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sottospecie di orchidea Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Ophrys scolopax subsp. conradiae (Melki & Deschâtres) H.Baumann, Giotta, Künkele, R.Lorenz & Piccitto, 1995 è una pianta erbacea della famiglia delle Orchidacee.[1]
Ophrys scolopax conradiae | |
---|---|
Ophrys scolopax subsp. conradiae | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Monocotiledoni |
Ordine | Asparagales |
Famiglia | Orchidaceae |
Sottofamiglia | Orchidoideae |
Tribù | Orchideae |
Sottotribù | Orchidinae |
Specie | O. scolopax |
Sottospecie | O. scolopax subsp. conradiae |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Liliopsida |
Sottoclasse | Liliidae |
Ordine | Orchidales |
Famiglia | Orchidaceae |
Genere | Ophrys |
Specie | O. scolopax |
Sottospecie | O. scolopax subsp. conradiae |
Nomenclatura trinomiale | |
Ophrys scolopax conradiae (Melki & Deschâtres) H.Baumann, Giotta, Künkele, R.Lorenz & Piccitto, 1995 | |
Sinonimi | |
Ophrys conradiae (bas.) |
Il primo nome scientifico (scolopax = beccaccia) fa riferimento alla particolare forma del ginostemio. Il secondo nome specifico (conradiae) è in onore alla botanica corsa Marcelle Conrad (1897 - 1990).
È un'orchidea terrestre alta al massimo 40 cm dal portamento slanciato. La forma biologica è geofita bulbosa (G bulb), ossia è una pianta perenne che porta le gemme in posizione sotterranea. Durante la stagione avversa non presenta organi aerei e le gemme si trovano in organi sotterranei chiamati bulbi o tuberi, strutture di riserva che annualmente producono nuovi fusti, foglie e fiori.
Le radici sono fascicolate e secondarie da bulbo e consistono in sottili fibre radicali posizionate nella parte superiore dei bulbi.
Le foglie sono poche e soprattutto radicali disposte a rosetta a forma ovato-lanceolata. Sulla pagina fogliare sono presenti delle nervature parallele disposte longitudinalmente (foglie di tipo parallelinervie). Possono essere presenti anche alcune foglie cauline. Queste sono progressivamente più ridotte e amplessicauli. Le foglie della rosetta basale al momento dell'antesi sono decidue.
L'infiorescenza è “indefinita” (senza fiore apicale o politelica) del tipo spiciforme con pochi fiori (da 4 a 8) e ben spaziati. Questi ultimi sono posti alle ascelle di brattee a forma lineare-lanceolata con una scanalatura centrale (carenatura); queste brattee sono lunghe più dei fiori. I fiori inoltre sono resupinati, ruotati sottosopra; in questo caso il labello è volto in basso.
I fiori sono ermafroditi ed irregolarmente zigomorfi, pentaciclici (perigonio a 2 verticilli di tepali, 2 verticilli di stami (di cui uno solo fertile – essendo l'altro atrofizzato), 1 verticillo dello stilo)[2]
Il frutto è una capsula. Al suo interno sono contenuti numerosi minutissimi semi piatti. Questi semi sono privi di endosperma e gli embrioni contenuti in essi sono poco differenziati in quanto formati da poche cellule. Queste piante vivono in stretta simbiosi con micorrize endotrofiche, questo significa che i semi possono svilupparsi solamente dopo essere infettati dalle spore di funghi micorrizici (infestazione di ife fungine). Questo meccanismo è necessario in quanto i semi da soli hanno poche sostanze di riserva per una germinazione in proprio.[7]
La riproduzione di questa pianta può avvenire in due modi:
Nell'elenco che segue sono indicati alcuni ibridi interspecifici[10]:
Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco che segue indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:
Tutte le orchidee del genere Ophrys ad una prima occhiata sono molto simili tra di loro. L'elemento più distintivo è il disegno del labello. In questo caso sono molte le specie (e sottospecie) con una macula simile ad una H. Qui di seguito citiamo alcune (oltre naturalmente all'entità appartenenti al gruppo Ophrys scolopax):
Per approfondire le diversità morfologiche tra le varie specie si vedano le relative voci di questa enciclopedia.
In Sardegna è stata descritta un'altra sottospecie: Ophrys scolopax subsp. sardoa H.Baumann, Giotta, Künkele, R.Lorenz & Piccitto; molto simile all'orchidea di questa voce ma con i fiori di dimensioni minori. Non tutti i botanici sono però concordi nel considerarla una sottospecie distinta, per il momento viene quindi considerata un sinonimo della subsp. conradiae.
Come tutte le orchidee è una specie protetta e quindi ne è vietata la raccolta e il commercio ai sensi della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES).[11]
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