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etichetta di fumetti statunitense Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Millarworld è un'etichetta statunitense creata nel 2003 da Mark Millar tramite la quale lo scrittore britannico pubblica serie a fumetti creator-owned, cioè opere da lui stesso create e delle quali deteneva i diritti d'autore[1] (fino al 2017, quando la società è stata comprata da Netflix). L'obiettivo dell'autore è di arrivare a costruire un insieme di storie e personaggi che possano inserirsi in uno stesso universo narrativo, anche se per la pubblicazione si affida a diverse case editrici. I fumetti Millarworld sono stati infatti pubblicati da quattro case editrici differenti: la Image Comics, la Dark Horse Comics, l'Avatar Press e l'Icon Comics (etichetta della Marvel Comics).
Millarworld | |
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Stato | Stati Uniti |
Fondazione | 2003 |
Fondata da | Mark Millar |
Sede principale | West Hollywood |
Gruppo | Netflix, Inc. |
Persone chiave |
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Settore | Editoria |
Prodotti |
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Sito web | www.millarworld.tv/news |
Il primo albo Millarworld è del dicembre 2003 e si tratta del numero 1 della miniserie Wanted, pubblicata dalla Image tramite gli studios Top Cow Productions di Marc Silvestri.[2] Nell'albo Millar ha annunciato la partenza della sua linea a fumetti, che dopo Wanted ha visto l'uscita nel 2004 di Chosen, una miniserie per la Dark Horse e The Unfunnies per l'Avatar Press, mentre l'albo unico Run è stato annunciato ma mai pubblicato.[3]
Il successo dell'imprint è stato immediato tantoché dalla miniserie Wanted è stato tratto il lungometraggio Wanted - Scegli il tuo destino, prodotto dalla Universal Pictures e uscito il 27 giugno 2008, con Angelina Jolie, Morgan Freeman e James McAvoy. La saga più famosa creata da Millar rimane però quella raccontata nel fumetto Kick-Ass, suddiviso in tre miniserie e da cui, ad oggi, sono stati tratti due film di successo.
Il 7 agosto 2017 l'etichetta è stata comprata da Netflix, piattaforma di distribuzione via internet di film, serie televisive e altri contenuti di intrattenimento.[4] Si tratta della prima acquisizione di questo tipo da parte di Netflix e ha lo scopo di sviluppare contenuti originali ed esclusivi basati sulle opere del Millarworld Universe.[4]
Millar arriva all'attenzione dei grandi editori d'oltreoceano nel 1994 quando realizza diverse storie per Swamp Thing (insieme a Grant Morrison), allora pubblicata per l'etichetta Vertigo. La sua popolarità aumenta quando viene scelto per sostituire Warren Ellis su Authority dei Wildstorm Studios nel 2000 (divenuti di proprietà della DC Comics dal 1998) e il seguente passaggio alla Marvel Comics dove tra il 2001 e il 2002 lavora alla linea Ultimate Comics sulle serie degli Ultimate X-Men e The Ultimates (versione alternativa degli Avengers). In questo periodo Millar, oltre a costruirsi la fama di autore talentuoso e dallo spirito revisionista, comincia a valutare la possibilità di realizzare una linea di fumetti creator-owned su cui avere pieno controllo creativo e da cui poter ottenere maggiori soddisfazioni economiche e personali. Da giovane ha infatti assistito alla nascita della Image Comics di Rob Liefield, McFarlane, Larsen e diversi altri autori, desiderosi di pubblicare opere indipendenti e di cui mantenere i diritti. Dietro questa mossa editoriale c'è anche la possibilità di maggior guadagni legati alle royalities, agli eventuali introiti del merchandising e a quelli derivanti dalla cessione dei diritti ad altri media quali il cinema, televisione, videogiochi e altro.
Millar è da sempre affascinato da quanto fatto da Stan Lee, Steve Ditko e Jack Kirby nell'arco di appena tre anni tra il 1961 e il 1964 quando di fatto con la creazione di personaggi quali Fantastici Quattro, Uomo Ragno, Hulk, X-Men e Avengers hanno creato dal nulla un nuovo universo fumettistico interconnesso[5]. Queste loro creazioni fanno la fortuna della Marvel Comics e dei suoi blockbuster di successo che riempiono le sale cinematografiche e hanno generato un nuovo universo cinematico. Millar, nei primi anni duemila vuole imitare quanto fatto da questi autori ma senza vincolare i suoi personaggi a grandi case editrici e guardando alla indipendenza creativa degli autori Image. Tra il 2003 e il 2004 progetta quindi il lancio di quattro titoli (tre miniserie e un albo unico) creati in collaborazione con artisti di prestigio e pubblicati da tre differenti case editrici indipendenti. Ciò che lega questa nuova linea di fumetti è il logo Millarworld, marchio che segna l'appartenenza di questi fumetti non solo al suo creatore ma a un nuovo universo fumettistico, destinato a espandersi anche a livello cinematografico (proprio come è avvenuto con i due colossi dell'editoria a fumetti DC-Marvel)[5].
