Loading AI tools
cantante, batterista e produttore discografico italiano (1912-1969) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Natalino Otto, pseudonimo di Natale Codognotto (Cogoleto, 24 dicembre 1912 – Milano, 4 ottobre 1969), è stato un cantante, batterista e produttore discografico italiano, iniziatore del genere swing in Italia.
Natalino Otto | |
---|---|
Natalino Otto nel 1943 | |
Nazionalità | Italia |
Genere | Musica leggera Swing[1] Jazz |
Periodo di attività musicale | 1940 – 1966 |
Etichetta | Fonit, Telerecord, ARC |
Album pubblicati | 14 |
Studio | 14 |
Sito ufficiale | |
Iniziò a lavorare come sarto. Giovanissimo, prese lezioni di musica e suonò come batterista con gruppi musicali di Genova. A sedici anni si imbarcò sul transatlantico Conte di Savoia come batterista di bordo; qui assunse il nome d’arte di Natalino Otto e cantava i ritornelli con un megafono.
Nel 1935 a New York conobbe Gene Krupa (che gli aveva procurato una scrittura presso un'emittente radiofonica italo-americana) e strinse amicizia con Joe Venuti, che gli propose di trasferirsi in America, ma Natalino, dopo aver attraversato l'Atlantico per 38 volte, il 18 novembre 1935 sbarcò definitivamente a Genova.[2]
Dall'America, oltre all'esperienza di aver ascoltato e suonato la musica d'oltreoceano, i nuovi generi musicali jazz e swing, aveva portato dischi, spartiti e un microfono che sostituirà il vecchio megafono.
Rientrato in Italia, si unì all'orchestra da ballo del violinista Franco Grassi; in seguito si trasferì a Roma, dove si esibì con l'orchestra di Armando Fragna e, quando quest'ultimo arrivò alla radio, Natalino andò a Milano. Qui lavorò col sassofonista Pierotti e, nel 1937, incontrò Gorni Kramer con il quale, a partire dall'estate di quell'anno a Viareggio, cominciò quello che sarebbe stato un lungo sodalizio, proponendo un repertorio di musiche jazz.
A causa della proposta di un repertorio innovativo, fortemente ispirato alla musica americana del periodo, si dovette scontrare con la realtà italiana, dove ogni influenza esterofila era vietata. Fu costretto a cambiare i titoli di alcune canzoni: Saint Louis Blues fu tradotto letteralmente in Le tristezze di San Luigi (o di St. Louis, secondo le versioni), Mister Paganini divenne Maestro Paganini. L'EIAR, l'ente radiofonico di stato, non trasmetteva i suoi pezzi, definiti "barbara antimusica negra".
Escluso dalla radio, il cantante ligure si dedicò alle molte incisioni discografiche e ai molti spettacoli teatrali, sempre in stretta collaborazione con l'orchestra del maestro Gorni Kramer. In poco tempo riuscì a conquistare il pubblico attraverso i suoi dischi: caso raro, se non unico per l'epoca, di un cantante arrivato al successo senza passare per la radio. I suoi pezzi swing facevano ballare gli italiani e gli meritarono il titolo di "Re del ritmo". Otto si inserì nel filone musicale inaugurato in Italia dall'etichetta Fonit che, in barba alle disposizioni del regime fascista, tentava di importare musica d'oltreoceano "proibita" e di riproporla anche in versione italianizzata.[3]
Nel 1938, insieme a Kramer, arrivò all'EIAR, ma i due poco dopo vennero allontanati dalla radio; partirono dunque per delle tournée all'estero. Al rientro in Italia, vennero loro sequestrati i passaporti. Nonostante alcuni cantanti dallo stile esotico (Alberto Rabagliati, il Quartetto Cetra e Ernesto Bonino) fossero riusciti a entrare nelle simpatie della radio di stato, Natalino Otto continuò a subire l'ostracismo; tuttavia i suoi dischi andavano a ruba.[4] Negli anni '40 lavorò nel cinema, con ruoli di cantante in alcuni film. Fu il protagonista di Tutta la città canta diretto da Riccardo Freda nel 1943, partecipò anche ai film La casa senza tempo e Carosello del varietà. Nel 1944 pubblicò il suo primo brano di grande successo Perduto amore (in cerca di te).
Dopo la fine della guerra e con l'avvento della democrazia, finalmente Natalino si poté godere il successo; tuttavia i suoi rapporti con la Rai rimasero occasionali.
Negli anni cinquanta, con la nascita del Festival di Sanremo, si aprì una nuova stagione nella musica italiana. Natalino nel 1953 venne invitato a Sanremo per sostituire Teddy Reno, che però andò in scena febbricitante, per cui l'occasione fu rimandata all'anno successivo.
Natalino Otto partecipò a cinque edizioni del Festival di Sanremo. Nel 1954 si piazzò al quarto posto con Notturno ed il suo miglior piazzamento fu il terzo posto nel 1955 con il brano Canto nella valle.
Il 2 giugno 1955 sposò la cantante Flo Sandon's e i due vennero scritturati assieme dalla Rai. Nel 1957 ritornò al Festival di Sanremo, prese parte al Festival di Venezia e alla trasmissione radiofonica Voci e volti della fortuna. Negli anni successivi tornò nuovamente al Festival di Sanremo, ma ben presto rimarrà al di fuori della manifestazione, incidendo comunque dischi di successo. Nel 1950 fondò la casa discografica Bolero, la prima ad accettare canzoni di Fred Buscaglione.
Nel 1960 prese parte, insieme a Flo Sandon's, a una serie di sketch della rubrica televisiva Carosello, pubblicizzando il sapone della Lico-Phar.[5]
Nello stesso anno affiancò all'attività di cantante, oltre a quella già esistente dal 1950 di editore musicale, quella di produttore discografico, fondando l'etichetta Telerecord[6] e dedicandosi anche all'organizzazione di spettacoli e alla ricerca di materiale musicale dimenticato; ripubblicò inoltre con la sua casa discografica nuovi arrangiamenti delle sue vecchie canzoni, reincise con i Gentlemen, che diventarono il suo complesso formato da Pupo De Luca alla batteria, Paolo Salonia oppure Giorgio Azzolini al basso, Franco Cerri oppure Alberto Pizzigoni alla chitarra, Enrico Intra al piano, Giancarlo Barigozzi al flauto e Glauco Masetti al sax.
Morì nell'ottobre 1969, all'età di 56 anni, stroncato da un secondo attacco cardiaco, dopo essere stato colpito da infarto una settimana prima.[7]
«Professore per favore
mi vuol dir se è nato prima
l'uovo oppure la gallina?"
Che figura, il professore non lo sa»
Natalino Otto fu un cantante molto prolifico. Arrivò a incidere oltre duemila canzoni. Tra quelle di maggior successo, Biriei, il suo brano di esordio, In cerca di te (perduto amor), Ho un sassolino nella scarpa, Mamma voglio anch'io la fidanzata (il cui ritornello è stato campionato nel brano rap degli Articolo 31 La fidanzata), Birimbo birambo, Mister Paganini, Polvere di stelle (di cui incise anche una seconda versione nel 1960), Op op trotta cavallino, Natalino studia canto, Lungo il viale, La classe degli asini, No Jazz, Fidanzatina, Laura (ottima versione con i Gentlemen sempre nel 1960) e, quale tributo in lingua genovese (come autori la coppia Reverberi - Calabrese) ricordiamo Baexinna del 1965.
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.