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La memoria di questi ordini militari crociati è stata poi idealizzata e romanticizzata, creando la concezione tardo-medievale della cavalleria, riflessa anche nei romanzi del ciclo arturiano. Dopo il Rinascimento vennero creati nuovi ordini cavallereschi.
Alla fine del XVII secolo apparvero nuovi ordini cavallereschi che avevano forme esteriori che richiamavano i vecchi ordini medievali (come i rituali e le strutture) ma erano essenzialmente ordini di merito, destinati a ricompensare i servizi svolti allo Stato. A differenza degli ordini degli stati repubblicani, gli ordini cavallereschi delle monarchie erano aperti ai nobili di nascita o conferivano titoli nobiliari, come l'Ordine militare di Massimiliano Giuseppe.
Gli ordini di merito che conferivano ancora privilegi della Cavalleria medievale venivano talvolta descritti come ordini cavallereschi. In conseguenza di ciò alcuni stati repubblicani hanno preferito evitare la tradizionale struttura di ordini cavallereschi medievali e fondare nuovi ordini di merito, come ad esempio l'Ordine al Merito di Germania o l'Ordine al Merito della Repubblica Austriaca.
Intorno alla metà del XVI secolo, gli ordini cavallereschi erano distinti in:
Ordini di sperone: erano creati da papi e sovrani per premiare benemerenze (Ordine dello Speron d'Oro).
Nel XVIII secolo gli ordini cavallereschi vennero classificati in ereditari e acquisiti. Questi ultimi vennero classificati in:
religiosi, soggetti a regole religiose
militari, conferiti per ricompensare meriti militari;
onorari, conferiti per ricompensare meriti civili. Gli ordini onorari vennero distinti a loro volta in:
Grandi ordini, conferiti a membri di case regnanti;
Ordini di corte, conferiti a membri dell'aristocrazia;
Ordini di merito, accessibili per meriti a qualsiasi ceto sociale.
In seguito vennero proposte altre classificazioni:
Ordini cavallereschi per periodo di creazione:
Ordini cavallereschi medioevali: fondati durante il Medio Evo o il Rinascimento
Ordini cavallereschi moderni: fondati dopo il 1789
Ordini cavallereschi per religione:
Ordini cavallereschi cattolici: i membri devono essere esclusivamente di religione cattolica.
Ordini cavallereschi protestanti: i membri devono essere esclusivamente di religione protestante o riformata.
Ordini cavallereschi ortodossi: i membri devono essere esclusivamente di religione cristiano ortodossa.
Ordini cavallereschi per genere:
Ordini cavallereschi dinastici o monarchici: creati da un monarca che è fons honorum, sia esso regnante o meno.
Confraternite cavalleresche: fondate da un nobile, di alta o bassa nobiltà.
Fratellanze cavalleresche: fondate solo per uno specifico scopo.
Ordini cavallereschi votivi: fondati per un periodo di tempo limitato dai membri per attendere ad un voto fatto.
Ordini cavallereschi onorifici: costituiti soltanto da insegne onorifiche concesse ai cavalieri in occasioni di festività, composti solo da una coccarda o un distintivo di varia natura
Ordini finto-cavallereschi: conclamate imitazioni di ordini, privi di statuti e limitazioni.