Quando Millar comincia a sondare la possibilità di lanciare una sua linea di fumetti nei primi anni duemila il successo non è però garantito[1]. I rischi di autoprodursi un fumetto o un'intera linea di fumetti è alta[1]. Prima di tutto si deve rinunciare a lavorare in esclusiva (e remunerati periodicamente) per i due colossi editoriali DC e Marvel e secondariamente manca la visibilità che si ottiene lavorando su personaggi quali Superman o Spider-Man[1]. Bisogna sottolineare che l'autore scozzese prende fiducia nel lanciare un progetto così ambizioso anche grazie alla popolarità acquisita alla Marvel nella prima metà degli anni duemila dove ha modo di mettersi in evidenza con titoli di successo legati al nuovo Ultimate Universe, quali Ultimate X-Men e The Ultimates. Questo titolo rappresenta una reinterpretazione degli storici Avengers, acclamato da lettori e critica e presenta diversi elementi narrativi che vengono poi anche ripresi nello sviluppo futuro del Marvel Cinematic Universe, progetto a cui i Marvel Studios cominciano a dare una struttura coerente e longeva a partire dal 2008. A questo si aggiunge l'ammirazione dell'allora Editor-in-chief Joe Quesada che lo vuole come scrittore per una nuova serie dell'Uomo Ragno (lanciata nel 2004) all'interno dell'imprint Marvel Knights, linea editoriale sofistica e diretta a lettori più maturi che permette a Millar di lavorare su un personaggio protagonista del primo albo Marvel (da lui) mai letto[6]. Millar sviluppa una lunga saga in 12 parti che vede il Tessiragnatele a confronto con un vasto numero dei suoi rivali storici anche se la vera battaglia si svolge nel suo animo in quanto la storia lo pone di fronte a scelte difficili, portandolo a mettere in discussione il suo stesso ruolo di super eroe[6]. Dalla critica (e dallo stesso Stan Lee) viene acclamata come una delle migliori epopee mai realizzate sull'Uomo Ragno[6]. Nonostante questo le incognite rimangono e il rischio è anche più alto per i disegnatori che decidono di collaborare al progetto perché si trovano a dover realizzare interi albi a fumetti (ipotecando mesi di lavoro) senza ricevere ricompense o anticipi[1]. Per questo Millar ha sempre riconosciuto ai disegnatori il 50% dei diritti sulle opere create e gli eventuali introiti derivanti dal merchandising o dalle trasposizioni cinematografiche[1]. Questo va in controtendenza con quello dei grandi gruppi editoriali che tendono a premiare gli scrittori (da cui vengono la maggior parte delle idee e delle storie) più dell'artista che le disegna[1]. Mark premia invece anche il disegnatore (che viene sempre accreditato come co-creatore dell'opera) e questo lo si vede già dalla prima miniserie che seppur partorita da un'idea di Millar concede il 50% di tutti i proventi (compresi quelli cinematografici) all'artista J.G.Jones[1]. Questo tipo di politica garantisce allo scrittore scozzese l'apporto di diversi grandi artisti quali John Romita Jr., Tony Harris, Dave Gibbons, Frank Quitely e molti altri[1]. Si tratta di disegnatori corteggiati dal duopolio DC-Marvel e che potrebbero lavorare su personaggi di fama mondiale ma scelgono di lavorare con Millar per l'equa suddivisione dei diritti, per le prospettive (soprattutto dopo il 2008) di successo e l'innovazione delle opere con lui create[1].
L'esordio editoriale avviene a fine 2003 e Mark Millar si appoggia ai Top Cow Studios di Marc Silvestri per pubblicare la prima opera della sua etichetta Millarworld e cioè Wanted. Bisogna sottolineare che a loro volta i Top Cow sono un imprint (e quindi un'etichetta editoriale) della Image Comics. Questo rende l'etichetta Millarworld un sub-imprint rispetto ai Top Cow e lo stesso vale per altre pubblicazioni di Millar come per esempio Kick-Ass che viene pubblicato dall'etichetta Icon Comics della Marvel. Questa scelta editoriale permette quindi a Millar di sviluppare la sua linea di fumetti per diverse case editrici pur mantenendo un logo di riferimento per i lettori. Le prime opere annunciate sono infatti quattro ma vengono distribuite da tre differenti case editrici: Wanted per la Image (tramite l'imprint Top Cow), Chosen (conosciuta anche come American Jesus: Chosen) per la Dark Horse, The Unfunnies per l'Avatar Press, e Run per la Image (come Wanted ma in questo caso sotto la produzione generica Image Central). Delle quattro opere annunciate, Run non è mai stata distribuita anche se già annunciata in contemporanea con le altre e accreditata per i disegni ad Ashley Wood.
L'esordio editoriale è discreto e raccoglie consensi soprattutto per Wanted ma è meno caloroso per le altre tre. A parte il caso di Run che non viene neppure distribuita, la miniserie The Unfunnies incontra diversi problemi di distribuzione (a causa delle polemiche sui contenuti scabrosi) e viene sospesa per diversi anni. Nel 2006 però Mark insiste sul suo progetto e punta sulla collaborazione di uno degli artisti top della Marvel ovvero John Romita Junior[1]. Il rischio che si accollano è elevato in quanto pubblicano una miniserie totalmente autoprodotta dove sono loro stessi a pagare l'inchiostratore e l'artista dei colori[1]. La miniserie è distribuita dalla Icon che però non ha alcuna interferenza sui contenuti dell'opera o a livello redattoriale[1]. In questo caso il rischio paga perché l'opera in questione è Kick-Ass, destinata a dare origine a due film cinematografici. Bisogna evidenziare che prima dell'uscita di Kick-Ass (nel 2010), già nel 2008 Millar ha la soddisfazione di veder realizzato un film di successo sulla miniserie Wanted. I soldi ricavati dai diritti su questo film e sul futuro Kick-Ass gli permetteranno di dedicare sempre più tempo alle opere Millarworld e alle relative operazioni di marketing[1].
Grazie ai successi ottenuti sia a livello editoriale sia di franchise cinematografici della Millarworld, nel 2010 inizia (secondo lo stesso Millar) una nuova fase per la sua linea a fumetti[1]. Infatti non rinnova il contratto con la Marvel (in scadenza nel 2010) e per la quale le ultime serie prodotte riguardano la linea Ultimate Comics. Da questo momento in poi (in coincidenza con il successo mondiale del film Kick-Ass), l'autore si dedica esclusivamente, in qualità di scrittore, alle serie creator-owned della Millarworld e comincia a reclutare alcuni dei migliori artisti sul mercato. Ormai Millar costituisce uno grande opportunità per i disegnatori di partecipare all'ideazione di opere che attirano l'interesse degli studios di Hollywood e di conseguenza non è difficile ottenere una collaborazione[5]. Uno dei disegnatori più importanti in questa fase è Leinil Francis Yu che realizza i disegni sia della miniserie Superior sia di Supercroocks, rinunciando ad avere uno stipendio per un periodo di quasi un anno, ma fiducioso del successo futuro delle due opere[1]. E difatti, oltre le buone vendite editoriali, la storia di Superior viene opzionata per un blockbuster cinematografico. Allo stesso tempo è da sottolineare la collaborazione del regista spagnolo Nacho Vigalondo allo script di Supercrooks. La storia è ambientata a Barcellona e la realizzazione di un film co-prodotto tra Spagna e Stati Uniti è previsto tra il 2014 e il 2015. Millar cerca di coinvolgere registi nella realizzazione delle sue opere, coautore del soggetto di The Secret Service è Matthew Vaughn, già regista di Kick-Ass, questo per favorirne il passaggio dal medium fumettistico a quello cinematografico. Tra l'altro The Secret Service (versione millariana di James Bond e altre spy-story quali Mission: Impossible) è disegnata da Dave Gibbons, disegnatore culto per Millar e un'intera generazione di lettori in quanto creatore (insieme ad Alan Moore) dell'opera seminale Watchmen. In questo periodo porta a compimento la storia di Kick-Ass realizza la seconda e terza miniserie più lo spin-off Hit-Girl. Da queste opere sono tratti i due sequel cinematografici che vanno a comporre la trilogia su Kick-Ass. Nel 2013 inizia anche la collaborazione con uno degli artisti più amati e ricercati del momento: Frank Quitely, reduce da anni di successi su serie degli X-Men, Authority, Batman e Superman (per il quale realizza l'acclamata serie All-Star Superman con Grant Morrison). Insieme il duo Millar-Quitely riprende il tema del decostruzionismo supereroistico nella serie Jupiter's Legacy, uscita nel 2013 e pubblicata con periodicità irregolare per la meticolosità (e quindi lentezza) con cui Frank realizza i disegni delle sue tavole. Senza falsa modestia, lo stesso Millar con il fumetto Jupiter's Legacy si propone di realizzare la «più grande storia (di super eroi) di tutti i tempi», una lunga saga familiare che inizia negli anni venti del ventesimo secolo e arriva ai nostri giorni per poi portarci oltre, in un futuro prossimo venturo[7]. Si tratta di un'analisi e demistificazione del concetto di "super umano" attraverso diverse generazioni e contesti socio-culturali[7]. L'ambizioso progetto di Millar si compie arrivando ad essere composto da cinque serie limitate, capitoli che andranno a comporre i "5 Books" dell'opera, l'ultimo dei quali (Requiem) esce nel 2021, a quasi dieci anni dall'esordio bel primo albo del primo volume (o book 1)[7].
