Monastero di Petersberg
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Il monastero di Petersberg (oggi chiesa di San Pietro di Petersberg) era un monastero benedettino situato presso Petersberg, nei pressi di Fulda, in Bassa Franconia, Germania. Costruito nel IX secolo, il monastero viene già citato in documenti del 1020 col nome di Mons Sancti Petri. Al suo interno, il complesso accoglie le pitture murali più antiche dell'intera Germania.
Monastero di Petersberg | |
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Stato | Germania |
Località | Petersberg (Assia) |
Coordinate | 50°33′41.4″N 9°42′41.18″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Diocesi | Fulda |
Nella cripta del monastero venne sepolta santa Lioba di Tauberbischofsheim, motivo per cui nei secoli la chiesa del monastero divenne nota anche col soprannome di Liobakirche. Dal 1995 è tornato nella chiesa il reliquiario col teschio della santa.
Il monastero di Petersberg si trova ancora oggi isolato su un poggio basaltico che sovrasta l'omonimo villaggio, nei pressi della città di Fulda. La chiesa offre un'ampia vista sul bacino del fiume Fulda, sulla città omonima, sull'abitato di Petersberg e su gran parte dei luoghi circostanti, essendo l'unica altura così sopraelevata.
Una prima chiesa in questo punto venne probabilmente costruita già al tempo dell'abate Baugulfo di Fulda a cavallo tra l'VIII e il IX secolo. L'abate di Fulda Rabano Mauro negli anni '30 del IX secolo fece costruire una basilica a tre navate e istituì per primo un monastero benedettino su quello che già era noto col nome di Petersberg (monte di San Pietro). La chiesa venne consacrata dallo stesso Rabano Mauro il 28 settembre 836/838, il quale fece inoltre trasportare in loco le spoglie di santa Lioba di Tauberbischofsheim dalla collegiata di Fulda alla cripta della chiesa di San Pietro che venne per l'appunto costruita.
L'edificio venne distrutto da un attacco degli ungari nel 915, e pertanto l'abate di Fulda, Haicho, fece restaurare gli edifici bruciati. Altri danni si verificarono nel 1327/1331, durante le guerre contadine del XVI secolo e nel corso della guerra dei trent'anni, motivo per cui le ossa di santa Lioba vennero riportate nella collegiata di Fulda per proteggerle dai saccheggi. In loco venne invece lasciato il sarcofago vuoto ove erano state deposte le spoglie della santa perché ritenuto miracoloso esso stesso: periodicamente (come illustrato da una serie di affreschi in loco) vi era la tradizione per le mamme di figli malati di riporre i loro vestiti all'interno del sarcofago e poi di farli indossare agli ammalati, pratica che venne vietata nel 1915 dalla diocesi di Fulda.
Gli abati di Fulda istituirono nel 1298 un prevostato per il monastero di Petersberg affidando un prevosto quale loro rappresentante e guida spirituale di questa parte del territorio abbaziale.
Nel corso della mediatizzazione del Sacro Romano Impero, il monastero venne sciolto nel 1802. Nel 1957 l'abitato di Petersberg costruì la nuova chiesa parrocchiale del paese, dedicata a Rabano Mauro, posta più in centro al paese, anche se la chiesa parrocchiale titolare continua ancora oggi ad essere quella di San Pietro. Tale decisione fu dovuta essenzialmente a questioni di praticità in quanto agli abitanti risultava scomodo doversi arrampicare sino in cima al monte per la partecipazione alla messa quotidiana. Nel settembre del 2007, in occasione del 1225º anniversario della morte di santa Lioba, sui resti dell'antico convento di Petersberg, ormai in disuso, venne costruita una nuova struttura conventuale per accogliere le monache benedettine di santa Lioba che qui fondarono un moderno monastero. Dal 1995 la reliquia del teschio di santa Lioba, conservata a Fulda dall'epoca dei saccheggi, venne riportata al monastero e deposta nella cripta della chiesa di San Pietro.
L'attuale chiesa di San Pietro, nel complesso claustrale di Petersberg, presenta ancora diversi tratti originali risalenti all'epoca carolingia pur avendo subito non poche modifiche nel corso dei secoli. Originali sono infatti il coro, tripartito con volta a crociera e la cripta sotto l'altare maggiore, dove sono presenti tre absidi, ciascuna con un proprio altare. Dietro l'altare maggiore si trova l'ormai sarcofago vuoto di santa Lioba, le cui reliquie sono oggi conservate all'interno della cripta. La torre del coro ed il campanile occidentale sono stati realizzati in stile romanico. La chiesa era originariamente composta da tre distinte navate ma venne ricostruita nel 1479 in una sola navata, in stile tardo gotico.
L'interno della chiesa è stato "modernizzato" in epoca barocca sotto la supervisione del prevosto Konstantin Schütz von Holzhausen (che fu anche vescovo ausiliario a Fulda), lavori che vennero successivamente smantellati solo in parte grazie agli altrettanto numerosi interventi di restauro che si ebbero nel 1889, nel 1907, nel 1930, nel 1954, nel 1974 e, più recentemente, nel 2002-2007. Nella chiesa sono conservati anche otto bassorilievi romanici in pietra della seconda metà del XII secolo.
Nella chiesa si trova anche la tomba del cronista dell'abbazia di Fulda, Apollo von Vilbel († 1536), che fu prevosto di Petersberg e poi abate del monastero di Limburg, nel Palatinato.
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