Ha portato nella cultura psicoanalitica italiana l’insegnamento di Jacques Lacan.
Nata a New York da una famiglia di origine ashkenazita proveniente dalla mitteleuropa, ha studiato e si è laureata giovanissima alla Columbia University.
Arrivata in Francia con una borsa Fullbright, si laurea in medicina a Parigi.
Deve la sua formazione psicoanalitica a Jacques Lacan di cui è stata allieva diretta. Ha lavorato con Françoise Dolto, Maud Mannoni, Moustapha Safouan e molti altri esponenti francesi nelle strutture pubbliche e nella pratica privata.
Ha partecipato fin dalla sua fondazione ai lavori dell’ École freudienne de Paris [1].
Trasferitasi a Roma nel 1974 ha portato nella cultura psicoanalitica italiana l’insegnamento di Jacques Lacan. Muriel Drazien e gli psicoanalisti lacaniani, diventano nel tempo un punto di riferimento culturale sulla stampa italiana [2].
Nel 1983, ha fondato l’Associazione Psicoanalitica Cosa Freudiana[3] dopo la morte di Lacan e la dissoluzione della sua Scuola.
In seguito, nel 2001, ha istituito con il MIURil Laboratorio Freudiano[4] per la formazione degli psicoterapeuti di cui è stata direttore e docente.
Membro dell’ALI (Association Lacanienne Internationale)[5] ha svolto la sua attività clinica fra Roma e Parigi.
Linguaggio del desiderio e interpretazione in Interpretazione e desiderio di interpretazione, Università di Roma, La Sapienza, 2001.
Il ritorno, in Psicanalisi e Cultura oggi, Mazara del Vallo, 2001.
Existe-t-il une perversion féminine? in Le cas de la Jeune homosexuelle vu par Freud, Lacan…et quelques autres, Editions de l’Association Freudienne Internationale, Paris, 2002.
Duce, tu n’es plus mon père, in La Célibataire, Revue Lacanienne de Paris, EDK, Paris 2003.
Dizionario di psicanalisi, Roland Chemama e Bernard Vandermersch, a cura di C. Albarello e M. Drazien, Gremese, Roma, 2004. ISBN 8884401704
Nora calzava a Jim come un guanto. Escursione intorno al desiderio maschile e femminile, in Desiderio di uomo e desiderio di donna, a cura di M. Fiumanò, Roma, Carocci. ISBN 9788843043156
Coppie. Una storia psicanalitica: il nodo di Lacan, Carocci, ISBN 9788843040544
«Insomma, o l’una o l’altra», in Reset, numero 108, Roma, 2008.
Le Sinthome, in Revue Lacanienne de Paris, La Célibataire, EDK, Sèvres, 2009.
La macchia di Venere in Donna allo specchio, Skira, Ginevra-Milano, 2010.
Joyce. L'amour entre symptôme et sinthome, in Dante Alighieri. Les effets inattendus de l'amour de la langue, La Célibataire, 21.
Lo sguardo del mondo L'Osservatore Romano, 18 dicembre 2010. Versione online
L’amore di transfert. La formazione di un’analiste, in Le mie sere con Lacan (Scilicet. Studi di psicanalisi in Italia), ed. C. Fanelli-J. Jerkov, Roma, Editori Internazionali Riuniti, ISBN 978-99-559-9088-8.
Joyce et l’élangues, in Une journée entière avec James Joyce, La Célibataire, 27.
Il Laboratorio Freudiano per la formazione degli psicoterapeuti è una scuola di specializzazione riconosciuta dal MIUR (con D.M. nr. 509/98 del 20.01.01), che si riconosce nella trasmissione del sapere proprio alla psicoanalisi. https://www.laboratoriofreudiano.it/
L'ALI è la "International Lacanian Association" che riunisce gli psicoanalisti che continuano il lavoro di Freud e Lacan in 17 paesi. Fondata nel 1982 da Charles Melman, Marcel Czermak, Claude Dorgeuille, Jean Bergès e altri. http://www.freud-lacan.com