Durante questa seconda fase del progetto editoriale Millarworld escono due adattamenti cinematografici derivanti dalle serie dell'etichetta e sono Kick-Ass del 2010 e Kick-Ass 2 del 2013.
Secondo lo stesso Mark Millar nel 2014 comincia a prendere forma una nuova e più ambiziosa fase della Millarworld[5]. Sin dall'inizio l'intento di Mark è stato quello di creare un universo fumettistico interconnesso e quindi con una continuità interna (a imitazione dell'universo Marvel o DC)[5]. Finora sono mancati però riferimenti espliciti al fatto che tutti i personaggi vivono in uno stesso universo e quindi le loro vicende possono avere conseguenze o riverberi su quelle di altri protagonisti delle serie di Millar. L'autore scozzese sostiene che nei primi dieci anni si è concentrato maggiormente a sviluppare storie e personaggi che raccontassero vicende chiuse (e quindi senza riferimenti ad altre miniserie) ma a partire dal 2014 cerca di inserire sempre più elementi di congiunzione tra le storie pubblicate dal 2003 a oggi[5]. Questa è quella che lui stesso individua come la nascita del Millarworld Universe[1]. Le prime due opere di questa terza fase sono la miniserie di fantascienza Starlight (omaggio a personaggi della fantascienza classica e pulp quali Flash Gordon) e MPH, miniserie di genere supereroistico ispirata al mito di uomini o dei capaci di muoversi ad altissima velocità (con chiari riferimenti al Flash della DC)[5]. In entrambe vi sono elementi che sono ripresi dalle nuove serie Millarworld in uscita nel 2015 quali l'opera disegnata da Sean Gordon Murphy e quella di Bryan Hitch[5], ma la pietra angolare dell'universo Millarworld la si trova nell'ultimo albo della miniserie Kick-Ass 3, uscito a ottobre 2014[8]. Nelle pagine conclusive si vede Dave (alias Kick-Ass) che si trova al cinema dove sono esposti i poster cinematografici dei film Jupiter's Legacy e Supercrooks[8]. Questo perché i personaggi di queste serie sono opere di finzione nel mondo di Kick-Ass[8]. Dave però accenna (riferendosi alla cronaca) a un pericoloso criminale che in Giappone uccide i poliziotti (con riferimento al protagonista della miniserie Nemesis) e anche alla comparsa di ragazzi in grado di correre superando la barriera del suono (con riferimento alla miniserie MPH)[8]. Come spiega lo stesso Millar ci troviamo all'interno di due Terre parallele (per usare un termine usato e abusato dalla DC Comics e Marvel): una di queste è il mondo di Kick-Ass (tendenzialmente più realistico) e l'altra è una dimensione dove coesistono molti supereroi e l'elemento fantascientifico è più radicato (come si evince dalle storie delle miniserie Jupiter's Legacy e Supercrooks)[8]. In questa fase Millar realizza anche il secondo prequel dell'etichetta: Jupiter's Circle. Si tratta di un'opera ambientata nel 1958 e che serve da prequel alla storia di Jupiter's Legacy, realizzata con Frank Quietly[9]. La storia prevede dieci numeri (poi suddivisi in due miniserie[10]) con i disegni di Wilfredo Torres e prende vita già nel 2011 quando l'autore comincia a creare un preciso background dei personaggi prima di passare alla stesura dell'opera originale con Quietly[9]. Da qui nasce l'idea di capitalizzare questo lavoro creativo in una miniserie prequel, a cui si aggiunge l'estrema lentezza del disegnatore (Frank Quietly), che realizza appena quattro albi di Jupiter's Legacy in 20 mesi (tra il 2013 e il 2014)[9]. Per veder pubblicata la seconda parte della saga bisogna aspettare il 29 giugno 2016 quando viene distribuito il primo numero di Jupiter's Legacy (Vol. 2)[11].
Il 13 febbraio 2015 esce Kingsman - Secret Service, quarto lungometraggio tratto da un'opera Millarworld ed esordisce ottimamente al botteghino con un incasso di 36206331 $ nel week-end di apertura[12]. Questo aumenta l'interesse crescente degli studios cinematografici verso le serie a fumetti di Mark Millar[13]. Ne è la prova l'annuncio emesso il 20 marzo (2015) dalla Universal: la miniserie Chrononauts è stata opzionata per una trasposizione cinematografica[13], e questo dopo soli due giorni dalla distribuzione del primo numero (avvenuta il 18 marzo)[14]. L'opera affronta il tema dei viaggi nel tempo ed è realizzata da Millar con l'artista Gordon Murphy, distribuita dalla Image Comics per l'imprint Millarworld[14]. Da evidenziare che nel corso dei primi mesi del 2015 lo scrittore Gary Whitta (reduce dal lavoro su una sceneggiatura per uno spin-off movie di Star Wars) sta lavorando all'adattamento per il grande schermo della miniserie Starlight (del duo Millar-Parlov)[13]. Il progetto sembrerà naufragare negli anni successivi ma, con un nuovo adattamento di Joe Cornish, il film arriverà ad entrare nella fase di pre-produzione nel 2021[15]. Cornish ne curerà anche la regia[15].