D'Arcy Boulton nel 1987 classificò gli ordini cavallereschi nelle seguenti categorie:
Ordini dinastici o monarchici
Gli ordini monarchici o dinastici sono ordini cavallereschi legati alla persona del sovrano. Tra quelli fondati nel tardo medioevo (quattordicesimo e quindicesimo secolo) ci sono:
Ordine dell'Ermellino, fondato da Giovanni V, duca di Bretagna nel 1381, fu il primo ordine ad accettare le donne
Ordine dell'Arcolaio, fondato dalla regina Margherita moglie di Carlo III re di Napoli, durante il regno di suo figlio Ladislao, fu il primo ordine italiano ad accettare le donne
Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (1573) nato dalla fusione dell'Ordine Cavalleresco e Religioso di san Maurizio e dell'Ordine per l'Assistenza ai Lebbrosi di san Lazzaro
Militare di Maria Teresa, 1757 (Maria Theresien Order)
Militare di Elisabetta, 1750 (Elisabethen Order)
del Merito Militare, 1816
Militare della Corona di Ferro, 1816-1866, civile e militare
del Toson d'Oro, 1429 (Golden Vleiss)
di Santo Stefano d'Ungheria, 1764
di San Leopoldo, 1808
di Francesco Giuseppe, 1849
della Croce Stellata, 1668, femminile (Gestirnte Kreuz Order)
di San Giorgio di Millstatt, 1468 (St. Georg von Millstatt)
dell'Amore, 1707 (Lieben Order)
REGNO UNITO DI GRAN BRETAGNA
Militare della Giarrettiera, 1340
Militare del Cardo e San Andrea della Scozia, 1513
Militare delle Indie, 1837
del Bagno, 1399, 1725
di San Patrizio d'Irlanda, 1783
della Stella dell'India, 1861
della Corona dell'India, 1878, femminile
di San Giovanni, 1560
dei Guelfi, 1815-1866
di San Michele e San Giorgio delle Isole Ionie, 1818-1866
REGNO DI PRUSSIA
del Merito Militare, 1740 (Militaerische Verdienst)
del Merito Civile, 1842
del Cigno di Cleve, 1440 (Klevische Schwanen Order)
della Generosità, 1680
della Sincerità di Bayreuth, 1660 (Auffichtigkeit Order)
dell'Aquila Nera, 1701
dell'Aquila Rossa di Bayreuth, 1705
di San Giovanni, 1812, 1852
della Croce di Ferro, 1813
di Luisa, 1814
della Casa di Hohenzollern, 1841
Teutonico, 1191
della Corona, 1861
della Croce d'Onore di Casa Hohenzollern, 1851, ordine reale dal 1851
REGNO DI SARDEGNA E SAVOIA
Supremo della Santissima Annunziata, 1362
Militare dei Santi Maurizio e Lazzaro, 1572
del Merito Militare di Savoia, 1815
del Merito Civile di Savoia, 1815
della Corona d'Italia, 1868
REGNO DI BAVIERA
Militare di Massimiliano Giuseppe, 1806
del Merito Civile della Corona, 1806
Merito della Corte di Baviera, 1808
di Sant'Anna di Würzburg, 1714, 1811
di San Michele, 1824
di Santa Elisabetta del Palatinato, 1766
di San Giorgio, 1729
del Leone del Palatinato, 1768
Reale di Ludovico, 1827
di Teresa, 1827
di Massimiliano, 1853
di Sant'Anna del convento a Monaco, 1784, 1802
di Sant'Uberto di Jülich, 1444, 1709 (Palatinato)
REGNO DI SASSONIA
Militare di Sant'Enrico, 1736
del Merito Civile, 1815
Reale Ernestino, 1816
Fedeltà, 1694
della Corona di Ruta, 1807
dell'Amicizia, 1692
della Fedeltà, 1694
di Alberto l'Animoso, 1850
REGNO DI HANNOVER
dei Guelfi, 1815, 1841
di San Giorgio, 1839
REGNO DELLE DUE SICILIE
del Merito di San Ferdinando, 1800
Militare di San Giorgio Costantiniano, 1734
Reale di San Gennaro, 1738-1805
Reale e Militare di San Giorgio della Riunione, 1808, 1819
delle Due Sicilie, 1808
della Stella di Sicilia, 1595
di Carlo III o dell'Immacolata Concezione, 1770
di Francesco I, 1829
STATI PAPALI
Militare di San Giorgio, 1492
