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Il Monte San Biagio (620m) è un monte dell'Appennino lucano, interamente contenuto nel territorio del comune di Maratea.
Monte San Biagio | |
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Il monte San Biagio, a sinistra, con la statua del Redentore sulla cima più alta. | |
Stato | Italia |
Regione | Basilicata |
Provincia | Potenza |
Altezza | 620 m s.l.m. |
Catena | Appennino lucano |
Coordinate | 39°59′21.98″N 15°43′19.25″E |
Mappa di localizzazione | |
Nel 2012 l'intera montagna, per il suo patrimonio naturale, paesaggistico, storico ed artistico, è stata dichiarata una delle Meraviglie Italiane da parte del Forum Nazionale Giovani.[1]
Le prime frequentazioni umane sul monte accertate dall'archeologia risalgono all'epoca romana. La tradizione popolare di Maratea vuole che, in epoca classica, il monte ospitasse un tempio dedicato alla dea Minerva, e che pertanto si chiamasse monte Minerva.
Nel Medioevo ospitò l'unica cellula abitata del territorio marateota, e qui vi nacque il cosiddetto Castello, cioè l'antica Maratea fortificata da mura e protetta naturalmente dalle pareti rocciose del monte.
Assunse il suo attuale nome in seguito all'arrivo delle reliquie di San Biagio di Sebaste a Maratea.
Il monte domina il paesaggio costiero di Maratea.
Morfologicamente questo monte è una continuazione del rilievo del Monte Crivo (1277 m), che si estende quasi a picco sul mar Tirreno.
Oggi il suo aspetto è dominato dalla colossale statua del Redentore, che si trova sul suo sperone roccioso più alto.
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