Nel 2015 in un'intervista al New York Times Mark Millar annuncia un contest per selezionare nuovi scrittori e disegnatori di fumetti per dare la possibilità a nuovi talenti di mettersi in luce nel settore[16]. Millar è consapevole delle difficoltà che possono esserci per i neofiti quando si tratta di dove e come mandare del materiale e delle idee che vengano realmente prese in considerazione dagli editori[16]. La proposta prevede di inviare al sito ufficiale www.millarworld.tv una storia breve con protagonisti scelti tra i personaggi Millarworld[16]. Lo stesso Millar insieme a venti collaboratori sceglierà poi le storie migliori che saranno raccolte nel primo annual Millarworld. Il termine massimo per le proposte è il 30 novembre 2015[16]. Le storie selezionate vengono pubblicate nell'albo Millarworld Annual 2016, distribuito il 13 luglio 2016 dalla Image Comics[17].
A inizio 2016 viene annunciato che la redattrice Nicole Boose lascia il suo incarico che lo stesso Millar definisce Super-Editor del Millarworld[18]. Nicole è stata stretta collaboratrice dell'autore scozzese da quando lavorava come scrittore alla linea Ultimate della Marvel Comics[18]. Come redattrice e consulente ha contribuito in oltre un decennio alla supervisione della maggior parte degli albi editi dall'imprint Millarworld[18]. L'ultima opera che la vede coinvolta è Empress del duo Millar-Immonen. Già durante questa miniserie avviene però il passaggio di consegne con la nuova editor Rachael Fulton[18]. La Fulton è da subito impegnata nel ruolo di editor per Jupiter's Legacy Vol.2, la terza limited-series dedicata al franchise Kingsman e ha il compito di varare le prime serie regolari mai pubblicate dall'imprint[19]. Finora Mark Millar aveva scelto di puntare sulla pubblicazione di miniserie, ora sembra opportuno provare a varare due "ongoing series".
Ma il progetto originale tra quelli di maggior successo mai pubblicati dall'imprint e curato sin dagli esordi dalla nuova editor è Reborn[20]. Si tratta di una serie limitata in sei albi che vede ai testi Millar e ai disegni Greg Capullo[19], già autore di ottanta albi della serie Spawn di Todd McFarlane e da un ciclo di storie di Batman (scritto da Scott Snyder) acclamato da critica e lettori[19]. Il primo albo di Reborn viene esaurito in poco tempo così come la seconda e terza ristampa[20]. Il successo è tale che da subito vi sono numerose richieste da parte di grandi case di produzione per realizzarne un film cinematografico. Millar e Capullo rifiutano in quanto vedono la storia come una saga d'ampio respiro e quindi più adatta a una serie televisiva[20]. Il fumetto viene inoltre opzionato per realizzarne dei romanzi in prosa e un board game[20]. Da notare che alla fine i diritti per un adattamento dell'opera in serie TV o film passeranno a Netflix dopo l'acquisizione del Millarworld nel 2017 da parte della compagnia leader nello streaming a pagamento. La versione "novel" viene realizzata dalla scrittrice Sarah Lotz e distribuita a partire dal settembre 2018: il romanzo Reborn della scrittrice Sarah Lotz viene pubblicato nel Regno Unito dalla Michael Joseph Publishing, una divisione della Penguin Random House.[21] Questa prima edizione è in versione brossurata (o Paperback), ma il 14 maggio 2020 ne viene pubblicata anche una versione con copertina cartonata (o Hardcover)[21]. Si tratta dell'adattamento dell'omonima serie a fumetti di Mark Millar e Greg Capullo, raccolta nel volume Reborn book one. L'idea di realizzare l'adattamento del fumetto in un romanzo dedicato ai lettori Young Adult è stata della moglie di Millar, la quale aveva fatto notare come la storia raccontata sarebbe stata il tipo di avventura fantasy che avrebbe letto volentieri da teenager, ma che non l'avrebbe potuto fare in quanto non leggeva fumetti.[21]
Il 7 agosto 2017 Netflix annuncia di aver acquisito il portfolio dell'etichetta Millarworld[4]. Si tratta della prima acquisizione di questo tipo da parte della piattaforma leader nella distribuzione via streaming di film, serie televisive e altri contenuti di intrattenimento[4]. Questo dimostra la fiducia nelle potenzialità delle opere a fumetti per creare contenuti originali ed esclusivi per i suoi abbonati[4]. Restano escluse le proprietà relative alle serie di Kick Ass e The Secret Service in quanto già opzionate e sviluppate per la produzione di film cinematografici[4]. Per quanto riguarda le restanti creazioni pubblicate da Millar per la sua etichetta, l'intenzione è quella di realizzarne film, serie televisive e show/cartoni animati per bambini da rendere disponibili sulla piattaforma come contenuti esclusivi[4]. Millar si dice entusiasta dell'accordo e la considera la più entusiasmante opportunità professionale della sua carriera, arriva a dichiarare che è "come essere entrato a far parte della Justice League"[4]. Inoltre sottolinea che, a parer suo, è il terzo evento di questo tipo nella storia del fumetto: il primo è quando negli anni sessanta il gruppo Warner Bros. acquisì la DC Comics, il secondo accadde nel 2009 quando la Walt Disney ha comprato la Marvel Comics[4].
