda | |||||||||||||
Maria di Avesnes | |||||||||||||
Filippa di Lussemburgo | Enrico V di Lussemburgo | ||||||||||||
Margherita di Bar | |||||||||||||
Pietro di Borbone-La Marche | |||||||||||||
Giacomo I di Châtillon | Guido II di Châtillon | ||||||||||||
Matilde di Brabante | |||||||||||||
Ugo di Châtillon | |||||||||||||
Catherine de Carency | Nicolas de Conde | ||||||||||||
Catherine de Cayeu dite de Carency | |||||||||||||
Giovanna di Châtillon | |||||||||||||
Renaud de Dargies et de Catheux | Gaubert de Dargies | ||||||||||||
Ide de Nesle | |||||||||||||
Giovanna de Dargies et de Catheux | |||||||||||||
Agnes de Bruyères | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.