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regista, sceneggiatore, direttore della fotografia, produttore cinematografico e montatore statunitense (1938-2024) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Paul Joseph Morrissey (New York, 23 febbraio 1938 – New York, 28 ottobre 2024[1]) è stato un regista, sceneggiatore, direttore della fotografia, produttore cinematografico e montatore statunitense.
Personaggio chiave nell'ambito della pop art statunitense, collaboratore di Andy Warhol, che promosse molti dei suoi film, continuò a lavorare da indipendente anche all'apice della propria fama. Dal 1966 alla prima metà del 1967 fu il manager ufficiale, insieme allo stesso Warhol, dei Velvet Underground.[2]
Nato a New York nel 1938 in una famiglia di religione cattolica e d'origine irlandese, si laureò presso la Fordham University, ateneo gesuita nel Bronx. Già da studente cominciò a sviluppare un profondo interesse per il cinema, alimentato assistendo frequentemente alle proiezioni del Museum of Modern Art. Terminati gli studi, si trasferì nel Lower East Side, in un piccolo negozio da lui trasformato in sala cinematografica.
Nel 1965 fu presentato ad Andy Warhol, con il quale cominciò una fruttuosa collaborazione, che non si limitava alla sola produzione cinematografica: Morrissey fu infatti incaricato della gestione dello studio di Warhol, The Factory. In questa veste propose di associare il nome del celebre artista pop ad un gruppo musicale, e a questo scopo ingaggiò i Velvet Underground, già assidui frequentatori della Factory, affiancandovi la cantante di origine tedesca Nico. Fu durante questa esperienza di amministratore che Morrissey girò i suoi primi film, inizialmente improntati a un estremo minimalismo, occupandosi anche della distribuzione. Fu però Cowboy solitari (1967), il primo film ufficialmente scritto, prodotto e diretto da Morrissey (anche se ufficialmente la regia è accreditata a Andy Warhol).
L'attività del regista continuò sotto l'egida di Warhol fino al 1975, anno in cui le attività dell'artista si concentrarono sui dipinti e il commercio, lasciando poco spazio al cinema. Prima di lasciare la Factory, Morrissey girò la trilogia - formata da Flesh (1968), Trash - I rifiuti di New York (1970) e Calore (1972), con Joe Dallesandro e l'attrice transgender Holly Woodlawn - che lo consacrò come autore di culto nel cinema indipendente, oltre che due horror - unici nella carriera del regista a non essere autoprodotti - che gli garantirono un discreto successo commerciale.
Abitò e lavorò a Montauk, nello stato di New York, durante l'ultimo periodo della sua vita. L'interesse tributatogli in numerosi festival cinematografici internazionali lo spinse a dedicarsi a un seguito del suo film più celebre e influente, Trash, sempre con Dallesandro e Holly Woodlawn come protagonisti[3].
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