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11ª edizione dei Giochi olimpici moderni, tenutasi a Berlino (Germania) nel 1936 Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
I Giochi della XI Olimpiade (in tedesco: Spiele der XI. Olympiade), noti anche come Berlino 1936, si svolsero a Berlino, in Germania, dal 1º al 16 agosto 1936.
Giochi della XI Olimpiade | |||||||||||||||||||||
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(EN) "I Call the Youth of the World!" (DE) "Ich rufe die Jugend der Welt!" (traduzione: Invito i giovani del mondo!) | |||||||||||||||||||||
Città ospitante | Berlino, Germania | ||||||||||||||||||||
Paesi partecipanti | 49 (vedi sotto) | ||||||||||||||||||||
Atleti partecipanti | 3.963 (3.632 - 331 ) | ||||||||||||||||||||
Competizioni | 129 in 19 sport | ||||||||||||||||||||
Cerimonia apertura | 1º agosto 1936 | ||||||||||||||||||||
Cerimonia chiusura | 16 agosto 1936 | ||||||||||||||||||||
Aperti da | Adolf Hitler | ||||||||||||||||||||
Giuramento atleti | Rudolf Ismayr | ||||||||||||||||||||
Ultimo tedoforo | Fritz Schilgen | ||||||||||||||||||||
Stadio | Stadio Olimpico di Berlino | ||||||||||||||||||||
Medagliere | |||||||||||||||||||||
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Cronologia dei Giochi olimpici | |||||||||||||||||||||
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La decisione dello svolgimento dei Giochi olimpici a Berlino venne presa dal Comitato Olimpico Internazionale il 13 maggio 1931, allorché la Germania era ancora una repubblica democratica. In seguito, quando nel 1933 Adolf Hitler salì al potere, molte nazioni avanzarono la proposta di cambiare sede, ma il CIO rifiutò. Anche il Führer all'inizio si mostrò molto riluttante all'idea di dovere organizzare i Giochi: quando però Joseph Goebbels, ministro della propaganda, gli fece capire che tale occasione poteva rivelarsi un'efficace opera propagandistica per il regime nazista, Hitler cambiò idea.
Il governo tedesco non badò a spese e perciò vennero costruiti impianti e strutture all'avanguardia per l'epoca, che rappresentavano pienamente il gusto moderno del tempo. Fu pubblicato anche un bollettino quotidiano, l'Olympia Zeitung, stampato in 14 lingue con una tiratura di 300 000 copie. L'occasione olimpica venne inoltre celebrata dal film propagandistico Olympia della regista Leni Riefenstahl; così il cinema si configurò come uno dei più efficaci mezzi di comunicazione di massa di cui Hitler si servì.
Hitler non badò a spese: l'Olympiastadion di Berlino, che poteva contenere più di 100.000 spettatori, venne realizzato in materiali pregiati, con una struttura dalle forme classiche di memoria greco-romana, e accanto fu eretto un enorme campo di parata dove potevano riunirsi circa 500.000 persone. La piscina fu ampliata e il villaggio olimpico maschile, che sarà successivamente utilizzato prima come ospedale e poi come campo di prigionia durante la seconda guerra mondiale, fu composto da tante pittoresche villette e altrettanti campi di allenamento. Le donne risiedevano invece vicino allo stadio, in un complesso detto Casa della pace.
Durante i Giochi del 1936 venne introdotta un'aggiunta di primario valore per tutte le edizioni future, il percorso della fiamma olimpica; l'ultimo tedoforo portò la fiaccola olimpica sin dentro lo stadio, accendendo il braciere posto tra le gradinate dell'Olympiastadion.
Il Comitato olimpico tedesco, in conformità alle direttive naziste, impedì ai tedeschi di origine ebrea o rom di partecipare ai Giochi olimpici; l'unica ebrea tedesca a prendervi parte fu la fiorettista Helene Mayer. Questa decisione significò l'esclusione di molti dei migliori atleti del paese, come Gretel Bergmann, che fu sospesa dalla squadra tedesca pochi giorni dopo aver stabilito un record di 1,60 m nel salto in alto.[1][2]
Per protesta contro l'antisemitismo nazista, le nuotatrici austriache di origine ebraica Ruth Langer, Judith Deutsch e Lucy Goldner rifiutarono di partecipare,[3] affermando "Non boicottiamo l'Olimpia, ma Berlino"[4].