Militare di San Giorgio di Ravenna, 1534-1831
dello Speron d'Oro o di San Silvestro, 1445-1841
di Gesù, 1459
del Giglio, 1542
di Loreto, 1586-1796
Militare di S. Giorgio di Ravenna, 1534-1831
di San Giovanni Battista, 1560
di San Gregorio Magno, 1831
di Pontificio di Pio IX, 1847
di Santo Sepolcro, 1494
dei Santi Pietro e Paolo
REGNO DEI PAESI BASSI
Militare di Guglielmo, 1815
del Leone Neerlandese, 1815
Teutonico, 1815
della Corona di Quercia di Lussemburgo, 1841-1890
del Leone d'Oro della Casa di Nassau del Lussemburgo, 1858-1890
REGNO DEL BELGIO
Civile e Miitare di San Leopoldo, 1832
della Corona, 1897
di Leopoldo II, 1900
REGNO DI DANIMARCA
Militare dell'Elefante, 1462, 1693
Militare del Dannebrog, 1219, 1693
della Fedeltà, 1670
REGNO DI SVEZIA
Militare della Spada, 1523
dei Serafini, 1748
della Stella Polare, 1748
di Wasa, 1772
di Carlo XIII, 1811
di Sant'Olaf, 1847
REGNO DI POLONIA
Militare dell'Aquila Bianca, 1705
Militare Portaspada, 1203
Merito Militare, 1791
della Fedeltà di Sassonia, 1694
di San Stanislao, 1765
IMPERO RUSSO
S. Andrea, 1698
S. Caterina, 1714
S. Alessandro Newskij, 1745
S. Giorgio, 1769
S. Vladimiro, 1782
S. Anna (di Gottorp), 1762
REGNO DI GRECIA
Salvatore, 1834
SS. Michele e Giorgio, 1865 per le Is. Ionie
S. Giorgio, 1915
REGNO DI JUGOSLAVIA
della Corona, 1929
REGNO DI ROMANIA
della Corona, 1881
IMPERO OTTOMANO
Imperiale del Médjidié, 1852
della Gloria (Nischan Iftihar), 1831
Luna, 1799
IMPERO DI PERSIA
Sole e del Leone, 1808
della Corona, 1926
IMPERO DEL GIAPPONE
della Corona, 1888, femminile
REGNO DEL SIAM
della Corona, 1869
STATI UNITI D'AMERICA
Cincinnato, 1783
MESSICO
Nostra Signora di Guadalupe, 1853
IMPERO DEL BRASILE
Imperiale della Croce del Sud, 1822
Pietro I, 1826
Imperiale della Rosa, 1829
Cristo, 1843
S. Benedetto d'Aviz, 1843
S. Giacomo della Spada, 1843
GRANDUCATO DI TOSCANA
Militare di S. Stefano, 1562, 1817
Merito di S. Giuseppe, 1814
Croce Bianca, 1814
Merito Militare, 1852
ASSIA ELETTORALE
Merito Militare, 1769
Virtù Militare, 1769
della Casa del Leon d'Oro, 1770
Elmo di Ferro, 1814
Elettorale di Guglielmo, 1851
GRANDUCATO D'ASSIA
Ludovico, 1807
Filippo il Magnanimo, 1840
REGNO DEL WUERTTEMBERG
Merito Militare, 1759
della Caccia, 1709
del Calvario, 1704, femminile
della Corona, 1818
di Federico, 1830
GRANDUCATO DEL BADEN
della Casa e della Fedeltà, 1715 (Rastadt)
Merito Militare di Carlo Federico, 1807
del Leone di Zaehringen, 1812
GRANDUCATO DI SASSONIA WEIMAR
del Falcone Bianco o della Vigilanza, 1732
GRANDUCATO DI OLDENBURGO
Merito di Pietro Federico, 1838
GRANDUCATO DEL MECKLENBURGO
Corona dei Vendi, 1864
GRANDUCATO DEL LUSSEMBURGO
Corona di Quercia, 1841, 1890
Leone d'Oro, 1858, 1890
Adolfo di Nassau, 1890
DUCATO DI SASSONIA COBURGO
S. Gioacchino, 1755
DUCATI SASSONI
della Casa Ernestina, 1690 (Gotha)
ARCIVESCOVATO DI SALISBURGO
S. Ruperto, 1701-1796
VESCOVATO DI WUERZBURG
S. Anna, 1714
DUCATO DI HOLSTEIN GOTTORP
S. Anna, 1735, poi assorbito dalla Russia
ELETTORATO DI COLONIA
S. Michele, 1693-1796
PRINCIPATI DEGLI HOHENLOHE
della Fenice, 1757
DUCATI DI ANHALT
Alberto l'Orso, 1836
DUCATO DI BRUNSWICK
Enrico il Leone, 1834
DUCATO DI NASSAU
del Leone d'Oro di Weilburg, 1858-1866, dal 1890 al Granducato del Lussemburgo
di Adolfo, 1858-1866, dal 1890 al Granducato del Lussemburgo
DUCATO DI PARMA
Militare di S. Giorgio Costantiniano, 1735
S. Ludovico (di Lucca) al Merito Civile, 1836
