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monaco, storico e teologo francese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Pierre-Daniel Huet (Caen, 8 febbraio 1630 – Parigi, 26 gennaio 1721) è stato un filosofo, storico e teologo francese.
Pierre-Daniel Huet vescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti | Vescovo di Avranches (1692-1699) |
Nato | 8 febbraio 1630 a Caen |
Consacrato vescovo | 24 agosto 1692 dall'arcivescovo François de Harlay de Champvallon |
Deceduto | 26 gennaio 1721 (90 anni) a Parigi |
Nato in una famiglia di religione protestante, Pierre-Daniel Huet studiò presso il collegio gesuita di Caen; studiò anche con il pastore protestante Samuel Bochart. All'età di vent'anni era già riconosciuto come uno dei più promettenti studiosi del suo tempo. Fece amicizia nel 1651 con Gabriel Naudé, direttore della biblioteca intitolata attualmente a Mazzarino; l'anno dopo seguì Samuel Bochart alla corte della regina Cristina di Svezia. Visitò in quell'occasione Leida, Amsterdam, Copenaghen e Stoccolma. Nella Biblioteca Reale di Stoccolma scoprì dei frammenti del Commentario su San Matteo di Origene, che pubblicò nel 1668. Questa pubblicazione diede luogo ad una controversia sulla questione della transustanziazione, che causò la morte di Samuel Bochart nel corso di una riunione dell’Académie royale des Belles-Lettres de Caen.
Si occupò anche di letteratura, tradusse le pastorali di Longo Sofista, scrisse una novella intitolata Diane de Castro, e scrisse un Trattato sull'origine dei romanzi, una storia del genere romanzesco che tenta, invano, di fissarne le regole; tuttavia è la prima storia del romanzo. Nella Querelle des Anciens et des Modernes prese le parti dei primi contro Charles Perrault e Jean Desmarets de Saint-Sorlin. Pubblicò poesie in latino e in greco, tra le quali Daphnis et Chloé, opere filosofiche in latino e in francese e una raccolta di pensieri, Huetiana. Era legato a Paul Pellisson, Valentin Conrart, Jean Regnault de Segrais, con il quale finì per litigare, e Jean Chapelain, di cui difese la Pucelle. Frequentò anche il salotto di Madeleine de Scudéry e studi di pittori. Si dedicò alle medaglie e alla loro origine, di cui discusse con Samuel Bochart, e nel frattempo studiava l'arabo e il siriaco con il gesuita Adrien Parvilliers.
Combatté la filosofia di Cartesio, dopo esserne stato, in gioventù, un ammiratore, ma il suo biografo, l'abate d'Olivet non lo vedeva come uno scettico. Pubblicò, con l'aiuto di Anne Dacier, una serie di classici latini ad usum Delphini, cioè per l'erede al trono, di cui era sotto precettore. Il suo gusto per la matematica lo portò a studiare astronomia e anatomia, in particolare si occupò, spinto dalla propria miopia, delle questioni relative agli occhi e la vista. In seguito si dedicò alla chimica e scrisse un poema in latino sul sale.
Membro della "Académie royale des Belles-Lettres" di Caen, fondò in questa città l'"Accademia di fisica di Caen" nel 1662 insieme ad André Graindorge. A Parigi, presso i Gesuiti, era membro di un'altra accademia che sovvenzionava Jean-Baptiste Colbert, di cui Michaults disse: "Padre Oudin ricordava sempre con piacere le lezioni apprese del gabinetto del signor Huet, dove era una volta di più il vantaggio di essere ammesso". Fu ammesso il 30 luglio 1674 alla Accademia di Francia, dopo che erano state respinte in precedenza le richieste di Jacques Bénigne Bossuet, Paul Pellisson, Louis de Courcillon de Dangeau e Charles de Sainte-Maure. Morrà come decano dell'accademia.
Prese gli ordini nel 1684, e fu nominato vescovo di Soissons nel 1685, per poi essere trasferito, nel 1692, alla diocesi di Avranches, stanco di aspettare il suo insediamento nel 1699 scambiò il vescovado con l'Abbazia di Fontenay, per poi dimettersi e trascorrere gli ultimi vent'anni della sua vita nella casa dei Gesuiti di Parigi. Alla fine della sua vita, compose un Commentarius, cioè le sue memorie.
Il re acquisì per la Biblioteca Reale la sua grande biblioteca e i suoi manoscritti, che aveva lasciato in eredità ai gesuiti.
Huet era conosciuto per il suo temperamento, che fece dire a La Londe che era "di coloro contro i quali non è possibile avere ragione". Lo spirito di contesa, portato al punto più alto che lo caratterizzava, lo portò a litigare con Nicolas Boileau e Segrais che disse che sarebbe "più facile cambiare un nero in un bianco piuttosto che fare cambiare opinione ad Huet".
La genealogia episcopale è:
Controllo di autorità | VIAF (EN) 4972902 · ISNI (EN) 0000 0001 1020 315X · SBN RAVV005645 · BAV 495/19758 · CERL cnp00404474 · LCCN (EN) n84007206 · GND (DE) 119180936 · BNE (ES) XX973995 (data) · BNF (FR) cb12175668j (data) · J9U (EN, HE) 987007262952805171 · NSK (HR) 000144258 · CONOR.SI (SL) 160447331 |
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