My Name Is Joe è un film del 1998 diretto da Ken Loach, secondo film sceneggiato da Paul Laverty.
My Name Is Joe | |
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Una scena del film | |
Titolo originale | My Name Is Joe |
Paese di produzione | Regno Unito, Francia, Spagna, Italia, Germania |
Anno | 1998 |
Durata | 105 min |
Rapporto | 1,85:1 |
Genere | drammatico |
Regia | Ken Loach |
Soggetto | Paul Laverty |
Sceneggiatura | Paul Laverty |
Produttore | Rebecca O'Brien |
Produttore esecutivo | Ulrich Felsberg |
Fotografia | Barry Ackroyd |
Montaggio | Jonathan Morris |
Musiche | George Fenton |
Scenografia | Martin Johnson, Fergus Clegg |
Costumi | Rhona Russell |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Il titolo del film è la frase con cui gli alcolisti anonimi iniziano quando parlano della loro vita.
Loach, fedele al suo cinema documentaristico comprendente anche attori non professionisti, racconta la vita di Joe, senza filtri e remore, analizzando le differenze sociali e di cultura tra Joe e Sara, il rapporto fraterno e paterno tra Joe e Liam.
Il linguaggio del film è volutamente grezzo e scurrile.
Il film presentato in concorso alla 51ª edizione del Festival di Cannes, ha valso a Peter Mullan il premio per la migliore interpretazione maschile.[1].
Girato tra le città di Tarbert, Loch Fyne, Argyll, Bute, Glasgow, Strathclyde.[2]
In Italia il film è stato distribuito nelle sale dal 4 dicembre 1998 da Bim distribuzione.[3]
Trama
Nella Glasgow della fine degli anni '90, nei sobborghi proletari, vive Joe, ex alcolista, disoccupato: sopravvive con il sussidio e facendo qualche piccolo lavoro in nero, allena una piccola e sgangherata squadra di quartiere, composta da ragazzi problematici, drogati, emarginati sociali, fra cui Liam, amico di Joe.
Joe, rivedendo in Liam se stesso, tenta di aiutare il ragazzo, che è sposato con una tossicodipendente. Così Joe incontra Sara, assistente sociale, che rimane colpita dall'altruismo di Joe, e alla fine si innamora di lui.
Le differenze, sociali, economiche e culturali tra Joe e Sara svaniscono, e fra loro nasce un amore puro e innocente.
Liam, a causa della tossicodipendenza della moglie, ha dei pesanti debiti con degli spacciatori, che gli chiedono di effettuare una consegna di droga per conto loro. Joe decide di aiutare Liam e di effettuare lui la consegna, ma quando Sara lo scopre decide di lasciarlo, e non gli rivela di essere incinta.
Joe è combattuto dalla voglia di aiutare Liam e dalla paura di perdere Sara, l'unica donna che lo abbia mai amato, che rappresenta la sua speranza di poter avere finalmente una vita migliore e felice, di poter avere qualcuno da amare, con cui progettare un futuro.
Joe decide di non aiutare Liam, nella speranza di potersi riappacificare con Sara, ma Liam si mette nei guai: quando va a cercare Joe per chiedergli aiuto lo trova ubriaco, allora Liam disperato si suicida davanti a Joe, che non riesce a salvarlo, offuscato dall'alcool.
Joe e Sara si rincontrano al funerale di Liam. Nell'ultima scena Joe e Sara si riavvicinano, lasciando aperta la possibilità che i due possano ritornare insieme.
Riconoscimenti
- 1998 – Festival di Cannes
- 1998 – British Independent Film Awards
- Miglior film indipendente britannico
- Miglior regista a Ken Loach
- Miglior sceneggiatura a Paul Laverty
- Candidatura alla miglior attrice a Louise Goodall
- Candidatura al miglior attore a Peter Mullan
- 1998 – Seminci
- Espiga de oro per il miglior film
- Miglior attore a Peter Mullan
- 1999 – Premio Robert
- Miglior film straniero non statunitense
Note
Collegamenti esterni
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