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romanzo scritto da Erich Maria Remarque Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Niente di nuovo sul fronte occidentale (titolo originale Im Westen nichts Neues, letteralmente All'Ovest niente di nuovo) è un romanzo di guerra di Erich Maria Remarque, pseudonimo di Erich Paul Remark, veterano della prima guerra mondiale.
Niente di nuovo sul fronte occidentale | |
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Titolo originale | Im Westen nichts Neues |
Autore | Erich Maria Remarque |
1ª ed. originale | 1928 |
1ª ed. italiana | 1931 |
Genere | Romanzo |
Sottogenere | Guerra |
Lingua originale | tedesco |
Ambientazione | Fronte occidentale della Grande Guerra (1914-1918) |
Protagonisti | Paul Bäumer |
Seguito da | La via del ritorno |
Il libro narra il trauma psicologico e mentale subìto dai soldati tedeschi durante il conflitto, e il distacco dalla vita civile provato da molti di questi uomini, una volta tornati, angosciati e tormentati spiritualmente, a casa dal fronte. Una guerra che si era risolta nella sconfitta dell'impero tedesco.
Il romanzo fu pubblicato per la prima volta sul giornale tedesco Vossische Zeitung tra il novembre e dicembre 1928 e apparve in volume alla fine di gennaio del 1929[1]; il successo fu immediato ed enorme, fu tradotto in 32 lingue[2] e nei soli primi 18 mesi ne furono vendute oltre 2 milioni e mezzo di copie nelle varie lingue. Romanzo pacifista, e a giudizio di Jörg Drews assolutamente apolitico, fu scritto con un linguaggio semplice e giornalistico ma reputato un atto di accusa, oltre che contro la guerra, contro gli adulti, genitori e insegnanti, che con discorsi nazionalisti e sciovinisti avevano spinto i giovani verso posizioni belliciste.[3] Una parte del pubblico tedesco rimase scioccata quando scoprì che la tesi del libro, invece di esaltare e celebrare l'eroismo dei combattenti, evidenziava la futilità della guerra e i suoi orrori. La reazione ostile al libro, che sfidava gli ideali del militarismo, dell'onore e del patriottismo, fu sfruttata dai nazionalsocialisti, oltraggiati dalla rappresentazione della guerra mondiale, che mostrava le vulnerabilità dei soldati. Già nel 1930 Joseph Goebbels organizzò tafferugli contro il film omonimo tratto dal romanzo: dimostrazioni di protesta ebbero luogo dovunque la pellicola veniva trasmessa per tutta la Germania[3]. Il libro e la sua continuazione, La via del ritorno, furono prima banditi dalla vendita e dalla pubblicazione per ordine di Goebbels, nuovo ministro della propaganda, come 'antipatriottici'; poi, il 10 maggio 1933, dati alle fiamme dai nazisti nel primo rogo di libri, che ebbe luogo pubblicamente davanti all'Università Humboldt di Berlino. Remarque, privato della cittadinanza tedesca e costretto all'esilio, si trasferì in Svizzera.
Anche in Europa, il libro, considerato propaganda antiguerra, fu bandito: in Austria, nel 1929, ne fu vietata la lettura ai militari; in Cecoslovacchia, espulso dalle biblioteche militari.[4]
In Italia l'editore Arnoldo Mondadori ne affidò la traduzione all'intellettuale cattolico Stefano Jacini già nel 1929; ma una segnalazione apparsa il 24-25 agosto 1929 sul quotidiano fascista Il Tevere bloccò l'impresa e il 22 aprile 1930 la circolazione del romanzo fu proibita anche in Italia. Dopo molte insistenze della Mondadori, il 21 maggio 1931 il dittatore Benito Mussolini ne consentì la stampa, ma non la distribuzione in Italia. L'edizione della Mondadori, contenente nella copertina e nel frontespizio la dicitura «Edizione per l'estero», fu pertanto distribuita solo fuori dall'Italia dalla rivista svizzera Illustrazione Ticinese.[5]
Facendo leva sugli ideali della nazione, onore e orgoglio, gli insegnanti di una scuola tedesca persuadono i propri allievi ad arruolarsi come volontari per difendere la propria patria. Il protagonista, Paul Bäumer, si arruola insieme ad alcuni suoi compagni di classe che purtroppo andranno tutti incontro a una tragica fine. Hanno tutti diciannove anni e sono convinti di vivere una grande avventura, di essere destinati a diventare eroi della propria patria. Tuttavia, con il passare del tempo, i ragazzi si accorgono di quanto la guerra sia inutile e si chiedono, senza ottenere davvero risposte precise, chi volesse dar vita al conflitto e per quale motivo.
Giorno dopo giorno l'avventura si trasforma in una tragedia, in cui i vincoli di sostegno e cameratismo che servivano a superare le atrocità e le difficoltà quotidiane spariscono con la morte dei compagni di Bäumer. Anche al protagonista è riservato lo stesso destino. Morirà in una giornata serena, poco tempo prima della capitolazione dell'esercito tedesco, ormai agli sgoccioli. E l'espressione sul suo volto alla morte sarà così serena che nessuno immagina sia potuto morire in un ambiente tanto crudo quanto quello della guerra.
Il romanzo è ambientato tra il 1914 e il 1918, durante la prima guerra mondiale, nelle trincee e sui campi di battaglia occidentali nei quali è stata combattuta la Grande guerra. Gli ambienti secondari sono: la scuola nel paese dei ragazzi, l'accademia militare, la casa di Paul e quella di Kemmerich.
All Quiet on the Western Front è un adattamento radiofonico trasmesso nel 2008 su BBC Radio 3, con Robert Lonsdale e Shannon Graney, scritto da Dave Sheasby, diretto da David Hunter.
All Quiet on the Western Front, è il libro a fumetti pubblicato nel 1952, nella serie dei Classics Illustrated.
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