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specie di animali della famiglia Megachilidae Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Megachile parietina (Geoffroy, 1785) è un imenottero apoideo appartenente alla famiglia Megachilidae[1], comunemente nota come ape muraiola.
Ape muraiola | |
---|---|
Femmina di Megachile parietina | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Tracheata |
Superclasse | Hexapoda |
Classe | Insecta |
Sottoclasse | Pterygota |
Coorte | Endopterygota |
Superordine | Oligoneoptera |
Sezione | Hymenopteroidea |
Ordine | Hymenoptera |
Sottordine | Apocrita |
Superfamiglia | Apoidea |
Famiglia | Megachilidae |
Sottofamiglia | Megachilinae |
Tribù | Megachilini |
Genere | Megachile |
Specie | M. parietina |
Nomenclatura binomiale | |
Megachile parietina (Geoffroy, 1785) | |
Sinonimi | |
Apis parietina |
Sono apoidei di medie dimensioni (lunghezza del corpo 14–18 mm) caratterizzati da un marcato dimorfismo sessuale: i maschi, leggermente più piccoli delle femmine, hanno una livrea di colore giallo-marrone e solo sulla parte posteriore del ventre hanno una densa peluria nera; le femmine sono invece uniformemente nere e posseggono una struttura di raccolta del polline formata da frange di peli , posta sotto l'addome (scopa addominale).
Sono api comunitarie, ovvero api che, se se ne presenta l'occasione, costruiscono i propri nidi l'uno accanto all'altro. I nidi sono fatti di celle, ogni cella è ottenuta impastando terra e sabbia cementate con la saliva, ricavandone piccole sfere in seguito modellate. Le celle sono cilindriche e verticali, aperte alla sommità. Esse vengono riempite con miele e polline. All'interno di ogni celletta viene deposto un uovo, dopodiché la cella viene chiusa e l'adulto ne costruisce un'altra attaccata o poco distante. Entro giugno, le femmine sono morte dopo aver creato oltre una decina di celle a testa, eventualmente ricoprendole di un ulteriore strato di "cemento" termoisolante. Durante l'estate, l'uovo schiude, la larva che ne emerge si nutre della scorta di cibo e va incontro a metamorfosi fino alla fase pupale, che tuttavia rimane in stasi attendendo la fine dell'estate, la stagione fredda e poi di nuovo l'arrivo della primavera, periodo in cui la pupa completa la propria maturazione ed emerge.
I maschi, poco più piccoli e dalla colorazione marroncina e nera, emergono alcuni giorni prima. Con l'emersione delle femmine, più grosse e completamente nere, avvengono gli accoppiamenti. I maschi quindi muoiono, mentre le femmine fecondate possono decidere se costruire le proprie celle a ridosso dei resti del nido precedente, oppure trovare un nuovo sito (una staccionata metallica, una pietra, un muro o qualsiasi supporto simile sufficientemente esposto al sole). f.[2] Lo stesso nido può essere utilizzato per più generazioni.[3]
Questa specie ha un areale mediterraneo che comprende Portogallo, Spagna, Francia, Germania, Italia, Albania e Algeria.
In Italia è comune in Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino-Alto Adige, Toscana, Emilia, Lazio, Calabria, Sicilia e Sardegna.[3]
M. parietina è stata individuata come insetto impollinatore di due orchidee selvatiche della flora italiana: Ophrys bertolonii e Ophrys × flavicans.[4]
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