DUCATO DI LUCCA
Merito Militare di S. Giorgio, 1833
Merito Civile di S. Ludovico, 1836
DUCATO DI MODENA
Aquila d'Este, 1855
REPUBBLICA DI VENEZIA
S. Marco della Stola d'Oro, 1562
REPUBBLICA DI GENOVA
S. Giorgio, 1452
REPUBBLICA DI S. MARINO
della Cavalleria di S. Marino, 1859
Medaglia d'Onore, 1859
PRINCIPATO DI MONACO
S. Carlo, 1858
MALTA
Ospitalieri di S. Giovanni di Gerusalemme, 1113
Confraternite cavalleresche
Le confraternite cavalleresche sono ordini di cavalleria con la presidenza nelle mani di un nobile:
Gli ordini principeschi sono stati fondati da nobili di alto rango, e la maggior parte di loro sono stati creati ad imitazione dell'Ordine del Toson d'Oro, dopo il 1430:
Ordine di Santa Caterina, fondato da Uberto, Delfino del Viennese nel 1335 circa
Ordine di Sant'Anthonio, fondato da Alberto I di Baviera nel 1384
Ordine dell'Aquila, fondato da Alberto von Habsburg nella società 1433
Corpo e Ordine di Tiercelet, fondato dal visconte di Thouars e 17 barons in Poitou (1377-1385)
Ordine della Mela, fondato da 14 cavalieri in Alvernia (1394)
Compagnia del Levriero, fondato da 44 cavalieri nel Barrois (1416-1422), successivamente si è convertito nella Confraternita di San Uberto.
Ordini votivi
Gli ordini votivi sono ordini cavallereschi creati temporaneamente in base ad un voto: erano divertissiment cavallereschi cortesi piuttosto che reali impegni come nel caso degli ordini fraterni.
Emprise de l'Escu vert à la Dame Blanche, fondata da Jean Le Maingre e da 12 cavalieri nel 1399 per la durata di 5 anni
Impresa del ferro del prigioniero (Emprise du Fer de Prisonnier ) fondato da Giovanni di Borbone e 16 cavalieri nel 1415 per la durata di 2 anni
Impresa della bocca del drago (Emprise de la gueule de dragon ) fondata dal conte Jean de Foix nel 1446 per un anno.
Falsi ordini
I falsi ordini erano delle creazioni che seguivano la moda cavalleresca per il divertimento dei principi. Erano senza statuti e privi di un numero prefissato di membri:
Gli ordini cristiani sono ordini istituiti con bolle papali o patriarcali, solitamente hanno carattere internazionale e sono quindi riconosciuti in tutto il mondo civilizzato. Sono retti da Principi Gran Maestri a cui sono delegati i poteri di attribuzione di titoli nobiliari, registrati con atto notarile, a coloro i quali per meriti e condotta se ne siano resi degni.
I titoli sono riconosciuti ufficialmente nelle nazioni ove sia presente una forma di governo monarchico (Regno Unito, Principato di Monaco, Spagna) e riconosciuti anche da nazioni come per esempio la Francia. Gli Ordini hanno finalità benefiche ed evangeliche.
Ordini di Rango e Nobilitazione della Santa Sede nei secoli
La Milizia Aurata o Speron d'Oro è stata "usata" quale titolo di rango e nobilitazione fino al 1841, unico conferimento della Santa Sede a riconoscere nobiltà gentilizia e a concedere nobiltà ereditaria, nonché, con analogo valore, sostituito dall'Ordine Piano e in particolare dal Cavalierato di Prima Classe, poi di Gran Croce, fondato da Pio IX e anch'esso denobilitato da Pio XII nel 1939. Vedere: Cesare Brancaleone, "Legislazione Nobiliare Pontificia-La Nobiltà Romana", Rivista Araldica, Collegio Araldico Romano, 1903 e Temistocle Bertucci, Titoli Nobiliari e Cavallereschi Pontifici, Collana di Monografe Storico-Genealogico-Cavalleresche "Mentore",Roma, 1925 (Anastatica: Edizioni C.L.D. Libri, 2009).
