Paolo Mazzarello
accademico e scrittore italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Paolo Angelo Mazzarello (Mornese, 30 maggio 1955) è uno scrittore, museologo e storico della medicina italiano.
Laureato con lode in Medicina nel 1980 come allievo del Collegio Ghislieri di Pavia, ha poi ottenuto a Milano la specializzazione in Neurologia (1984) e il dottorato di ricerca in Scienze Neurologiche (1987). È professore ordinario di Storia della medicina all'Università degli Studi di Pavia dove presiede il Sistema Museale di Ateneo e dirige il Museo di storia naturale dell'Università di Pavia, che trae le sue origini dall’opera del naturalista Lazzaro Spallanzani (1771) e del quale Mazzarello ha ideato ed elaborato il progetto scientifico generale della nuova esposizione (Kosmos). Inoltre è docente a contratto presso l'Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia.
È membro effettivo dell'Istituto Lombardo – Accademia di Scienze e Lettere e dell'Academia Europaea. Ha scritto sul Corriere della Sera, su La Stampa e collaborato con Sette e La Lettura (Corriere della Sera).
Mazzarello ha pubblicato la biografia del premio Nobel italiano Camillo Golgi, per la quale ha vinto nel 2006 il premio speciale Cesare Angelini e nel 2007 il premio Cesare Cantù.[1], saggi narrativi su Lazzaro Spallanzani, Alessandro Volta, Cesare Lombroso, Agostino Bassi, Edoardo Porro e Carlo Dossi.
Nel maggio 2016 ha pubblicato "Quattro ore nelle tenebre" sul suo omonimo (ma non parente diretto) don Luigi Mazzarello, annoverato tra i “Giusti fra le nazioni” da Yad Vashem di Gerusalemme, per aver nascosto quattro ebrei nel santuario di Nostra Signora delle Grazie della Rocchetta di Lerma, in Provincia di Alessandria, durante la rappresaglia nazifascista detta “Strage della Benedicta” che portò alla fucilazione di quasi 150 partigiani e alla deportazione di molti altri.
Nel libro “L’inferno sulla vetta” (2019) racconta una storia di montagna intrecciata a vicende scientifiche e politiche fra Darwin e la nascita del socialismo.
Il libro Ombre nella mente. Lombroso e lo scapigliato, scritto con la filologa Maria Antonietta Grignani, narra la singolare relazione fra Cesare Lombroso e Carlo Dossi, scrittore scapigliato, attraverso l'analisi di un epistolario e altri di documenti inediti.
Nel 2021 ha pubblicato il saggio narrativo L’intrigo Spallanzani, la ricostruzione biografica di un inquietante episodio accademico che coinvolse Lazzaro Spallanzani nel 1786-87 durante - e subito dopo - il suo viaggio scientifico a Costantinopoli.
Nel luglio 2022 ha esordito come romanziere con Il mulino di Leibniz, un thriller gotico che ruota attorno a una serie di omicidi che fanno da corona a un enigma profondamente inscritto nel cervello umano e nel mondo in cui viviamo.
Nel 2023 ha pubblicato Storia avventurosa della medicina per l’editore Neri Pozza. Il libro delinea un cammino non convenzionale della medicina, una lunga catena di vicende epiche, di grandezza e miseria, come sono tutte quelle che hanno a che fare con la vita e la morte.
In una breve nota pubblicata su Nature,[2] Mazzarello e l'etruscologo Maurizio Harari hanno proposto che la costanza della posizione adagiata sul lato sinistro nella raffigurazione dei banchetti conviviali in epoca antica corrispondesse a una posizione realmente assunta per massimizzare l'ingestione di cibo e bevande che trovavano spazio lungo la grande curvatura dello stomaco, riducendo gli effetti del reflusso gastro-esofageo. In tale posizione, infatti, la cavità gastrica presenta la sua massima espansione che perciò permette un aumento del volume di cibo accolto e una maggior partecipazione alle feste e cene notturne, riducendo la pressione degli alimenti sul cardias. La plausibilità sperimentale dell'ipotesi di Mazzarello-Harari è stata confermata nel 2015 da un esperimento condotto da un gruppo di gastroenterologi norvegesi attraverso uno studio ultrasonografico su un gruppo di volontari.[3]
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