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Ogoh-ogoh

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Ogoh-ogoh
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Gli ogoh-ogoh[1][2] sono degli enormi pupazzi tipici dell'isola indonesiana di Bali. Gli ogoh-ogoh raffigurano i demoni bhuta-kala della mitologia indo-balinese. Vengono costruiti per la parata ngrupuk in onore degli spiriti malefici che si tiene durante la vigilia, il pengerupukan[3], del Capodanno balinese, il nyepi[4].

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Ogoh ogoh nella parata di Ubud, 2008

Etimologia del termine

Ogoh-ogoh deriva dalla lingua balinese e significa "agitare", "scuotere"[5]. Infatti, durante il corteo gli ogoh-ogoh vengono scossi dai portatori per farli sembrare vivi, in grado di ballare. Atto che avrebbe lo scopo di disorientare gli spiriti maligni.

Storia

Dell'origine dell'ogoh-ogoh ci sono diverse versioni:

  • che fossero conosciuti sin dagli albori della storia balinese e venissero usati nelle processioni di cremazione, il pitra yadnya o cosiddetto ngaben[6].
  • che siano ispirati dalla tradizione ngusaba ndong-nding[7] del villaggio di Selat a Karangasem, nel quale si creano grandi pupazzi per respingere lo spirito maligno.
  • un'altra ipotesi sarebbe che la creazione del pupazzo si rifarebbe alla leggenda indigena del Barong Landung'[8], per cui la mitica coppia di feroci sovrani, Raden Datonta e Sri Dewi Baduga, vissuti dell'antica Bali, vengano esorcizzati sotto forma di enormi pupazzi.

Tuttavia il fatto più certo è che gli ogoh-ogoh si sono diffusi in tutta l'isola negli anni '80, quando divennero parte delle cerimonie del nyepi che a suo volta fu incluso nell'elenco delle festività nazionali[9] indonesiane nel 1983. Il corteo dei mostruosi giganti ha fatto la sua prima comparsa nella parata Pesta Seni Bali XII (Balinese Art Festival XII)[10] di Denpasar.

Il pengerupukan del 2020 è stato annullato a causa della pandemia di COVID-19.[11]

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Simbologia

Lo scopo principale della creazione degli ogoh-ogoh è la purificazione dell'ambiente dalle energie negative, come l'odio, la rabbia, l'avidità, ecc.[12] Oltre a essere il simbolo degli spiriti malefici, l'ogoh-ogoh è considerato anche il simbolo della diversità tra le cose nel cosmo. Per i balinesi il cosmo[13] è costituito da creature di vario genere, spiriti, energie positive e altre negative ed è compito dell'uomo mantenerli in armonia tra loro.

La vigilia di ogni nuovo anno è il giorno in cui questo concetto di equilibrio deve essere compiuto, infatti nella lunga notte del silenzio (il nyepi) gli dei e gli spiriti degli antenati discendono sulla terra per visitare Bali, la cosiddetta "isola degli dei e dei 1000 templi"[14].

Il motivo per cui ogoh-ogoh deve essere bruciato è legato al significato di ogoh-ogoh come incarnazione di Bhuta Kala. In altre parole, bruciare ogoh-ogoh ha il significato di eliminare le cattive qualità inerenti agli esseri umani.[15]

Costruzione

Un ogoh-ogoh è una figura a corpo intero fatta di carta, bambù, legno e altri materiali, installata su un supporto costruito con assi di legno e bambù per essere sollevato e portato in giro per il villaggio durante la parata.

Di solito gli ogoh-ogoh vengono costruiti dalla "Seka Truna-Truni"[16] (l'organizzazione giovanile) che ha sede nei padiglioni comunali, meglio conosciuti come banjar bali. Alla lavorazione di un pupazzo possono partecipare più persone e la lavorazione può durare anche diverse settimane.

Esistono anche i mini ogoh-ogoh, quelli fatti in casa dai bambini e i souvenir per i turisti.

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La parata Ngrupuk

La processione inizia nel tardo pomeriggio, gli ogoh-ogoh di tutto il villaggio vengono fatti sfilare per le strade e a ogni incrocio a T i pupazzi vengono fatti ruotare tre volte in senso antiorario. La cerimonia si conclude, a notte fonda, con grandi falò in cui gli ogoh-ogoh vengono bruciati[17].

Personaggi

La tradizione vuole che gli ogoh-ogoh siano le rappresentazioni di creature mostruose, cannibali, vampiri, streghe e orchi della mitologia induista, tratti dai testi sacri e dai poemi epici del Rāmāyaṇa e del Mahābhārata, ma anche da leggende locali.

  • Rangda, la malefica regina dei demoni
  • Kālī, la feroce dea indù
  • Leyaks, strega dal volto suino
  • Rāvaṇa, il re dalle 10 teste
  • Jeluluk, la strega che mangia i bambini
  • Sang Suratma, il guardiano degli inferi
  • Nāga, il serpente celeste
  • Gajah, uomo con testa di elefante
  • Kala Tetajen, il dio delle scommesse e della lotta dei galli

Spesso gli ogoh-ogoh rappresentano anche personaggi noti quali attori, politici e criminali.[18]

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Note

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Bibliografia

Voci correlate

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Altri progetti

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