Petruro Irpino

comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Petruro Irpinomap

Petruro Irpino è un comune italiano di 288 abitanti[2] della provincia di Avellino in Campania.

Fatti in breve Petruro Irpino comune, Localizzazione ...
Petruro Irpino
comune
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Petruro Irpino – Bandiera
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Petruro Irpino – Veduta
La nuova piazza
Localizzazione
Stato Italia
Regione Campania
Provincia Avellino
Amministrazione
SindacoGiuseppe Lombardi[1] (lista civica Petruro futuro) dal 16-5-2011
Territorio
Coordinate41°02′N 14°48′E
Altitudine500 m s.l.m.
Superficie3,14 km²
Abitanti288[2] (31-3-2022)
Densità91,72 ab./km²
Comuni confinantiAltavilla Irpina, Chianche, San Nicola Manfredi (BN), Torrioni, Tufo
Altre informazioni
Cod. postale83010
Prefisso0825
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT064071
Cod. catastaleG519
TargaAV
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[3]
Cl. climaticazona D, 1 969 GG[4]
Nome abitantipetruresi
Patronosan Bartolomeo
Cartografia
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Petruro Irpino
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Petruro Irpino – Mappa
Posizione del comune all'interno della provincia di Avellino
Sito istituzionale
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Geografia fisica

Petruro Irpino sorge in posizione panoramica su uno sperone roccioso nella media Valle del fiume Sabato, là dove si insinua nella località conosciuta come Stretto di Barba.[5][6]

Origini del nome

In merito all'origine del toponimo, con riferimento alle tracce di insediamenti di epoca romana ritrovati nel territorio, Petruro deriverebbe dal latino Petra ("rupe", "roccia"), oppure secondo altri da Petrurium, "pietra-roccia". Ipotesi entrambe plausibili considerando l'orografia del luogo[7].

Nel 1950 al nome Petruro fu aggiunto l'aggettivo "Irpino"[7], con chiaro riferimento al distretto storico-geografico dell'Irpinia.

Storia

Riepilogo
Prospettiva

Al 1240 il paese era un casale di Montefusco. In epoca angioina (1289) il feudo di Petruro era in possesso di Giovanni Mentella. Nel XV secolo era in possesso dei D'Afflitto[7]. Petruro fu possesso feudale dei de Candida alla metà del XV secolo per poi passare ai Calenda agli inizi del XVI secolo. Alla fine del XVI secolo passò ai Matelica e poi ai Marano (XVII secolo). Nel 1695 Carlo II di Spagna investì Gaetano Marano del titolo di marchese di Petruro. La famiglia si estinse alla fine del XVIII secolo con Teresa Marano che sposò Domenico Bonito. Il titolo di marchese passò così al figlio Alessandro Bonito[8][9].

Tra il 1927 ed il 1945 Petruro perse l'autonomia amministrativa e fu aggregato a Chianche.

Simboli

Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 21 dicembre 1988.[10]

«Troncato dal filetto d'oro: nel primo, di azzurro, al sole d'oro, raggiato solamente nella parte superiore, con cinque raggi acuti e quattro ondeggianti; nel secondo di rosso, ai due colli all'italiana, ravvicinati, fondati in punta, d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.»

I due colli ravvicinati, ma non contigui, rappresentano lo stretto di Barba, la gola ubicata sul confine tra le province di Avellino e di Benevento, originata dall'azione erosiva del fiume Sabato.[11]

Il gonfalone è un drappo troncato di bianco e di azzurro.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[12]

Petruro Irpino, risulta essere il secondo comune meno popolato della provincia[13].

Grazie allo SPRAR dal settembre 2017 la popolazione è aumentata, accogliendo 20 richiedenti asilo.[14][15][16]

Monumenti e luoghi d'interesse

Riepilogo
Prospettiva

Architetture religiose

Chiesa di San Bartolomeo Apostolo

Chiesa madre del borgo, eretta intorno al XIV secolo, già sede del Vicariato Foraneo. La chiesa in passato era un’abbazia e, per concessione, il parroco si può fregiare del titolo di Abate-Parroco. Essa conserva un dipinto di Vincenzo Sorrentino del 1920 raffigurante il Martirio di San Bartolomeo, un quadro seicentesco della Madonna di Montevergine e una reliquia di San Bartolomeo. Restaurata un’ultima volta nel 1977, a cura del parroco, Don Paolo Italo Capozzi, attualmente la chiesa versa in uno stato quasi disastrato e pericolante, a causa dell’incuria e della negligenza da parte delle Istituzioni, presentando gravi problemi strutturali sul tetto, e in maniera particolare sulla Cupola del presbiterio della Chiesa e sull’antico Campanile.

Chiesetta rurale della Madonna di Montevergine

Cappella rurale eretta nel XIX secolo, di ridotte dimensioni. Ogni anno viene celebrata una Messa a seguito della Processione con il quadro seicentesco presente nella Chiesa Madre.

Cappella Gentilizia di Santa Barbara

Cappella annessa a Palazzo Annecchini, nella piazza principale, presenta un altare preconciliare, alcuni dipinti e epigrafi settecentesche.


Architetture civili

Palazzo Annecchini

Palazzo Troisi

Palazzo Capozzi

Parco della Rimembranza

Fontana detta “‘A Pila”

Biblioteca Comunale “Angelo Troisi”

Amministrazione

Sindaci

Ulteriori informazioni Periodo, Primo cittadino ...
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1993 1997 Biagino Desiderio Democrazia Cristiana Sindaco
1997 2001 Biagino Desiderio centro Sindaco
2001 2006 Mauro Zarrella centro Sindaco
2006 2011 Mauro Zarrella centro-sinistra Sindaco
2011 in carica Giuseppe Lombardi lista civica "Petruro Futuro" Sindaco
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Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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