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attore, drammaturgo e regista teatrale argentino Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Osvaldo Oreste Guidi (Máximo Paz, 10 marzo 1964 – Buenos Aires, 17 ottobre 2011) è stato un attore, drammaturgo e regista teatrale argentino. Attore molto popolare in Argentina,[1][2][3][4] era noto a livello internazionale principalmente come interprete di telenovelas sudamericane.
«Ser y parecer, nunca trabajar para el publico. Y ahora hay que cachetear a diario nuestra vanidad, nuestro egocentrismo, el querer actuar para que te quieran y vivir el mágico orgasmo de la emoción. Romperse en mil pedazos para componerse y ser siempre distinto[5]»
«Essere ed apparirire, mai lavorare per il pubblico. E allora bisogna schiaffeggiare quotidianamente la nostra vanità, il nostro egocentrismo, il voler agire perché ti amino e vivere il magico orgasmo dell'emozione. Rompersi in mille pezzi per ricomporsi e distinguersi sempre»
Di origini italiane, Osvaldo Guidi nacque a Máximo Paz, nella provincia di Santa Fe (Argentina) il 10 marzo 1964.[6][7][8][9][10]
Studiò recitazione, tra gli altri, con Agustín Alezzo, Lito Cruz, Augusto Fernández, Carlos Gandolfo, e Alberto Ure.[11][7][8]
Nel 1991, recitò al fianco di Andrea del Boca nella telenovela Celeste, dove interpretò il ruolo di un malato terminale di AIDS, che gli valse il prestigioso Premio Martín Fierro nel 1993.[5][1][2][3][4][11][7][8][9][12][13][14][15]
Nel 1994, interpretò il ruolo di Amancio nella telenovela Milagros[2][4][14] e si aggiudicò per questo il Premio Ángel de Plata come miglior attore televisivo[1][3][4][8][13].
Tra le altre produzioni a cui partecipò, si ricordano Ribelle (1989), Antonella (1992), Muñeca brava (1998).[5][1][2][4][6][11][7][8][9][12][13][14]
Osvaldo Guidi si tolse la vita nel pomeriggio del 17 ottobre 2011, impiccandosi nella scuola di recitazione da lui diretta al nr. 359 di Riobamba, nel Barrio de Congreso, a Buenos Aires.[5][1][2][3][4][7][8][9][12][13][15] Aveva 47 anni.
Osvaldo Guidi è stato doppiato da:
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