Durante i Giochi, il comandante del Villaggio Olimpico, Wolfgang Fürstner, fu improvvisamente sostituito. La ragione ufficiale da parte dei nazisti fu perché egli non aveva agito "con l'energia necessaria", causando danni significativi al sito. Egli si suicidò poco dopo la conclusione dei Giochi di Berlino, perché con l'introduzione delle leggi di Norimberga, che lo classificavano come ebreo, era stato dimesso dal suo incarico di ufficiale dalla Wehrmacht.[5]
In alcuni paesi, come gli Stati Uniti, si formò un movimento per il boicottaggio delle Olimpiadi di Berlino 1936, che ebbe anche il consenso del presidente Roosevelt, il quale inviò un osservatore, Avery Brundage, di tendenze ultraconservatrici e razziste, in Germania per rendersi meglio conto della situazione. L'osservatore, e futuro presidente del CIO, tornò negli USA veramente fiero dell'operato dei tedeschi.
Gli atleti statunitensi parteciparono quindi ai Giochi di Berlino. Tuttavia a New York, come anche si cercò di fare a Barcellona, fu organizzata una contro-olimpiade in contemporanea con lo svolgimento delle olimpiadi ufficiali.
È leggenda assai diffusa, ma si tratta di narrazione priva di fondamento, come dichiarato dallo stesso Jesse Owens, il rifiuto di Hitler di riconoscere le vittorie dell'atleta afroamericano. Egli infatti non celebrò alcuna vittoria, ma, mentre l'atleta statunitense passava sotto la tribuna d'onore, venne salutato da Hitler con un gesto della mano, al quale egli rispose.[6] Il fatto venne confermato anche da Eric Brown (1919–2016), pilota della Fleet Air Arm, che nel 2014 dichiarò in un documentario della BBC:[7]
«I actually witnessed Hitler shaking hands with Jesse Owens and congratulating him on what he had achieved.»
«Io in realtà sono stato testimone della stretta di mano tra Jesse Owens e Hitler, il quale si congratulò con lui per i risultati raggiunti.»
Al contrario fu Franklin Delano Roosevelt, in quel periodo impegnato in un'elezione e preoccupato della reazione degli Stati del Sud, a cancellare un appuntamento con il pluriolimpionico alla Casa Bianca.[8]
L'edizione fu anche la prima ad essere ripresa dall'occhio delle telecamere della televisione: il regime tedesco mise in onda il primo programma televisivo regolare al mondo per permettere ai possessori dell'apparecchio di seguire la visione in diretta dell'evento, mentre la Deutsche Reichspost, vista la scarsità di televisori privati, organizzò vari punti d'ascolto (le cosiddette "sale pubbliche televisive") in diverse zone di Berlino, affinché anche la gente comune potesse ammirare le imprese degli atleti.[9] La comunicazione olimpica assunse, insomma, un ruolo preponderante nell'intento di nazificazione del Cancelliere tedesco, tanto da trasformare i Giochi Olimpici in una potente arma di propaganda.
Vennero aggiunte le prove di canoa, di pallamano, di pallacanestro (che era comparsa per l'ultima volta nell'Olimpiade del 1904) e di baseball (a livello dimostrativo). In aggiunta si tennero anche delle sfilate e dei saggi della gioventù hitleriana in stile ellenico. Il vero miracolo fu comprimere questo programma sterminato nelle ormai canoniche due settimane di durata dei Giochi.
Oltre al programma ufficiale si svolsero i seguenti sport dimostrativi:
● | Cerimonia di apertura | ● | Competizioni | ● | Numero Finali | ● | Cerimonia di chiusura |
Sport | Agosto 1936 | Finali | |||||||||||||||
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1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | ||
Cerimonia d'apertura | ● | ||||||||||||||||
Atletica leggera | 4 | 2 | 5 | 3 | 5 | 2 | 2 | 6 | 29 | ||||||||