Nel settembre del 2017, l'attenzione sulle opere del Millarworld cresce ulteriormente per l'uscita nelle sale cinematografiche di Kingsman - Il cerchio d'oro (in originale Kingsman: The Golden Circle), sequel del film Kingsman - Secret Service[22]. Il regista rimane Matthew Vaughn e vede tra gli interpreti Channing Tatum e Colin Firth[22]. La peculiarità del nuovo Kingsman è che si tratta del primo lungometraggio dell'universo Millarworld a non basarsi direttamente su un'opera pubblicata dall'etichetta. Mentre il primo lungometraggio attingeva alla miniserie The Secret Service realizzata da Mark Millar, M.Vaughn e Dave Gibbons, questo secondo capitolo ne sviluppa i presupposti narrativi in maniera autonoma[22]. Le opere di Millar cominciano quindi a evolversi a livello multimediale senza più una stretta correlazione con il materiale fumettistico o le opere cartacee dello scrittore scozzese. Si preannuncia quindi quanto potrà accadere con le produzioni Netflix ispirate (ma non vincolate) ai contenuti dei comic book. A riprova della deroga creativa di Millar vi è l'uscita della prima opera dell'imprint a non vedere lo stesso scrittore come autore dei testi e creatore della storia[22]. Si tratta della miniserie Kingsman: The Red Diamond, storia collegata a The Secret Service di cui è il sequel fumettistico ma non è il punto di riferimento per la genesi del film Kings - Il cerchio d'oro[22]. I testi sono affidati a Rob Williams e i disegni a Simon Fraser, il primo albo viene distribuito il 6 settembre 2017 dalla Image Comics[22]. Proprio all'Image Expo del 2018, tenutosi a Portland, viene annunciato che le serie targate Millarworld/Netflix saranno distribuite dalla Image Comics. L'esordio avviene nell'estate 2018 con la miniserie The Magic Order co-creata con il disegnatore Olivier Coipel[23]. In un'intervista all'Entertainment Weekly Millar precisa che lui e sua moglie sono stati nominati senior executives di Netflix e il suo compito è quello di pensare e creare fumetti che possano essere adattati a serie o film per la piattaforma, inoltre viene direttamente coinvolto a livello creativo nell'adattamento[24]. Già da agosto del 2017 è impegnato in questo compito e ancora prima dell'uscita di The Magic Order dichiara di aver lavorato su sei nuovi progetti[24]. I piani per l'etichetta sono ambiziosi e dalle opere di Millar, Netflix vuole ricavarne 17 franchise oltre a quelli tratti dai nuovi comics sviluppati in futuro[24]. Quando a fine 2018 viene annunciata la pubblicazione della miniserie di fantascienza Sharkey The Bounty Hunter, che vede ai disegni l'artista italiano Simone Bianchi, Netflix annuncia che sta già lavorando a un suo adattamento live-action per la piattaforma in streaming[25]. Questo è la prima volta che la collaborazione Netflix/Millarworld porta all'annuncio di un'opera a fumetti in contemporanea con il suo adattamento da parte di Netflix. Però il primo fumetto Millarworld a ottenere il via libera per essere adattato in serie televisiva è The Magic Order[26]. La regia del pilot viene affidata al regista campione d'incassi James Wan, reduce da film quali Fast & Furious 7 con un incasso di 1,5 miliardi di dollari (tra i primi 10 di tutti i tempi) e Aquaman, anch'esso con un incasso superiore al miliardo di dollari[26]. Lo showrunner e produttore esecutivo è Lindsay Beer, affiancata in questo ruolo dallo stesso Wan. Quest'ultimo si sente particolarmente a suo agio con i temi di natura occulta ed esoterica presenti nel fumetto di Millar e con i quali si è già cimentato con i film legati al franchise di The Conjuring[26]. La pre-produzione inizia nel 2020 e le riprese dovrebbero cominciare a Praga ma a ottobre viene annunciato che il progetto viene abortito[27]. Il primo adattamento di un'opera Millarworld esce sulla piattaforma a maggio 2021 e si tratta di una serie TV su Jupiter's Legacy[15].
Le stagioni delle serie TV di Netflix vengono, generalmente, rilasciate sulla piattaforma con tutti gli episodi già disponibili dal giorno della première, favorendo una visione consecutiva di due o più episodi (fenomeno denominato Binge watching)[28]. Nell'autunno del 2019 vuole tentare lo stesso tipo di operazione con i fumetti[28]. Il primo tentativo viene fatto con la miniserie sequel di Chrononauts (opera del 2015 realizzata da Millar e Sean Murphy)[28]. Questo secondo capitolo si intitola Chrononauts: Futureshock, per i testi di Millar e i disegni di Eric Canete, ed è formato da una miniserie in 4 albi che vengono resi disponibili contemporaneamente nelle fumetterie il 30 ottobre 2019. Questo rende possibile la lettura dell'intera storia in "Binge reading", senza dover attendere la cadenza mensile con la quale sono distribuite generalmente le serie e miniserie a fumetti[28]. Questo tipo di scelta non è però una novità per il mercato in quanto a fine 2018 la TKO Studios ha annunciato che ogni sua miniserie viene distribuita in tre formati simultaneamente. Lo stesso giorno sono infatti resi disponibili tutti i numeri in formato digitale, nel formato in volume brossurato oppure con tutti i singoli numeri spillati raccolti in box rigido da collezione. Questa tecnica distributiva prende il nome di "Binge release". Nel 2014 la Image ha tentato un binge release per la serie "Tech Jacket" dell'imprint Skybound di Robert Kirkman ma solo in formato digitale[28]. A dicembre dello stesso anno Millarworld e Netflix escogitano un'altra strategia di marketing alquanto innovativa dal momento che la nuova opera a fumetti di Millar viene pubblicizzata come Project X-Mas n. 1, in uscita il 18 dicembre, pochi giorni prima del Natale[29]. Sul catalogo Previews, del distributore unico (per il Nord America) Diamond Comic Distrubutors, si presenta il fumetto come il sequel di una delle opere più amate del Millarworld ma non viene specificata quale in quanto si tratta di una sorpresa svelata solo il giorno della messa in vendita presso le fumetterie[29]. A parte lo scrittore che si tratta dello stesso Mark Millar, i disegnatori sono tenuti top secret in quanto si potrebbe risalire al titolo al quale hanno collaborato in precedenza e dedurre di quale sequel si tratti[29]. Il fumetto si rivela essere uno dei sequel più attesi (almeno a livello temporale) del Millarworld, ovvero American Jesus: The New Messiah, seguito di Chosen una delle prime 4 opere annunciate per l'imprint, di cui tre sono state pubblicate tra il 2003 e il 2004, incluso Chosen. L'idea di un sequel è sempre stata sostenuta dai due autori ma è stata continuamente rimandata per gli impegni di Millar e Gross[30]. Quest'ultimo è stata a lungo coinvolto su due serie Vertigo quali Lucifer e The Unwritten, entrambe in collaborazione con Mike Carey. Nel 2015 Millar annuncia che si appresta a scrivere il sequel di Chosen[31] e Gross da la sua disponibilità a tornare come disegnatore[30] ma passano quasi ulteriori 5 anni prima che American Jesus: The New Messiah venga distribuito, partendo dal 18 dicembre 2019[32].
