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Olivetti Summa Prima 20

addizionatrice meccanica stampante Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Olivetti Summa Prima 20
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La Summa Prima 20 era una addizionatrice meccanica manuale scrivente costruita dalla Olivetti a partire dal 1960, su progetto di Natale Capellaro per la parte meccanica e Marcello Nizzoli per il design.

Dati rapidi Summa Prima 20 prodotto di disegno industriale, Dati generali ...

La macchina sostituiva la Olivetti Summa 15, progettata dagli stessi Capellaro e Nizzoli, ed affiancava la Summa Quanta 20, che ne era la versione motorizzata.

La macchina era pensata per un pubblico di commercianti e ragionieri e in particolare per chi, come gli ambulanti, non poteva usare l'energia elettrica e dava maggior importanza all'economicità (di acquisto e gestione), alla portabilità e alla maneggevolezza che alle prestazioni.[1]

Fu costruita fino al 1974 circa.

Era anche nota semplicemente come "Summa 20" o "Prima 20".[2][3][4][5] Le macchine prodotte dalla Hispano Olivetti erano denominate "Restysuma 20".[6]

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Caratteristiche

  • Calcolatrice meccanica manuale scrivente
  • Tastiera: ridotta con zeri multipli
  • Operazioni: addizione, sottrazione
  • Saldo negativo: si
  • Capacità d'impostazione: 10
  • Capacità totale: 11
  • Funzioni speciali: no
  • Carrozzeria: materiale plastico con coperchio metallico sollevabile
  • Colori: verde-azzurro con coperchio nero
  • Larghezza: 18,5 cm
  • Altezza: 13,5 cm
  • Profondità: 28,5 cm
  • Peso: 4,0 kg
  • Larghezza rotolo di carta: 60 mm

Essendo erede della Summa 15, è stato ripreso il meccanismo a quattro vie (un vero e proprio joystick, progettato e brevettato proprio da Natale Capellaro[7]) per i comandi del totale generale, parziale, non calcola, e sottrazione.

Pur essendo un'addizionatrice basata sulla somma algebrica, era capace di svolgere anche moltiplicazioni e divisioni eseguite come ripetizioni di somme e sottrazioni.[8] La macchina si caratterizza per il peso basso per l'epoca, grazie alla carrozzeria in materiale plastico e non più metallico.

È interessante notare come questa macchina segni il passaggio dalle linee tondeggianti tipiche della fine degli Anni '40 al periodo della cosiddetta "sfaccettatura cristallina".[2][3][4][5]

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Funzionamento

Riepilogo
Prospettiva

La Summa Prima 20 fu prodotta in due versioni: la prima (fino al 1972) era caratterizzata da tastini tondi, selettore dei comandi e fondo in metallo, mentre la seconda da tastini quadrati, selettore dei comandi e fondo in plastica.

Le addizioni vengono eseguite in maniera diretta, ossia basta inserire l'addendo con la tastiera e tirare la manovella; si procede in maniera analoga per le sottrazioni, ma bisogna impostare il joystick sulla posizione "-" prima di tirare la manovella. Per ottenere il totale, basta selezionare con joystick il totale generale o parziale, e poi tirare la manovella.

La macchina può eseguire anche delle moltiplicazioni, impostate come somme ripetute dello stesso addendo tramite l'azione del tasto "x", ed analogamente divisioni, impostando contemporaneamente "x" e "-" (e bloccando la sottrazione con la apposita levetta).

La leva "C" costituisce l'annullatore ed è a duplice funzione: facendola scorrere verso l'alto funge da annullatore totale, mentre verso il basso da parziale, eliminando una cifra per volta.[2][3][4][5]

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Varianti

Thumb
La versione inglese

La Summa Prima 20 fu, anche, prodotta in alcune versioni particolari: la Summa Prima 20 Sterlina per il mercato inglese, la Summa Prima 20 Sterlina per la Nuova Zelanda, e Summa Prima 20 oraria.[2][3][4][5][9]

Note

Curiosità

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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