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nuotatrice italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Paola Saini (Orta San Giulio, 11 ottobre 1945) è un'ex nuotatrice italiana specialista dello stile libero.
Paola Saini | |
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Paola Saini nel 1964 | |
Nazionalità | Italia |
Altezza | 162 cm |
Peso | 53 kg |
Nuoto | |
Specialità | Stile libero |
Squadra | S.S. Lazio Nuoto |
Statistiche aggiornate al 31 marzo 2020 | |
Suo padre Mario era segretario generale del CONI. Paola iniziò l'attività natatoria a Roma tesserata per la Società Sportiva Lazio, avendo l'opportunità di essere allenata dall'ungherese István Hunyadfi. Specializzata in tutte le distanze veloci dello stile libero (100, 200 e 400 metri), si dedicò anche ad altri stili natatori quali il dorso e la farfalla. Fu 47 volte primatista italiana assoluta, come nessun altra nel nuoto italiano prima dell'avvento di Novella Calligaris e inoltre otto volte campionessa italiana assoluta e sei volte campionessa di primavera[1].
Partecipò alle Olimpiadi di Roma ancora adolescente (15 anni non ancora compiuti). Nei 100 metri stile libero fu la prima nuotatrice italiana ad accedere a una semifinale olimpica[1] classificandosi sesta, mentre nei 400 fu eliminata in batteria. Nella staffetta 4x100, con le colleghe Rosanna Contardo, Maria Cristina Pacifici e la quasi coetanea Daniela Beneck, compose la squadra femminile che raggiunse per la prima volta una finale olimpica nel nuoto[2]. In finale la Beneck fu sostituita da Anna Maria Cecchi e l'Italia si classificò al settimo posto. La staffetta 4x100 mista, dove Saini gareggiò nella frazione a stile libero con Anna Beneck, Daniela Serpilli ed Elena Zennaro, fu eliminata in batteria[3].
Paola Saini partecipò più volte al Torneo delle Sei nazioni dove nel 1961 sconfisse l'olandese Adrie Lasterie, nuotando i 100 m stile libero in vasca da 25 metri in 1'02"6[1]. Sulla stessa distanza partecipò agli Europei di Lipsia del 1962 venti giorni dopo aver battuto il primato italiano in vasca "olimpica" con il tempo di 1'03"06 e sperando di salire sul podio, prima nuotatrice italiana in tale manifestazione. Purtroppo non andò oltre il sesto posto in 1'04"8 e non riuscì a nascondere la delusione[4]. Sempre a Lipsia si classificò al settimo posto nelle due staffette 4x100 stile libero (con Violetta Passagnoli, Maria Cristina Pacifici e Daniela Beneck) e nella 4x100 mista, dove nuotò la frazione a dorso (con Luciana Marcellini e le sorelle Anna e Daniela Beneck).
Alle seguenti Olimpiadi di Tokyo del 1964 Saini si fermò alle batterie nei 100 stile libero[5] mentre nella staffetta 4x100 stile libero fu ottava in finale con Mara Sacchi, Maria Cristina Pacifici e Daniela Beneck[3].
Fu sconvolta dalla tragedia di Brema del gennaio 1966, nella quale scomparvero molti compagni di squadra tra i quali Sergio De Gregorio, a cui era molto legata, tanto da abbandonare lo sport agonistico ad appena venti anni[1]. Con l'amica-rivale Daniela Beneck ha scritto un romanzo, Azzurro, dedicato proprio alle vittime di questa tragedia[6].
Successivamente si è laureata in scienze biologiche, dedicandosi all'insegnamento di questa materia in Italia e all'estero[1].
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