Numerosi membri della famiglia ebbero cariche onorifiche dai Gonzaga di Castiglione e cariche ecclesiastiche. Furono per molti anni al centro della vita politica e culturale della città.[2]
Bartolomeo Pastorio (XV secolo), capostipite della famiglia, fu al servizio dei Gonzaga
Giovanni Battista Pastorio (?-1569), monsignore, nel 1568 battezzò Luigi Gonzaga, futuro santo[3]
Spaccato: nel 1° d'azzurro, all'aquila di nero, sormontata da tre stelle di otto raggi d'oro, ordinate in fascia; nel 2° di verde, alla pecora d'oro passante e sostenente colla bocca una banderuola di rosso posta in sbarra, colla fascia di rosso attraversante sulla partizione.
Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili o notabili italiane estinte e fiorenti, Bologna, 1886, Vol.2, ISBN non esistente.
Accademia Nazionale Virgiliana di Scienze Lettere e Arti (a cura di), Piero Gualtierotti. Le confessioni di un castellano, in Supplemento Quaderni dell'Accademia N.21, Mantova, Publi Paolini, 2022, ISBN979-12-81050-04-4.