Il 7 maggio 2021, esordisce su Netflix la serie TV Jupiter's Legacy, adattamento dell'omonimo fumetto creato da Mark Millar e Frank Quietly[15]. Si tratta del primo titolo Millarworld ad aver un adattamento per la piattaforma streaming dopo che Netflix ha acquisito i diritti su (quasi) l'intero cataologo dell'etichetta fondata da Millar. Per l'occasione L'autore scozzese annuncia l'uscita dell'ultimo capitolo (il "book 5") della saga 'Jupiter's Legacy, iniziata quasi dieci anni prima[7]. Si tratta della serie limitata Jupiter's Legacy: Requiem ed è composta da dodici albi il primo dei quali viene distribuito il 16 giugno[7]. Ai testi torna Mark Millar mentre i disegni sono affidati a Tommy Lee Edwards. Il co-creatore della serie Frank Quietly si limita a realizzare delle "copertine alternative" (o variant cover)[7]. Ormai è passato quasi più di un anno dall'ultimo fumetto Millarworld che ha visto ai testi Millar, il quale si dice soddisfatto di aver adempiuto a quelli che erano i presupposti iniziali della saga[7]. Con Jupiter's Legacy si era proposto di narrare una storia di super eroi attraverso diverse generazioni, spogliando il concetto su super uomo dai suoi elementi più retorici e mitizzanti[7]. Con la conclusione della saga, composta da 5 limited-series (o "5 books"), Millar crede di aver raggiunto il proposito iniziale, quando scrisse il primo script nel 2012, ovvero narrare «la più grande storia (di super eroi) di tutti i tempi»[7]. Il destino ha voluto che fosse anche il primo progetto Millarworld/Netflix ad essere portato a compimento[15]. A ridosso dell'uscita della serie Netflix Jupiter's Legacy, Millar annuncia che è stato ripreso lo sviluppo dell'adattamento del fumetto The Magic Order, abortito nel 2020 dopo che era stato annunciato come prima serie televisiva del Millarworld[33]. A inizio giugno del 2021 viene però annunciata la cancellazione della serie TV Jupier's Legacy dopo solo una stagione, nonostante fossero previste altre season e la serie stessa era stata proposta come elemento cardine negli adattamenti dei fumetti Millarwolrd[34]. Gli attori vengono svincolati dai loro contratti pluriennali e il futuro degli adattamenti dei fumetti di Millar va necessariamente rivisto e ridimensionato. Inoltre per il 2021 era stata annunciata l'uscita della serie Super Crooks basata sul fumetto omonimo creato con Lenil Yu e Nacho Vigalondo[33]. Il progetto viene confermato ma non si tratterà più di una serie live-action come precedentemente annunciato dallo stesso autore ma di una serie anime con episodi di 30 minuti[34]. In quest'ultimo caso sono stati quindi stravolti i piani iniziali di Millar che aveva concepito la miniserie, la quale era stata creata insieme a Vigalondo per essere trasposta in un film cinematografico diretta dallo stesso regista spagnolo[33][34]. Nel 2022 Netflix ha iniziato le riprese di The Chosen One per l'adattamento delle opere a fumetti American Jesus dove il Presidente degli Stati Uniti è l'anticristo Jodie Christianson intento a fomentare guerre in Europa e Asia per stabilre un nuovo satanico New World Order ma durante le riprese accade un grave incidente automobilistico. Due attori dello show auali Raymundo Garduno e Juan Francisco Aguillar muoiono e altri 6 membri del cast e della crew rimangono gravemente feriti. Il progetto viene sospeso e verrà forse ripreso dopo la pubblicazione di American Jesus: Revelation, ultimo capitolo della trilogia a fumetti in uscita nel 2023.
Nel 2021 viene annunciata la prima graphic novel pubblicata per il Millarworld e come disegnatore dovrebbe esserci Mike Chiarello ma nel corso di poco tempo il progetto subisce delle modifiche sostanziali divenendo una miniserie di 4 albi e avendo come artista Mike Sclera. Il genere trattato è una spy story, già affrontato con successo dall'autore con la serie Kingsman e pare che dietro le pressioni per realizzare il progetto vi sia la stessa Netflix che non detiene i diritti del franchise creato con Dave Gibbons. La storia riguarda una vecchia spia a cui rimangono solo 6 mesi di vita e deve chiudere i conti lasciati aperti con il suo passato. La limited-series viene pubblicata tra il 2021 e il 2022. Per il 2023 Millar propone a Netflix una politica di riduzione dei prezzi in quanto ritiene che gli albi dei comic che ormai veleggiano tra i 3 e i 4 dollari scoraggino il lettore a provare le novità e sono un prezzo eccessivo in un mercarto in crisi economica[35]. Inoltre si tratta di cifre che sono salite ben oltre i livelli inflazionistici. Action Comics n.1 costava 10 centesimi nel 1938 e tenendo conto dell'inflazione di questi decenni adesso dovrebbe costare $2.10 (due dollari e dieci centesimi), questo quando attualmente un albo di Superman arriva a costare (se regolare) almeno $3.99 (tre dollari e novantanove)[35]. Oltre a questo Millar è convinto che diminuendo i prezzi si aumentano le copie vendute in quanto aumentano il numero di compratori con disponibilità finanziarie[35]. La proposta viene accettata da Netflix/Image che tentano l'esperimento di vendere la miminiserie Night Club (dal dicembre 2022) al prezzo di $1.99 (un dollaro e novantanove)[35]. Dal 2022 Sarah Unwin diventa la responsabile produzione editoriale per l'imprint e serve da coordinatrice dei rapporti tra Netflix e le opere fumetti di Mark Millar. Vanta una esperienza decennale per quanto riguarda la produzione di blocbuster cinematografici che spazia da Avengers: Age of Ultron a Tomb Raider e il celebre franchise Fantastic Beasts and Where to find them.
