Loading AI tools
chitarrista statunitense (1943-1981) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Michael Bernard Bloomfield, detto Mike (Chicago, 28 luglio 1943 – San Francisco, 15 febbraio 1981), è stato un chitarrista statunitense.
Mike Bloomfield | |
---|---|
Nazionalità | Stati Uniti |
Genere | Blues Blues rock Folk rock |
Periodo di attività musicale | 1964 – 1981 |
Strumento | chitarra, voce, pianoforte, basso, organo, banjo, fisarmonica |
Sito ufficiale | |
Famoso per il suo stile fluido ed espressivo, è stato uno dei più importanti esponenti e fautori del blues revival a Chicago dalla seconda metà degli anni sessanta.
La primissima esperienza di Bloomfield risale ai primi anni sessanta, quando giovanissimo suona la chitarra blues nel Southside con i vecchi musicisti neri (Sleepy John Estes, Roosevelt Sykes, Hammie Nixon, Big Joe Williams, Yank Rachell), imparandone tutti i segreti. Da tale esperienza scrisse anche un libro, Me and Big Joe su Big Joe Williams. Di tale periodo esistono un documentario e le registrazioni fatte a Chicago e alla Radio Svedese. Comincia così a farsi conoscere nel giro del blues e folk revival che porta la musica da pochi appassionati al grosso pubblico bianco. Nel 1965 con il suo amico e collega Al Kooper, fu scritturato come sessionman nel celeberrimo album di Bob Dylan Highway 61 Revisited con il quale ottenne già una certa notorietà.
Bloomfield, assieme ad un altro astro nascente del cosiddetto Blues Revival della Chicago di metà anni sessanta, Elvin Bishop, al tastierista Mark Naftalin e soprattutto a Paul Butterfield, diede vita alla Paul Butterfield Blues Band, il cui biglietto da visita è rappresentato dalla suite di 12 minuti East-West, con geniale operazione di contaminazione tra blues, rock, jazz, rock psichedelico e ritmi raga di estrazione orientaleggiante. Questa fu anche la band che fece da supporto a Bob Dylan nella famosa svolta elettrica del Festival di Newport. Con questa band partecipa a incisioni importanti come il doppio LP Fathers and Sons del maestro Muddy Waters.
Gli Electric Flag furono costituiti da Mike Bloomfield e Barry Goldberg nella primavera del 1967 con l'intento di creare una "All American Music Band", un gruppo nel cui stile fossero inclusi tutti i generi fondamentali della musica americana.
In estate il gruppo debuttò al Monterey Pop Festival. In concerto il successo fu immediato: Electric Flag era una macchina poderosa in grado di destreggiarsi in differenti generi musicali mettendo in luce le varie personalità del gruppo. Fra i primi a notare il gruppo fu Peter Fonda, che li coinvolse nella colonna sonora di The Trip (Il serpente di fuoco), film di Roger Corman di cui fu protagonista.
Con il supporto di ottimi autori e di elevate doti tecniche individuali, gli Electric Flag realizzarono nel 1968 A Long Time Comin', una miscela di R&R, blues elettrico, R&B tipo Stax e pop/rock con divagazioni psichedeliche. Si segnalano quali brani rilevanti dell'album la cover del grande bluesman Howlin' Wolf Killing Floor, Groovin' Is Easy di Nick Gravenites e You Don't Realize dello stesso Bloomfield.
Pietra miliare nella storia del rock è questa registrazione fatta a New York (maggio 1968) negli studi della Columbia Records. È una delle prime occasioni di far musica fuori dai vincoli del produttore, del mercato, lasciando piena improvvisazione agli artisti, riproducendo in studio la libertà espressiva delle esibizioni dal vivo, senza limiti di tempo. Al Kooper chiama alcuni suoi vecchi amici a suonare: oltre a Stephen Stills alla chitarra (sono con lui i brani che formeranno il lato B del LP), partecipa anche Mike Bloomfield, e verranno incisi i brani che formano il lato A del LP. Il disco esce il 22 luglio 1968, prodotto in piena libertà creativa da Al Kooper. La collaborazione tra Al Kooper e Mike Bloomfield prosegue lo stesso anno in una serie di concerti, immortalati nel doppio LP The Live Adventures of Mike Bloomfield and Al Kooper uscito lo stesso anno e il posteriore Fillmore East: The Lost Concert Tape 12/13/'68.
