Ospedale a Domodossola Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
L'ospedale San Biagio di Domodossola è uno dei principali ospedali della provincia del Verbano-Cusio-Ossola. Si trova nel Largo Caduti dei Lager Nazifascisti.
Ospedale San Biagio | |
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Stato | Italia |
Località | Domodossola |
Indirizzo | Largo Caduti dei Lager Nazifascisti, 1[1] |
Fondazione | Prima del 1245 |
Posti letto | 229 |
Num. ricoveri annui | 14,56 gg[2] |
Patrono | San Biagio |
Dir. sanitario | Dr. Francesco Garufi |
Sito web | www.aslvco.it |
Non si sa con certezza in che anno fu costruito. Il più antico testo che faccia riferimento all'ospedale risale al 1245, trovato nell'Isola di San Giulio.[3] Il documento non è altro che il testamento di Lanfranco da Momo, defunto nell'Isola, che lasciò 20 soldi imperiali da dividere fra poveri, fra i residenti e fra il custode dell'Ospedale di Domodossola.[4]
Un documento del 1295, conservato nell'archivio del Sacro Monte di Domodossola, attestava che furono lasciati al convento dei “Frati Minori” alcuni legati, fra i quali uno per la costruzione di una chiesa annessa all'Ospedale.[3]
All'interno di questo è oggi presente una pergamena risalente all'11 agosto 1396.[3]
Il 23 settembre 1910 accolse Geo Chavez, l'aviatore peruviano che per primo trasvolò il Sempione, schiantandosi al momento dell'impatto, morto però quattro giorni dopo il suo ricovero.
Questi sono i reparti presenti all'interno dell'ospedale:
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