Calcio | ● | ● | ● | ● | ● | ● | ● | ● | ● | 1 | 1 | ||||||
Canoa/kayak | 5 | 4 | 9 | ||||||||||||||
Canottaggio | ● | ● | ● | 7 | 7 | ||||||||||||
Ciclismo | ● | 1 | 3 | 2 | 6 | ||||||||||||
Equitazione | ● | 2 | ● | ● | 4 | 6 | |||||||||||
Ginnastica | ● | 7 | 1 | 9 | |||||||||||||
Hockey su prato | ● | ● | ● | ● | ● | ● | ● | 1 | 1 | ||||||||
Lotta | ● | ● | 6 | 1 | ● | ● | ● | 7 | 14 | ||||||||
Nuoto | ● | 1 | 1 | 3 | ● | 1 | 2 | 3 | 11 | ||||||||
Pallacanestro | ● | ● | ● | ● | ● | ● | ● | 1 | 1 | ||||||||
Pallamano | ● | ● | ● | ● | ● | 1 | 1 | ||||||||||
Pallanuoto | ● | ● | ● | ● | ● | ● | ● | 1 | 1 | ||||||||
Pentathlon moderno | ● | ● | ● | ● | 1 | 1 | |||||||||||
Polo | ● | ● | ● | ● | ● | 1 | 1 | ||||||||||
Pugilato | ● | ● | ● | ● | ● | 7 | 8 | ||||||||||
Scherma | ● | 1 | 1 | 1 | ● | 1 | ● | ● | 1 | ● | 1 | ● | 1 | 7 | |||
Sollevamento pesi | 2 | 1 | 2 | 5 | |||||||||||||
Tiro | 1 | 1 | 1 | 3 | |||||||||||||
Tuffi | ● | 1 | 1 | 1 | ● | 1 | 4 | ||||||||||
Vela | ● | ● | ● | ● | ● | ● | 3 | 1 | 4 | ||||||||
Cerimonia di chiusura | ● | ||||||||||||||||
Finali | 6 | 3 | 12 | 7 | 8 | 9 | 12 | 14 | 6 | 13 | 3 | 5 | 11 | 16 | 4 | 129 |
La solenne cerimonia di apertura delle Olimpiadi avvenne il 1º agosto, con un pubblico entusiasta di 120.000 persone che gridava a gran voce “Heil Hitler”; il punto culminante dei festeggiamenti fu durante l'ingresso nello stadio di un tedoforo che reggeva la fiaccola accesa a Olimpia e arrivata, dopo un viaggio di 3.075 km per tutta l'Europa, a Berlino, grazie a staffette che avevano percorso circa 1 km a testa. Da allora tale procedura sarebbe divenuta tradizione a ogni edizione delle Olimpiadi. Tutto questo portò a un olimpiade organizzata perfettamente e, come mai prima, i Giochi coinvolsero il pubblico: furono venduti oltre quattro milioni di biglietti.
Il successo dell'équipe tedesca fu agevolato sia dal "dilettantismo di Stato", che consentì agli atleti di prepararsi a tempo pieno, senza preoccupazioni economiche (in quanto furono alimentati, curati ed alloggiati a spese dello Stato), sia dall'introduzione di alcune nuove specialità, come la canoa e il kayak, poco praticate negli altri paesi.[10]
La Germania ben figurò, non salendo sul podio solo nel calcio, nel polo e nel basket.
Nella maratona due coreani, al tempo sudditi del Giappone, vinsero oro e bronzo.
Posizione | Paese | Totale | |||
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1 | Germania | 33 | 26 | 30 | 89 |
2 | Stati Uniti | 24 | 20 | 12 | 56 |
3 | Ungheria | 10 | 1 | 5 | 16 |
4 | Italia | 8 | 9 | 5 | 22 |
5 | Finlandia | 7 | 6 | 6 | 19 |
Francia | 7 | 6 | 6 | 19 | |
7 | Svezia | 6 | 5 | 9 | 20 |
8 | Giappone | 6 | 4 | 8 | 18 |
9 | Paesi Bassi | 6 | 4 | 7 | 17 |
10 | Gran Bretagna | 4 | 7 | 3 | 14 |
11 | Austria | 4 | 6 | 3 | 13 |
12 | Cecoslovacchia | 3 | 5 | 0 | 8 |
13 | Argentina | 2 | 2 | 3 | 7 |
Estonia | 2 | 2 | 3 | 7 | |
15 | Egitto | 2 | 1 | 2 | 5 |
16 | Svizzera | 1 | 9 | 5 | 15 |
17 | Canada | 1 | 3 | 5 | 9 |
18 | Norvegia | 1 | 3 | 2 | 6 |
19 | Turchia | 1 | 0 | 1 | 2 |
20 | India Britannica | 1 | 0 | 0 | 1 |
Nuova Zelanda | 1 | 0 | 0 | 1 | |
22 | Polonia | 0 | 3 | 3 | 6 |
23 | Danimarca | 0 | 2 | 3 | 5 |
24 | Lettonia | 0 | 1 | 1 | 2 |
25 | Romania | 0 | 1 | 0 | 1 |
Sudafrica | 0 | 1 | 0 | 1 | |
Jugoslavia | 0 | 1 | 0 | 1 | |
28 | Messico | 0 | 0 | 3 | 3 |
29 | Belgio | 0 | 0 | 2 | 2 |
30 | Australia | 0 | 0 | 1 | 1 |
Filippine | 0 | 0 | 1 | 1 | |
Portogallo | 0 | 0 | 1 | 1 | |
Totale | 130 | 128 | 130 | 388 |
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