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Sovrano unno Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Octar[1], o anche Uptar[2], in greco chiamato Ούπταρος, Ouptaros (... – Reno, 430), è stato re degli Unni.
Governò insieme al fratello Rua, come afferma Giordane nel Getica: «[...] Mundzucus, del quale erano fratelli Octar e Rua, che si suppone siano stati re prima di Attila»[3]. Munzuco era il padre di Attila, ma non è mai stato sovrano degli Unni[3]. Secondo Prisco di Panion Oebarsius, il quarto fratello, era ancora vivo nel 448[3]. Non sono noti i loro antenati o la relazione con i precedenti sovrani Uldino e Charaton[4]: probabilmente i quattro fratelli erano figli di Uldino[5].
Una simile condivisione del potere, dove probabilmente Rua dominava gli Unni orientali mentre Octar gli Unni occidentali, si ritrova anche con Attila e Bleda[6].
Secondo Socrate Scolastico Octar, che chiama Ouptaros, morì nel 430 presso il Reno[7] nel corso di una spedizione contro i Burgundi, dopo aver effettuato numerose incursioni contro questo popolo che all'epoca era stanziato sul Meno: essi fecero appello ad alcuni missionari cristiani e a un vescovo della Gallia venuto da oltre il Reno, il quale li battezzò[5]. Alla morte di Octar, «soffocato dalla sua stessa ingordigia in piena notte» (una frase di difficile interpretazione: lo stesso problema si presenterà con la morte di Attila) tremila neofiti cristiani burgundi massacrarono diecimila unni disorganizzati per la morte del loro capo[5].
Il nome è noto in due varianti, la greca Ούπταρος (Ouptaros) e la Latina Octar[8]. Il passaggio da -ct- a -pt- è tipico del Latino Balcanico[8][9]. Omeljan Pritsak fa derivare il nome dalla parola Turco-Mongola *öktem (forte, coraggioso; fiero, orgoglioso) e dal verbo ökte- / oktä- (incoraggiare)[8].
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