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Orazione nell'orto degli ulivi

episodio evangelico Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Orazione nell'orto degli ulivi
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L'orazione nell'orto del Getsemani è un episodio incluso nel Nuovo Testamento, che si colloca tra il commiato di Gesù dagli apostoli alla conclusione dell'Ultima Cena e l'arresto di Gesù.[1]

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Cristo nel Getsemani, Heinrich Hofmann, 1886

Narrazioni dell'episodio

Riepilogo
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L'episodio dell'orazione nell'orto degli ulivi è contenuto in redazioni molto simili nel Vangelo secondo Marco (14:32-42[2]) e nel Vangelo secondo Matteo (26,36-46[3]), è contenuto in forma differente nel Vangelo secondo Luca (22,39-46[4]), mentre è assente dal Vangelo secondo Giovanni; all'interno del Nuovo Testamento, un possibile riferimento a questo episodio è contenuto nella Lettera agli Ebrei (5:7-8[5]).

I tre vangeli sinottici pongono l'episodio subito dopo l'Ultima Cena e subito prima dell'arresto di Gesù, con i quali costituisce una linea narrativa continua.

Narrazioni nei vangeli secondo Marco e secondo Matteo

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Orazione nell'orto, Andrea Mantegna (1455); nel quadro si vedono Gesù che prega mentre Pietro, Giovanni e Giacomo dormono, come indicato in due dei tre sinottici; sullo sfondo Giuda Iscariota e le guardie si avvicinano per arrestare Gesù.

Nei vangeli secondo Marco e secondo Matteo le narrazioni sono molto simili (del resto secondo gli studiosi moderni, il Vangelo secondo Matteo fu scritto a partire dal Vangelo secondo Marco, cfr. priorità marciana):

  • Gesù e gli apostoli giungono al podere detto «Getsemani»,[N 1] dove Gesù invita gli apostoli a sedersi mentre lui va a pregare (Mc 14:32[6]; Mt 26,36[7]);
  • Gesù prende con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e inizia a provare angoscia (Mc 14:33[8]; Mt 26,37[9]), poi dice loro che la sua anima è oppressa da una tristezza mortale e li invita a restare là e vegliare con lui (Mc 14:34[10]; Mt 26,38[11]);
  • Gesù si allontana da loro, si getta a terra e prega il Padre che il calice passi oltre, che sia allontanato da lui, ma aggiunge che sia fatto ciò che vuole il Padre e non ciò che vuole Gesù (Mc 14:35-36[12]; Mt 26,39[13]);
  • Gesù torna dai discepoli e li trova addormentati, e si rivolge a Pietro, rimproverandoli[N 2] di non esser stati in grado di vegliare una sola ora, e invitandoli a pregare per non entrare in tentazione, in quanto «lo spirito è pronto, ma la carne è debole» (Mc 14:37-38[14]; Mt 26,40-41[15]);
  • Gesù si allontana di nuovo, pronunciando le stesse parole, poi torna, e trova ancora i discepoli addormentati, «perché i loro occhi erano appesantiti» (Mc 14:39-40[16]; Mt 26,42-43[17]);
  • Gesù prega una terza volta, e per la terza volta torna dai discepoli, ma questa volta li invita a dormire e riposare, poi li avverte che è venuta l'ora, che il Figlio dell'uomo è consegnato nelle mani dei peccatori e che colui che lo tradisce è vicino (Mc 14:41-42[18]; Mt 26,44-46[19]).

Narrazione nel Vangelo secondo Luca

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L'Orazione nell'orto di El Greco (1590 circa) raffigura l'arrivo dell'angelo, un evento narrato dal Vangelo secondo Luca e assente negli altri due sinottici

La narrazione dell'episodio nel Vangelo secondo Luca ha punti di contatto e di divergenza con le versioni degli altri due sinottici:

  • Gesù si reca, «come al solito», al Monte degli Ulivi, e gli apostoli lo seguono (Lc 22:39[20]);
  • qui invita subito gli apostoli[N 3] a pregare «di non entrare in tentazione» (Lc 22:40[21]);
  • si allontana da loro e si mette a pregare «in ginocchio», e prega il Padre che il calice sia allontanato da lui, ma aggiunge che sia fatto ciò che vuole il Padre e non ciò che vuole Gesù (Lc 22:41-42[22]);
  • appare un angelo dal cielo per dargli forza (Lc 22:43[23]);
  • Gesù è in agonia e prega più intensamente, e il suo sudore diventa «come grosse gocce di sangue che cadevano in terra» (Lc 22:44[24]);
  • dopo aver pregato, Gesù torna dai discepoli e li trova «addormentati per la tristezza» (Lc 22:45[25]), allora li rimprovera, e li invita ad alzarsi e pregare, «affinché non entriate in tentazione» (Lc 22:41-42[26]).

A differenza degli altri due sinottici, in Luca Gesù non è angosciato o triste, né si rivolge a parte a Pietro, Giovanni o Giacomo; inoltre, nel vangelo lucano Gesù non si reca a pregare tre volte, tornando dopo ciascuna dagli apostoli, ma si allontana a pregare una sola volta.

Un'altra caratteristica esclusiva del Vangelo secondo Luca è il riferimento all'agonia di Gesù al Getsemani: il vangelo lucano è l'unico che riporta l'arrivo dell'angelo e il fatto che per l'intensità della sua preghiera, il sudore di Gesù diventi simile a gocce di sangue. Si tratta di uno dei diversi brani che compaiono nel Nuovo Testamento ma che mancano dai manoscritti più antichi. L'autenticità di questo brano è stata messa in discussione dagli studiosi sin dalla seconda metà del XIX secolo. Secondo gli studiosi, alcuni copisti apportarono tale aggiunta nel II e III secolo per contrastare la dottrina cristologica di un Gesù esclusivamente divino.[N 4][27] I versetti sono posti tra doppie parentesi quadre nelle edizioni moderne del testo greco, a indicarne la dubbia autenticità.

Riferimenti nel resto del Nuovo Testamento

Nel Vangelo secondo Giovanni l'episodio è assente: qui Gesù si reca insieme agli apostoli in un giardino al di là del torrente Cèdron, dove Gesù si ritirava spesso coi suoi discepoli, e che per questo è noto a Giuda, che vi si reca con le guardie per arrestarlo (Gv 18:1-2[28]).

Nella Lettera agli Ebrei, parlando di Gesù, si dice:

«7 Nei giorni della sua carne, con alte grida e con lacrime egli offrì preghiere e suppliche a colui che poteva salvarlo dalla morte ed è stato esaudito per la sua pietà. 8 Benché fosse Figlio, imparò l'ubbidienza dalle cose che soffrì.»
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Tradizione

Nella tradizione della Chiesa cattolica, l'orazione nell'orto degli Ulivi è il primo mistero doloroso del rosario.

Il riferimento di Gesù all'incapacità degli apostoli di vegliare una sola ora (Mc 14,37[30]; Mt 26,40[31]) è la base della devozione cattolica dell'Ora Santa per l'adorazione eucaristica.[32]

Rappresentazioni artistiche

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Gesù sul monte degli ulivi

Esistono diverse rappresentazioni nell'arte dell'Agonia nel giardino, tra cui:

Note

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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