Patrizia e il dittatore

Patrizia e il dittatore (Storm in a Teacup) è un film del 1937 diretto da Ian Dalrymple e Victor Saville.

Patrizia e il dittatore
Rex Harrison e Vivien Leigh
Titolo originale	Storm in a Teacup
Paese di produzione	Regno Unito
Anno	1937
Durata	87 min
Dati tecnici	B/N rapporto: 1,37:1
Genere	commedia, sentimentale
Regia	Ian Dalrymple, Victor Saville
Soggetto	Bruno Frank
Produttore	Victor Saville
Produttore esecutivo	Alexander Korda
Casa di produzione	United Artists
Fotografia	Mutz Greenbaum
Montaggio	Cyril Randell, Hugh Stewart
Effetti speciali	Edward Cohen, Ned Mann
Musiche	Frederick Lewis
Interpreti e personaggi
Vivien Leigh: Victoria "Vickie" Gow Rex Harrison: Frank Burdon Cecil Parker: Guglielmo "Mino"[1] Gow Sara Allgood: Honoria Hegarty Ursula Jeans: Elisabetta[2] Sherving Gus McNaughton: Orazio[3] Sherving Edgar K. Bruce: McKellar Robert Hale: Lord Skerryvore Quentin McPhearson: Baillie Callender Arthur Wontner: avvocato dell'accusa Eliot Makeham: giudice George Pughe: avvocato difensore Minghi[4] Arthur Seaton: sergente di polizia Cecil Mannering: agente di polizia Ivor Barnard: Watkins Cyril Smith: consigliere W.G. Fay: Michael Cassidy
Doppiatori italiani
Lydia Simoneschi: Victoria "Vickie" Gow Augusto Marcacci: Frank Mario Besesti: Guglielmo "Mino" Gow Giovanna Scotto: Honoria Hegarty Tina Lattanzi: Elisabetta Sherving Stefano Sibaldi: Orazio Sherving Carlo Romano: McKellar Amilcare Pettinelli: Lord Skerryvore Sandro Ruffini: avvocato dell'accusa Luigi Pavese: giudice Bruno Persa: avvocato difensore Minghi Vinicio Sofia: Watkins Renata Marini: Marta Vittorio Cramer: speaker radiofonico

Trama

A causa di una tassa non pagata, una ambulante si vede sequestrare la sua cagnetta Patrizia^[5]. Un giornalista che ha assistito alla scena ne crea un caso che potrebbe rovinare la rielezione del sindaco e compromettere la sua carriera politica. Il giornalista viene citato in giudizio, ma proprio in tribunale la figlia del sindaco, che se ne è innamorata, dichiara di essere sua moglie per non essere costretta a testimoniare contro di lui. Il sindaco ritira la denuncia verso quello che ritiene suo genero ed il matrimonio, una volta chiarito l'equivoco, si celebra veramente.