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Pecore nere (antologia)

antologia di racconti Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Pecore nere è una antologia di racconti di Gabriella Kuruvilla, Igiaba Scego, Ingy Mubiayi Kakese e Laila Wadia. Pubblicata per la prima volta nel 2005, raccoglie otto storie incentrate sui temi delle identità che condividono diverse culture di appartenenza.

Fatti in breve Autore, 1ª ed. originale ...
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Il volume

La raccolta, curata da Emanuele Coen e Flavia Capitani, si compone di otto racconti, due per ognuna delle autrici:

  • Dismatria, Salsicce, di Igiaba Scego.
  • Curry di pollo, Karnevale, di Laila Wadia.
  • India, Ruben, di Gabriella Kuruvilla.
  • Documenti, prego e Concorso, di Ingy Mubiayi Kakese.

I racconti si ispirano ad esperienze di vita delle autrici e sono espressione di un'italianità diversa e divisa, frutto talora di una sofferta conquista personale oppure, come nel caso della Kuruvilla e della Scego, radicata da sempre nella propria coscienza ma convivente con il mondo culturale delle famiglie di origine.

Il volume è stato accolto favorevolmente dalla critica[1] e dal pubblico, giungendo nel 2010 alla sesta edizione.

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Gli autori

Le quattro autrici possono essere inserite nel filone della "letteratura della migrazione" che affronta i temi postcoloniali e del confronto delle identità, sia da un punto di vista politico che sociale, riflettendo anche sul concetto della lingua madre. In particolare:

Gabriella Kuruvilla e Igiaba Scego sono nate in Italia, la prima a Milano, da padre indiano e madre italiana, la seconda a Roma, da entrambi i genitori somali. Ingy Mubiayi Kakese, di padre zairese e madre egiziana e Laila Wadia, figlia di indiani, sono invece originarie rispettivamente del Cairo e di Bombay, ma risiedono da lungo tempo in Italia.[2]

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