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Il Partito Comunista di Bukhara fu l'organizzazione bolscevica che governò la Repubblica Sovietica Popolare di Bukhara. Il partito fu fondato nell'autunno del 1918 nell'allora Emirato di Bukhara e guidò la rivolta che portò al rovesciamento dell'Emiro e all'instaurazione nel settembre del 1920 della Repubblica,[1] che dal marzo 1921 sottoscrisse un accordo di collaborazione con la RSFS Russa.[2] Il partito entrò ufficialmente a far parte del Partito Comunista Russo (bolscevico) nel 1922, dopo l'XI Congresso del PCR(b)[3]. Con la ristrutturazione dei confini repubblicani nell'Asia Centrale in occasione dell'ingresso di tali territori nell'Unione Sovietica (1924-1925), anche i rispettivi partiti furono riorganizzati e il Partito Comunista di Bukhara cessò di esistere.[4][5]
Partito Comunista di Bukhara | |
---|---|
Stato | Unione Sovietica |
Sede | Bukhara |
Fondazione | 1918 |
Dissoluzione | 1925 |
Ideologia | bolscevismo |
Collocazione | sinistra |
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