Mike Bloomfield ad un certo punto si ritira dalle scene, sia per scelta personale ma anche perché il grosso pubblico voleva da lui solo Super Session. Ciò lo porta anche a delusioni e amarezze. Si dedica a una lunga ricerca sul blues, ritornando alle origini, al blues acustico, interpretato sia alla chitarra che al piano, oltre che al canto. Ne sono testimonianza i parecchi LP incisi in questo periodo e le varie tournée. Nel settembre 1980, pochi mesi prima della sua morte, fece alcune date anche in Italia (Torino, Milano, Firenze, Mestre-Venezia, Livorno), collaborando con Silvano Borgatta (tastiere), Fabio Treves (armonica a bocca), Claudio Bazzari (slide guitar), Tino Cappelletti (basso), David John Baker (batteria) e registrando anche un disco dal vivo pubblicato dalla Mama Barley Records[1].
Bloomfield è morto a San Francisco il 15 febbraio del 1981. Fu trovato dietro al volante della sua auto con i quattro sportelli chiusi. Secondo la polizia, nell'auto fu trovata un bottiglia vuota di Valium sul sedile posteriore, ma non fu rinvenuto un biglietto per l'eventuale suicidio. Il medico legale che ha eseguito l'autopsia ha stabilito la morte per overdose accidentale dovuta ad avvelenamento da cocaina e metanfetamine. I suoi resti sono interrati in una cripta all'Hillside Memorial Park Cemetery, a Culver City vicino a Los Angeles.
(M. Bloomfield suona la chitarra in 2 brani, incisi a Chicago (IL) ai primi di Gennaio del '63)
(M. Bloomfield suona la chitarra in 6 brani, incisi a Chicago (IL) il 31.03.1963)
(M. Bloomfield suona la chitarra in 4 brani, incisi nel Marzo del 1963 a Chicago (IL))
(M. Bloomfield suona la chitarra in 4 brani, incisi a Chicago (IL) nel 1963)
(Con Eddie Boyd / Sunnyland Slim / St. Louis Jimmy / Little Brother Montgomery e Washboard Sam, incisi a Chicago (IL))
(M. Bloomfield suona il piano, registrato a NYC, circa nel giugno del 1964)
(M. Bloomfield suona (Settembre 1964) con : Robert Nighthawk (4 brani) e Johnny Young (2 brani))
(M. Bloomfield suona la chitarra nell'album di Bob Dylan)
(M. Bloomfield partecipa alla registrazione (Marzo 1967) dell'album come chitarrista)
(M. Bloomfield partecipa alla registrazione (Marzo 1967) dell'album come chitarrista)
(M. Bloomfield suona la chitarra e l'organo in 3 brani incisi a NYC il 20.02.1968)
(M. Bloomfield suona la chitarra in 5 brani dell'album inciso a L.A. (CA) e Muscle Shoals (AL))
(Michael Bloomfield nelle note del disco viene citato come Makel Blumfeld suona in 1 brano)
(M. Bloomfield oltre a suonare in 4 brani la chitarra e l'organo produce anche il disco, NYC 04.10.1968)
(Registrato dal vivo (7 brani) il 30 & 31.01.1969 al Fillmore West di San Francisco (CA))
(Registrato il 21-23 aprile 1969 a Chicago (Illinois))
(Album registrato a San Francisco (CA) nel 1969)
(M. Bloomfield suona la chitarra in 4 brani, incisi il 16-26 giugno 1969)
(M. Bloomfield suona la chitarra in 5 brani inciso dal vivo al Shrine Auditorium di Los Angeles (CA))
(M. Bloomfield suona la chitarra nell'album inciso nel Novembre 1969 a San Francisco (CA))
(M. Bloomfield suona la chitarra nell'album inciso a San Francisco (CA))
(M. Bloomfield suona e produce in 5 brani incisi a San Francisco (CA) e Los Angeles (CA))
(M. Bloomfield suona in 3 brani nell'album inciso a Los Angeles (CA))
(album (Stella Records) di King Koop (vero nome Rick Wynkoup) M. Bloomfield suona in 3 brani)
(album registrato a Chicago (Ill.) il 18 luglio 1974)
(album di Charlie Musselwhite (Capitol Records) registrato a Los Angeles (CA) nel 1975)
(album (Buddah Records) della band di Barry Goldberg registrato dal vivo al Shrine Auditorium di Los Angeles (CA))
(M. Bloomfield suona (chitarra, dobro e pianoforte) in 3 brani)
Seamless Wikipedia browsing. On steroids.
Every time you click a link to Wikipedia, Wiktionary or Wikiquote in your browser's search results, it will show the modern Wikiwand interface.
Wikiwand extension is a five stars, simple, with minimum permission required to keep your browsing private, safe and transparent.