Mediaș
municipio romeno Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Mediaș (in ungherese Medgyes, in tedesco Mediasch) è un municipio della Romania di 54564 abitanti, ubicato nel distretto di Sibiu nella regione storica della Transilvania.
Mediaș comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Romania |
Regione | Transilvania |
Distretto | Sibiu |
Territorio | |
Coordinate | 46°10′N 24°21′E |
Altitudine | 330 m s.l.m. |
Superficie | 62,62 km² |
Abitanti | 54 564 (1-12-2021) |
Densità | 871,35 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 551200 |
Fuso orario | UTC+2 |
Cartografia | |
Posizione del comune all'interno del distretto | |
Sito istituzionale | |
Fa parte dell'area amministrativa anche la località di Ighișu Nou.
La città si trova lungo il corso del fiume Tarnava Grande (in rumeno Târnava Mare), a circa 55 km da Sibiu.
Le prime tracce di insediamenti umani rinvenute nella zona di Mediaș risalgono al Neolitico medio.
La città venne fondata secondo la tradizione nel 1146, mentre il primo documento che la cita è del 3 giugno 1267; rimasta a lungo un piccolo villaggio, Mediaş ebbe la prima spinta allo sviluppo dall'insediamento di una colonia di Sassoni di Transilvania, avvenuto nel XIII secolo.
Nel XV secolo la città era già abbastanza sviluppata dal punto di vista economico, con il formarsi delle prime corporazioni di artigiani e mercanti, la prima delle quali fu quella dei sarti, nata nel 1457; nel 1562, nel momento del loro massimo sviluppo, a Mediaş esistevano 34 corporazioni registrate.
Lo sviluppo della città venne soltanto in parte frenato dalle diverse epidemie di lebbra che ne decimarono la popolazione, la prima nel 1557 e l'ultima nel 1717-18.
Tra le tappe più significative dello sviluppo della città, di particolare rilievo sono:
L'industrializzazione della città ebbe inizio alla fine del XIX secolo e fu di fatto l'evoluzione delle antiche corporazioni. Oggi Mediaş ospita diverse industrie, in particolare nel settore della lavorazione del vetro e della produzione di componenti per autoveicoli.
La principale risorsa economica della città è comunque il gas naturale, grazie al grande giacimento che si trova nell'area circostante; Mediaş è tuttora il principale centro di estrazione del gas naturale, tanto che la Romgaz, la principale azienda del settore, vi ha il proprio quartier generale.
Mediaş possiede un centro storico di origine medievale ben conservato, con una cinta muraria del 1450 di forma quasi ovale con numerose torri che facevano riferimento alle diverse corporazioni, la più alta delle quali è la torre dei trombettieri, alta 70 metri, costruita nel XIII secolo e più volte rialzata nei secoli successivi. La torre divenne famosa perché nel 1467 il re Mattia Corvino vi fece rinchiudere Vlad III di Valacchia, detto l'Impalatore e meglio noto come Dracula.
Costretta alla coabitazione durante tanti secoli dei popoli rumeni, ungheresi e tedeschi, presenta una caratteristica unica al mondo, in una provincia piccola dove si trovano delle concentrazioni di chiese fortificate e di chiese fortezze, stile Gotico, bavarese, testimonianza delle tecniche di difesa.
La costruzione che risale alla prima metà del XIV secolo sulle fondamenta di una chiesa romanica del XIII secolo, sorge al centro del cortile della Cittadella. Negli anni dal 1414 e al 1488 fu costruita la sacrestia e allargato il coro, riducendo la navata, fu edificata la torre nell'angolo a nord-ovest e realizzate le volte della navata settentrionale, rovinando, in parte, gli affreschi del 1420. Al suo interno, interamente affrescato in varie epoche, conserva varie opere scultoree, una vasca battesimale bronzea del quattrocento e soprattutto il prezioso dossale d'altare del XV secolo intarsiato e dipinto, famoso per gli otto pannelli raffiguranti la Passione di Cristo (visibili in posizione chiusa) attribuiti ad un maestro anonimo attivo in città dopo il 1480 ed appartenente al circolo pittorico della Chiesa degli Scozzesi di Vienna.[1]
Chiesa e monastero furono costruiti fra il 1444, anno in cui i monaci risultano presenti in città, e la fine del XV secolo. I francescani furono scacciati nel 1566 in seguito allo scisma protestante e il monastero fu trasformato in un ospedale. Vi fecero ritorno solo nel 1721, dopo la pace di Carlowitz del 1699 per l'interessamento del generale Hugo von Virmont, comandante supremo delle truppe asburgiche. Negli anni successivi i monaci restaurarono la chiesa in stile barocco ed ora si presenta con la navate centrale con volta a botte e ricche decorazioni e stucchi. Il monastero attualmente ospita il Museo civico di Mediaş, le cui prime collezioni di archeologia, storia e scienze naturali risalgono all'inizio del XIX secolo.[1]
La casa Schuller, residenza dell'omonima famiglia, costruita verso la fine del XVI secolo
La casa-museo di Stephan Ludwig Roth (1796-1849), pastore luterano, letterato e rivoluzionario, rettore del Liceul Theoretic, fondato nel 1604.
La casa-museo di Hermann Oberth (1894-1989), pioniere della missilistica e dell'astronautica.
Costruita nel 1896 fu a poco a poco abbandonata a causa dell'esodo degli abitanti di fede ebraica della città. Dal 2014 è stato avviato il progetto di recupero dell'archivio, un primo passo verso la restituzione della sinagoga alla sua città come museo, centro comunitario e spazio culturale.
La squadra principale della città è il Club Sportiv Gaz Metan Mediaș.
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