Parione
6º rione di Roma Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Parione è il sesto rione di Roma, indicato con R. VI.
R. VI Parione | |
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Piazza Navona | |
Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Provincia | Roma |
Città | Roma Capitale |
Circoscrizione | Municipio Roma I |
Codice | 106 |
Superficie | 0,19 km² |
Abitanti | 2 389 ab. |
Densità | 12 327,14 ab./km² |
Il suo stemma è un grifo, creatura mitologica greca con la testa d'aquila ed il corpo di leone. Fu scelto come simbolo di fierezza e nobiltà.
Il nome deriva dal termine latino paries (parete), dovuto alla presenza nel rione degli antichi resti di mura di enormi dimensioni, appartenenti allo stadio di Domiziano, da cui per corruzioni successive divenne Parietone, Parrione e quindi, Parione[1].
Il rione confina con:
Nel periodo dell'antica Roma tale rione apparteneva alla IX regione augustea detta Circo Flaminio. Nella zona c'era lo stadio di Domiziano, l'Odeon, il teatro e la curia di Pompeo.
Sempre Domiziano fece costruire l'Odeon (in latino Odeum), per ospitare gare poetiche e musicali.
Intorno al 1200 fu chiamato Parione e S. Lorenzo in Damaso e la popolazione continuò a crescere fino al 1400, quando ottenne grande importanza grazie alla pavimentazione della vicina piazza di Campo de' Fiori, che ben presto divenne un centro economico e di passaggio per molti signori.
Sotto papa Sisto IV (1471-1484) il rione perse il suo volto caotico tipicamente medievale per un taglio più rinascimentale dovuto ad una ristrutturazione dei palazzi, all'allargamento delle strade, ecc. Nello stesso periodo viene costruito ponte Sisto, collegamento tra Trastevere e Parione.
Risistemazioni e la pavimentazione di nuove strade favorirono l'urbanizzazione a cavallo tra 1400 e 1500. Nello stesso tempo numerosi artisti furono chiamati ad abbellire le facciate degli edifici, pratica che ebbe origine nell'Italia settentrionale e si diffuse in Roma in quel periodo. Nel 1500 l'intensa attività commerciale in Campo de' Fiori si spostò progressivamente in piazza Navona, che era preferita perché più ampia.
Nel 1600 piazza Navona assunse un nuovo volto grazie alla risistemazione del Bernini, altre case furono costruite per colmare lo spazio tra le costruzioni. Fino al periodo di Roma capitale non ci furono grandi stravolgimenti nel rione, in cui le nuove opere barocche si affiancavano ad altre rinascimentali, tranne l'apertura di corso Vittorio Emanuele II, grande strada dall'andamento flessuoso per evitare gli edifici monumentali già presenti. Se un palazzo era troppo sporgente, si demoliva solo la parte più esterna per ricostruire la facciata identica alla precedente.
Tale nome era in passato il medesimo della via corrispondente alla attuale Via del Governo Vecchio, successivamente prese tale nome la via, già nota come di San Tommaso in Parione, che da Santa Maria della Pace sfocia in via del Governo Vecchio[2].
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