Norme sull'uso delle decorazioni
Nell'utilizzo delle decorazioni degli ordini cavallereschi esistono delle norme precise circa l'abbigliamento e la disposizione delle varie decorazioni secondo un ordine prestabilito. Di norma viene data precedenza alle onorificenze nazionali. L'onorificenza di grado più elevato viene sempre per prima, da destra verso sinistra se si tratta di medaglie o croci sospese da nastrini, dall'alto al basso se si tratta di placche da petto.
Se l'insignito ha ricevuto più gradi della stessa onorificenza si indossa sempre e solo l'insegna del grado più elevato. Per la precedenza tra le insegne degli ordini cavallereschi, si dà maggiore importanza agli ordini cavallereschi in base all'anno di fondazione e alle loro caratteristiche (ordini supremi, ordini civili, ecc.). Nel caso di onorificenze concesse anche da Paesi esteri si dà precedenza prima alle decorazioni del proprio stato di origine e poi a quelli degli altri stati. Se ci si trova all'estero, le onorificenze ricevute da quello Stato vengono di regola portate subito dopo le onorificenze nazionali.
Le onorificenze straniere hanno precedenza su quelle nazionali in ricorrenza di feste, ricevimenti o solennità particolari che coinvolgano un paese straniero.
Utilizzo di abiti particolari
Nell'uniforme vengono portate le decorazioni come previsto da ciascun ordine, sia che si utilizzi un'uniforme militare o istituzionale (come ad esempio quella delle ambascerie). Nel caso di ordini cavallereschi che adottino un'uniforme propria, essa viene indossata unicamente nelle cerimonie previste da quell'Ordine.
Nel frac le decorazioni vengono portate come segue: una sola fascia di gran croce (posta sul panciotto della giacca), una sola commenda, una o più placche, fino ad un massimo di quattro. Le decorazioni a medaglia si portano nel formato miniatura sul risvolto sinistro della marsina.
Nello smoking, si portano unicamente le decorazioni nel formato miniatura sul risvolto sinistro della giacca con l'opzione di una sola rosetta da occhiello.
Nell'abito da visita è consentito portare solo una rosetta all'occhiello.
Temistocle Bertucci, Titoli Nobiliari e Cavallereschi Pontifici, Collana di Monografe Storico-Genealogico-Cavalleresche "Mentore",Roma, 1925 (Anastatica: Edizioni C.L.D. Libri, 2009).
D'Arcy Jonathan Dacre Boulton, ‘'The knights of the crown: the monarchical orders of knighthood in later medieval Europe, 1325 – 1520'’, Woodbridge, Suffolk: Boydell Press, Palgrave Macmillan (February 1987). ISBN 0-312-45842-8. Second revised edition (paperback): Woodbridge, Suffolk and Rochester, NY: Boydell Press, 2000.
Richard W. Kaeuper, Elspeth Kennedy, Geoffroi De Carny, ‘'The Book of Chivalry of Geoffroi De Charny: Text, Context, and Translation'’, University of Pennsylvania Press (December, 1996). ISBN 0-8122-1579-6.
Domenico Libertini, Gli Illeciti Penali in Tema di Conferimento ed Uso di Onorificenze, in Rivista di Polizia, n.7, 1994.
Domenico Libertini, Nobiltà e Cavalleria nella tradizione e nel diritto, Tivoli, 1999.
Domenico Libertini, Osservazioni sulle prerogative del sovrano spodestato, in Rivista di Polizia, n. 3-4, 1997.
Domenico Libertini, Sull'illecito conferimento di onorificenze cavalleresche, nota a sentenza n. 9737 del 16 giugno 1999 della Sezione III della Cassazione, in Rivista di Polizia, n. 5-6, 2000.
Domenico Libertini, Dagli Antichi Cavalieri agli attuali Ordini Cavallereschi, Città di Castello, 2009
Alessandro Gentili, La disciplina giuridica delle onorificenze cavalleresche, in Rassegna dell'Arma dei Carabinieri, Roma, n. 2/1991.
Alessandro Gentili, Titoli nobiliari e cavallereschi sammarinesi, in Rivista Nobiliare, n. 2 luglio-dicembre 2017, pagg.3 ss., Firenze, Accademia araldica Nobiliare Italiana.
Antonio Musarra, Acri 1291. La caduta degli stati crociati, Bologna, il Mulino, 2017.