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frazione del comune italiano di Pavullo nel Frignano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Olina è una frazione del comune di Pavullo nel Frignano, in provincia di Modena.
Olina frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Provincia | Modena |
Comune | Pavullo nel Frignano |
Territorio | |
Coordinate | 44°18′18″N 10°46′56″E |
Altitudine | 600 m s.l.m. |
Abitanti | 44 (2014) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 41026 |
Prefisso | 0536 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | olinesi |
Patrono | santi Pietro e Paolo |
Giorno festivo | 29 giugno |
Cartografia | |
«Per tutti coloro che hanno un po' l'illuministico comune sentimento di luogo, che viene a volte alterato e reso debole, Olina è un'eccezione, perché non è un insieme più o meno confuso di oggetti edilizi provocatoriamente collocati in piena antitesi con tutto ciò che natura e storia vi avevano prodotto. È un luogo vero, non un "non luogo" caratterizzato da estraniazioni e da dispersioni insediative»
«Gli arredi, il lucore discreto degli ori e dei colori delle sue belle, architettoniche, ancone, l'organo Domenico Traeri, nel suo interno, diventano potenti presenze di un patrimonio che non esprime un individuo o una istituzione soltanto ma rappresenta il cospicuo frammento di una più ampia regione, quella dell'Appennino modenese, interpretabile come persona storica collettiva»
Olina è situata a sud-ovest del capoluogo, Il nome del paese, Olina, deriva dal Toponimo "Aulina", da "aula", ovvero luogo libero, aperto, arioso[1]. Le caratteristiche specifiche e le qualità più note del suo territorio sono, infatti, il clima mite e la fertilità[2]. Per questa ragione, già dal 1800 Olina veniva anche definita "Il Giardino del Frignano".
Le caratteristiche geografiche resero possibile il sorgere di numerosi insediamenti. Si costituirono, nel medesimo ambito territoriale, ben tre distinti comuni: Burgone, Ronconovo, Carpineta.
Il territorio era attraversato da una via che si dirigeva verso Sestola e Fanano, dove si congiungeva con la strada Modena-Pistoia. L'importanza di questa arteria nella rete viaria medievale della montagna modenese è testimoniata dall'imponente ponte di Olina. Esso era sorvegliato dalla torre di Burgone sulla riva destra e da un fortilizio sul poggio di Olina sulla riva sinistra. Per questo motivo le due località assunsero una particolare rilevanza strategico-militare per il controllo del ponte e della strada.
Di grande importanza era anche il castello di Olina, ora inesistente, che nel 1269 fu al centro di una cruentissima battaglia tra le fazioni frignanesi. L'esercito modenese guelfo venne sconfitto dai ghibellini guidati dai Montecuccoli, nella battaglia trovarono la morte i due capi dei guelfi, Alberto Boschetti e Jacopo Serafinelli. La posta in gioco era il controllo del Frignano, che gli avversi comuni di Modena e Bologna, i quali appoggiavano diverse fazioni, si contendevano da tempo; per questo motivo inviarono proprie truppe di rinforzo. Tali lotte intestine terminarono nel 1337 con l'avvento della signoria degli Estensi, perché i Montecuccoli si allearono accortamente con essi e ottennero in feudo molte terre, tra cui Olina, il cui castello fu annoverato tra le loro principali fortezze.
Scomparsi per motivi ignoti i comuni di Carpineta e Ronconovo, Olina divenne nel corso del XV secolo il centro civile più importante del territorio, per poi divenire frazione del comune di Pavullo a seguito della Restaurazione. Da allora inizia la storia contemporanea di Olina.
La chiesa di Olina, è composta da una sola navata con quattro cappelle, al suo interno mostra diverse opere di Ascanio Magnanini: Madonna con il Bambino e i Santi Pietro e Paolo (1610); San Geminiano e i Santi Vincenzo, Francesco e Pellegrino (1610); Madonna del Rosario e i misteri (1615), insieme ad altre opere di cui si ignora chi siano gli artefici: Deposizione (sec. XVII); Transito di San Giuseppe (sec.XVIII); San Geminiano (sec.XVIII).
Vi sono antiche acquasantiere: entrambe molto antiche, l'una con decorazione di putti (sec. XV) e l'altra con una forma di conchiglia che fornisce appoggio (sec. XVII). Domenico Traeri nel 1733 ha contribuito alla crescita della chiesa fornendole dell'organo che la cui locazione nel corso dei tempi ha trovato molte variazioni, trovando infine pace in una nuova cantoria sopra la porta principale.
Il ponte di Olina, ad un arco soltanto, eretto nel 1522, è il simbolo della frazione. Costruito sulle rovine di un ponte precedente, era di importanza strategica, in quanto collegava Modena con Pistoia. Data la rilevanza contribuirono alle spese anche gli stati di Firenze e Lucca[3]. Fu progettato dai famosi architetti Giovanni e Bernardo Parrocchetti, di Varese, che si stabilirono a Modena e gli furono concessi i cavalieri dal duca di Milano.
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