In occasione del ventesimo anniversario dall'uscita del primo titolo del Millarworld (Wanted) Millar realizza l'ambizioso progetto che vede tutti i titoli della sua etichetta all'interno di un universe-wide crossover[36]. Si tratta di un'opera che deve attingere a personaggi e tematiche di oltre venti serie differenti[36]. Pubblicare questo tipo di cross-over tra i titoli e i personaggi è ormai una [37]praticati abituale e anche abusata dalle due Big-Two (Marvel e DC Comics) ma non si era mai visto un'opera di questo tipo per un imprint di titoli creator-owned (tenendo conto del numero delle serie implicate).[37] La saga viene denominata Big Game e si propone di generare tre titoli spin-off dell'evento editoriale[36]. Il collaboratore di Millar è Pepe Larraz, responsabile per i disegni[36].[37] Come prologo a Big Game Millar compie una scelta editoriale che finora non aveva mai compiuto. Si tratta di un "soft reboot" (reboot moderato) del personaggio di Nemisis creato insieme a Steve McNiven nel 2010 con una miniserie di 4 albi. Si era trattato di uno degli albi più profittevoli dell'intera linea ma ora insieme all'artista Jorge Jimenez ne aggiorna le origini e inserisce il personaggio nell'universo Millaeworld arri[38] Big Game.[37] La miniserie è composta da 5 albi pubblicati tra il gennaio e il maggio 2023. Tra l'altro sottolinea come nella cultura pop del fumetto americano i personaggi hanno dovuto subire un più o meno marcato reboot/remake che li rendesse più funzionali alle storie e alla continuity. Millar ammette che se guarda alle sue opere passate ci sono diverse cose che oggi farebbe differentemente non sono quindi da escludere altre operazioni editoriali di questo tipo, anche se l'autore si dice fedele al principio che, nel momento in cui l'opera viene distribuita, il suo compito è concluso.[37]
Mark sviluppa le sue serie creator-owned avvalendosi di artisti (e talvolta registi) affermati. I diritti dell'opera sono ripartiti equamente tra scrittore e disegnatore sia per le royalties sia per lo sfruttamento dei personaggi e della storia a livello mediatico e di merchandising. Qui di seguito sono riportati i co-creatori dei fumetti dell'etichetta Millarworld.
Le seguenti opere vedono Mark Millar come autore dei testi e delle storie e co-creatore delle serie. In genere i disegnatori sono sempre accreditati anche come co-creatori.
Un segno distintivo delle opere create per l'etichetta Millarworld è l'interesse suscitato negli studios cinematografici per un possibile adattamento per il grande schermo dei fumetti di Mark Millar[63]. Questo non sorprende dal momento che gli stessi Marvel Studios, tramite Zack Penn e Kevin Feige, hanno riconosciuto all'autore un ruolo importante nella realizzazione del film degli Avengers in quanto si sono ispirati agli Ultimates (dello stesso Millar) per creare il primo film sul supergruppo, questo a discapito alla serie regolare omonima[24]. Gli Ultimates sono un team di supereroi (plasmati sugli Avengers) che agisce nell'Universo Marvel alternativo denominato MCU (Marvel Ultimate Universe) e rappresentano il riuscito tentativo di Millar di aggiornare e rendere fruibili per le nuove generazioni i classici supereroi che componevano i Vendicatori[24]. Altre opere dell'autore alle quali si ispirano i Marvel Studios e il gruppo Fox per adattamenti cinematografici di successo sono: Civil War per il secondo film su Capitan America e Old Man Logan per Logan[24]. Per quanto riguarda l'etichetta Millarworld, tra il 2008 e il 2015 escono nelle sale cinematografiche 4 film adattati dalle opere di Millar, ovvero Wanted, Kick-Ass, Kick-Ass 2, Kingsman: The Secret Service, e di altre due sono in lavorazione le sceneggiature (Superior e Starlight), mentre alcune altre (quali Huck) sono già state opzionate. Mark Millar è divenuto così uno dei più importanti autori/creatori di fumetti di sempre a livello mediatico, solo il duo Stan Lee e Jack Kirby può vantare un numero maggiore di adattamenti per le loro opere a fumetti[63]. Il duo Lee-Kirby ha però avuto alle spalle una casa editrice quale la Marvel Comics che è divenuta parte di un gruppo miltimediale quale la Walt Disney Company, così come la DC Comics è del gruppo Time Warner, entrambi molto influenti a livello finanziario. I fumetti prodotti dall'etichetta Millarworld rientrano invece tra le produzioni indipendenti, dove i loro autori detengono e controllano i diritti, ma non hanno il supporto di una grande casa editrice con il livello di pubblicità e diffusione che può generare[63].
Nel 2017 esce il sequel di Kingsman: The Secret Service, il film si intitola Kingsman - Il cerchio d'oro ed è sempre diretto da Matthew Vaughn. Nello stesso anno viene annunciata l'acquisizione dell'etichetta da parte di Netflix[4]. Il fine è di pubblicarne i fumetti e trarne opere quali serie, film e cartoni animati. Nell'accordo non rientrano i franchise legati a Kingsman e Kick-Ass, perché già opzionati[4].
Nell'aprile 2021 la 20th Century Fox annuncia che l'adattamento cinematografico di Starlight è entrato in fase di pre-produzione[15]. La nuova sceneggiatura è stata scritta da Joe Cornish che ne sarà anche il regista[15]. Esisteva già uno script precedente realizzato tra il 2014 e il 2015 da Gary Whitta ma quel progetto è stato abortito. Cornish ha debuttato alla regia l'acclamato b-movie Attack the Block (del 2011), mentre il suo secondo lungometraggio è stato Il ragazzo che diventerà re (in originale The Kid who would be King, del 2019)[15]. Starlight è la sua terza opera cinematografica. Da segnalare che come scrittore ha firmato le sceneggiature dei suoi film e inoltre ha inoltre collaborato alla stesura di quelle per Le avventure di Tintin - Il segreto dell'Unicorno di Steven Spielberg e Ant-Man, film del Marvel Cinematic Universe[15]. Starlight rientra tra le opere opzionate prima del 2017 ovvero quando la piattaforma streaming Netflix ha acquisito i diritti sull'intero catalogo Millarworld. Le altre sono Wanted, Kick-Ass, Hit-Girl, Kingsman e Huck. Tra queste citate solo la stessa Starlight e Huck non hanno ancora visto l'uscita di un adattamento cinematografico. Dopo l'uscita di Kingsman: The Golden Circle bisogna attendere 4 anni per l'uscita di un nuovo lungometraggio cinematografico basato sui fumetti Millarworld e si tratta del prequel ai due film sul fumetto Kingsman, dal titolo The King's Man distribuito negli USA (e altri paesi) nel dicembre 2021. In Italia esce il 5 gennaio 2022 con il titolo The King's Man - Le origini ed è diretto, come gli altri due film, da Matthew Vaughn. Il lungometraggio svela l'origine e fondazione dell'agenzia segreta Kingsman ma non si basa direttamente su nessun'opera a fumetti espressamente creata e pubblicata da Mark Millar. Tra l'altro risulta essere un flop al botteghino e non riscuote i consensi e il successo dei precedenti legati a quello che era stato il franchise di maggior successo del Millarworld. I film del franchise Kingsman (The Secret Service, The Golden Circle e The King's Man) sono disponibili sulla piattaforma streaming Disney+ in quanto i diritti sugli adattamenti legati alle storie e personaggi del fumetto Kingsman del duo Millar/Gibson sono tra quelli che non rientrano nel catalogo del Millarworld acquisito da Netflix.
