Meju
blocco di fagioli di soia fermentati Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il meju (in coreano 메주?) è un blocco di fagioli di soia fermentati utilizzato per la preparazione di diversi condimenti della cucina coreana come la doenjang, la salsa di soia (ganjang), e la gochujang.[1]
Meju | |
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Nome coreano | |
Hangŭl | 메주 |
Hanja | 밀저 |
Latinizzazione riveduta | meju |
McCune-Reischauer | meju |
Storia
La tradizione di fare fermentare la soia viene fatta risalire durante i Tre regni di Corea (tra il 57 a.c e il 668 d.c.).[2] Nelle Cronache dei Tre Regni, un testo storico cinese pubblicato nel III secolo, viene menzionata l'abilità degli abitanti di Goguryeo nel fermentare la soia.[3][4] Nel Samguk sagi il meju viene indicato come una delle pietanze preparate in occasione del matrimonio del re Sinmun di Silla nel febbraio 683.[5]
Preparazione
Il meju viene prodotto solitamente tra il mese di ottobre e quello di dicembre, ma il periodo di produzione può variare in relazione alla regione di provenienza o dall'uso a cui è destinato.[6] Tradizionalmente il meju per la salsa di soia (ganjang) e la doenjang è costituito interamente da soia fermentata, mentre il meju per la gochujang viene preparato usando soia miscelata a riso, orzo, o a frumento.[6]
I fagioli di soia vengono lavati, posti in ammollo tutta la notte, e infine vengono cotti. Dopo la cottura vengono asciugati e frantumati ancora caldi, poi la soia macinata viene suddivisa a pezzi, compressa, e le si conferisce la forma cubica o sferica tipica del meju. Il meju viene quindi posto a essiccare finché non indurisce, e a questo punto si procede alla fermentazione con Aspergillus oryzae e/o Bacillus subtilis.[7] Completata la fermentazione, i blocchi di soia vengono lavati e lasciati a essiccare al sole per il successivo utilizzo.
Note
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