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Pacino di Buonaguida o Bonaguida (Firenze, 1280 circa – 1339 ?) è stato un pittore e miniatore italiano, di scuola giottesca.

Biografia

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L'abside della chiesa di Santa Felicita con il Crocifisso di Pacino di Buonaguida

Il primo documento che parla di Pacino risale al 1303, anno in cui il giovane artista, definito come artifex publicus in arte pictorum, interrompe la sua collaborazione con il pittore Tambo di Serraglio, presso il quale forse aveva condotto il suo apprendistato: questo colloca con buona approssimazione la sua presunta data di nascita a circa un ventennio prima.

L'unica opera firmata da Pacino è un polittico raffigurante la Crocifissione con i santi Nicola, Bartolomeo, Florenzio e Luca (oggi conservato alla Galleria dell'Accademia di Firenze), che porta l'iscrizione SIMON PRESPITERO S. FLORENTII PINGI FECIT HOC OPUS A PACINO BONAGUIDE ANNO DOMINI MCCCX...[1], e che in origine si trovava sull'altare principale della chiesa di San Firenze.

La sua pittura è caratterizzata da uno stile arcaico fortemente legato ai canoni della fine del XIII secolo e influenzato dalle prime opere di Giotto.

Il catalogo delle sue opere è costituito da un'ampia serie di miniature; in particolare si segnalano le iniziali istoriate di alcuni codici:

Altre sue miniature sono a Cambridge (Fitzwilliams Museum), a Venezia (Fondazione Cini) e New York (Pierpont Morgan Library).

Pacino è documentato per l'ultima volta nel 1330, quando si iscrive alla Arte dei Medici e Speziali di Firenze.

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Opere

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Note

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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