Film | Data di uscita USA | Regia | Sceneggiatura | Produttori |
---|---|---|---|---|
Wanted - Scegli il tuo destino | 27 giugno 2008 | Timur Bekmambetov | Michael Brandt, Derek Haas, Chris Morgan | Marc Platt, Jim Lemley, Jason Netter, Iain Smith |
Kick-Ass | 2 aprile 2010 | Matthew Vaughn | Jane Goldman, Matthew Vaughn | Matthew Vaughn, Brad Pitt, Kris Thykier, Adam Bohling, Tarquin Pack, David Reid |
Kick-Ass 2 | 14 agosto 2013 | Jeff Wadlow | Jeff Wadlow | Matthew Vaughn, Adam Bohling, Tarquin Pack, Brad Pitt, David Reid, Leonie Mansfield |
Kingsman - Secret Service | 30 gennaio 2015 | Matthew Vaughn | Jane Goldman, Matthew Vaughn | Adam Bohling, David Reid, Matthew Vaughn |
Kingsman - Il cerchio d'oro | 20 settembre 2017 | |||
The King's Man - Le origini | 22 dicembre 2021 | Karl Gajdusek, Matthew Vaughn |
Film | Data di uscita USA | Incassi ($) | Budget ($) | Fonti | ||
---|---|---|---|---|---|---|
USA e Canada | Internazionale | Mondiale | ||||
Wanted - Scegli il tuo destino | 27 giugno 2008 | 134 508 551 | 207 954 512 | 342463063 | 75 000 000 | [64] |
Kick-Ass | 2 aprile 2010 | 48 071 303 | 48 117 600 | 96 188 903 | 30 000 000 | [65] |
Kick-Ass 2 | 14 agosto 2013 | 28 795 985 | 32 000 000 | 60 795 985 | 28 000 000 | [66] |
Kingsman - Secret Service | 30 gennaio 2015 | 128 261 724 | 286 089 822 | 414351546 | 80 000 000 | [67] |
Kingsman - Il cerchio d'oro | 20 settembre 2017 | 100 234 838 | 310 667 824 | 410902662 | 104 000 000 | [68] |
The King's Man - Le origini | 22 dicembre 2021 | 37 176 373 | 88 721 105 | 125 897 478 | 100 000 000 | [69] |
Totale | 477 048 774 | 973 550 863 | 1 450 599 637 | 417 000 000 |
Film | Rotten Tomatoes | Metacritic |
---|---|---|
Wanted - Scegli il tuo destino | ||
Kick-Ass | ||
Kick-Ass 2 | ||
Kingsman - Secret Service | 74% (230 recensioni)[70] | 60/100 (50 recensioni)[71] |
Kingsman - Il cerchio d'oro | 52% (248 recensioni)[72] | 54/100 (12 recensioni)[73] |
The King's Man - Le origini | 41% (181 recensioni)[74] | 44/100 (40 recensioni)[75] |
Dopo l'acquisizione del catalogo Millarworld, Mark Millar ha dichiarato che la piattaforma a pagamento Netflix avrebbe realizzato numerosi adattamenti delle sue opere a fumetti, sia quelle già pubblicate sia quelle future.[24] Millar e sua moglie, a partire dal 2017, iniziano a sviluppare 17 possibili progetti ispirati ai fumetti Millarworld, includendo serie televisive in live action e d'animazione e anche film.
Il primo progetto ad essere annunciato è l'adattamento in serie TV di The Magic Order, primo fumetto pubblicato dopo l'acquisizione da parte di Netflix. Come produttore esecutivo e showrunner viene annunciato il regista campione d'incassi James Wan, coadiuvato da Lindsay Beer.[26] La serie è stata cancellata nell'autunno 2020, nonostante fosse già iniziata la fase di pre-produzione a Praga.[27] In seguito alla cancellazione del progetto, è stato reso noto che erano in fase di sviluppo due serie TV basate su Jupiter's Legacy e American Jesus e tre lungometraggi: Empress, Huck e Sharkey the Bounty Hunter.
Il 7 maggio 2021 debutta sulla piattaforma il primo adattamento, la serie televisiva Jupiter's Legacy, tratta dall'omonimo fumetto creato da Millar e Frank Quietly[15]. La serie è stata cancellata dopo meno di un mese.[34] Il progetto successivo a Jupiter's Legacy è l'adattamento della miniserie Super Crooks, opera realizzata in collaborazione con il regista spagnolo Vigalondo. Il progetto iniziale prevedeva un film, poi divenuto una serie live-action il cui tono avrebbe ripreso atmosfere dei film di Quentin Tarantino e Martin Scorsese.[34] Successivamente a un ridimensionamento del budget, si è optato per adattare il progetto in un anime con puntate di 30 minuti, distribuito il 25 novembre 2021.
Nel 2022 viene presentata la serie televisiva The Chosen One, adattamento della trilogia di fumetti di American Jesus, e il 22 giugno 2023 viene distribuito il primo teaser della serie, annunciando che essa sarà pubblicata il 16 agosto 2023.[76] Si tratta di un adattamento che riprende quindi una delle 4 opere di lancio del Millarworld nel 2003 e che, con una gestazione lunga e travagliata è arrivata a completare una trilogia di limited-series in cui Millar è sempre stato coaadiuvato pere trama e disegni da Peter Gross.
Serie | Stagioni | Episodi | Pubblicazione | Showrunner |
---|---|---|---|---|
Jupiter's Legacy | 1 | 8 | 7 maggio 2021 | Steven S. DeKnight, Sang Kyu Kim |
Super Crooks | 1 | 13 | 25 novembre 2021 | Dai Satō |
Jodie, il prescelto (The Chosen One) | 1 | 6 | 16 agosto 2023 | Everardo Gout, Leopoldo Gout |
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